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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

Messaggi del 06/11/2011

La profezia - kafka sulla spiaggia -Murakami

Post n°346 pubblicato il 06 Novembre 2011 da simurgh2
 

A Genova, come in tutti i posti dove ogni volta sono annegati, sommersi, affogati, dispersi; ogni volta qualcuno l'aveva detto.
In molti, tra tutti da tempo, l'andavano dicendo e, il loro era un sentire. Una profezia.

La Profezia (Murakami)

" La profezia è sempre li, torbida come acqua che ristagna nel buio. 
Di solito si nasconde in qualche luogo sconosciuto. Ma arriva un momento in cui cresce silenziosamente e trabocca, invadendo con il suo freddo ogni tua cellula, e in questa crudele inondazione annaspi e affoghi. Ti attacchi al portello per la ventilazione che è vicino al soffitto, e cerchi disperatamente l'aria di fuori. Ma l'aria che puoi aspirare da li si consuma in fretta e la gola comincia a bruciare.Elementi normalmente in contrasto come acqua e sete, freddo e febbre, uniscono le loro forze per attaccarti.
  Con tutto lo spazio immenso che esiste al mondo, non riesci a vedere nessuno - e ne basterebbe pochissimo - che possa accoglierti. Quando cerchi una voce trovi solo un silenzio profondo, ecco la voce incessante di una profezia, una voce che a volte preme quella specie di interruttore segreto nascosto da qualche parte della tua mente.
   Il tuo cuore assomiglia ad un grande fiume ingrossato da lunghe piogge. Tutti i segnali stradali sono stati sommersi dalla corrente e trascinati in qualche luogo oscuro. Mentre la pioggia continua a cadere violenta sul fiume. Ogni volta che vedi ai notiziari immagini di inondazioni come questa, pensi. Ecco, dentro di me è esattamente cosi"

(Haruki Murakami- Kafka sulla spiaggia - pag 11)

"Come in un magico addio 
Acque sulle acque che respiriamo 
E passiamo attraverso queste porte 
per non tornare mai più. "

(Preso da QUA', senza autorizzazione)

 
 
 

Genova

Post n°345 pubblicato il 06 Novembre 2011 da simurgh2
 

Però di pesci non se ne son visti sulle strade, poi.
Come mai?



Guardala, arriva. Nessuno sapeva
Come nero si stende. Notte buia ti prende.
Nel grembo si chiede come mai si tace
lei scende e tutto si prende, guardala arriva
Nu l'è l'aegua ch'à fà baggià, nu è l'aegua
Nera è la malasorte che ammazza e passa oltre
Nel fango si resta, non ci si fascia la testa
Esonda puttanassaevatroia. Chi cazzo l'ha detto?
Tracima nei bollettini dei politici e degli assassini.
l'acqua che sbanda, che sbatte, che soffoca infine
e il tumulto del cielo non sbaglia momento
Lui ha sempre ragione, dal cielo castiga
Non lo dice il prete che passa a benedire
Non lo dice alla madre e neppure alla bambina
dice andranno in paradiso incrostate di fango
Metterò una corona infangata sopra ogni A
Alluvione si chiama? E' quello il suo nome?
Amiala cum'à l'aria amia cum'à l'è cum'à l'è
cantava Farizio De Andrè E' cosi che si chiama. Guardala!
Non si fa neanche in tempo ad avere paura.
Non fai in tempo a dire niente, il tempo di una preghiera
Guardala, arriva. Ed è gia li a metter sotto ogni cosa
Come un ladro che ruba e, scoperto uccide
Non ti resta che prenderti per mano a battaglia finita
E' l'acqua senza colpa. Non ci stava piu dentro.
Lei castiga, passa e uccide, innocente poi fugge.
Dolce e nera di fango riempi le bocche

Nulla sappiamo di questo svanire
che non accade a noi. Non abbiamo ragioni
- ammirazione, odio oppure amore -
da mostrare alla morte la cui bocca una maschera

di tragico lamento stranamente sfigura.
Molte parti ha per noi ancora il mondo. Fino a quando
ci domandiamo se la nostra parte piaccia,
recita anche la morte, benché spiaccia.
(Rilke)




 

 
 
 
 

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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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