Un po' di me

...L'emozione non ha voce

..Oggi per la prima volta ho avuto paura

...ho avuto paura di perderti nonno!...

Oggi ho pensato di non essere la persona forte che mostro di essere, penso che la vita ci cambia, ci plasma...spesso a suo piacimento...ci mette alla prova in 1000 occasioni per testare la ns resistenza. Penso che vorrei godermi un pò di più il tempo che ho a disposizione  per poterlo impiegare vivendo di più la mia vita e le persone che amo. Penso che q. inverno sia troppo uggioso, la pioggia mi rende triste ....Si ho ricominciato a scrivere i miei pensieri perche' scriverli e poi rilleggerli mi aiuta a riflettere...A volte penso che il tempo scorra troppo in fretta...ed in alcuni momenti troppo lento ... Si a volte penso tutte queste cose insieme e mi scoppia la testa...ma poi tutto passa, poi tutto torna reale e la voglia di vivere e di fare prende il sopravvento. La vita ti richiama all'ordine ed allora in quei momenti in cui non penso io faccio, agisco, rido, godo, amo, corro, rischio...Comunque penso che oggi ero lì davanti a quel letto del pronto soccorso immobile e impaurita...davanti a me c'eri tu Nonno!...non sono riuscita a rassicurarti e a darti forza, anzi, mi sono sentita impotente...tu hai notato il mio stato e mentre respiravi dentro q. maschera mi hai accennato un sorriso...per rassicurami beh....che dire, ho avuto paura!...una paura strana....ora ho un vuoto dentro che non so' spiegare, so' solo che spero che l'episodio di oggi non si ripeterà più.....guarisci presto Nonno.....io ho bisogno di te!....

Legami inconsapevoli...

Comunicare emozionando...

Ieri “l’importante era raccontare”,

 oggi c’è “ la voglia di emozionare”

l'immobilità...

 Se guardo quest'immagine mi vien quasi da sorridere...

Cosa mi viene in mente?!

Per contrasto penso alla mia continua frenesia,

la mente corre, si muove e il corpo vuole seguirla...

Penso che a volte non ci sono abbastanza sassi....

Forse perché siamo un po' tutti "sassi di paglia",

da un lato forti e solidi ma anche fragili ed esposti alle intemperie...

C'era una volta una corsa...

la corsa...di rospini !

L'obiettivo era arrivare in cima ad una grande torre. 
C'era anche una moltitudine di persone che assisteva,
tutta gente che vibrava e tifava per loro.
Cominciò la competizione.
Ma la moltitudine non credeva che i rospini potessero arrivare in cima a quella torre,
e quello che si udiva di più era:
"Che peccato !!! Questi rospini non ce la faranno...non ce la faranno..."
E i rospini cominciarono a desistere.
Ma uno di loro persisteva e continuava la salita verso la cima...
"La moltitudine continuava gridando: Non ce la farete, non ce la farete ! ..."
E i rospini continuavano a desistere, uno dopo l'altro...
eccetto quel rospino che continuava tranquillo...
nonostante fosse sempre più affannato.
Alla fine della competizione, tutti avevano desistito, eccetto lui...
che aveva conquistato la cima. 
La curiosità prese allora tutti i presenti che volevano sapere
come era potuto accadere...
E così, quando andarono a domandare al rospino
come aveva fatto a concludere la prova, scoprirono che...
... lui era sordo !
Riassumendo: Devi essere "sordo" 
quando qualcuno ti dice che non potrai mai realizzare i tuoi sogni...

senza un sè...senza un ma!

pensieri...

...Forse pian piano sto' ricominciando a scrivere come facevo una volta, probabilmente perchè  mi sto avvicinando di nuovo alla lettura, un'abitudine che avevo perso qualche anno fa. Quel che mi porta a scrivere ora è una riflessione sullo strano modo di rapportarsi alle persone. Ho sempre preso molto in considerazione il parere degli altri e spesso mi chiedo  a “cosa penserà*...penseranno se io …”,  tanto che ultimamente  mi viene naturale.  Ci sono le persone brillanti che sanno rispondere a tono in ogni occasione, ci sono persone chiamiamole pratiche che sanno gestire le difficoltà con una schiettezza unica, ci sono persone tanto abituate a vendersi, che riescono a convincere chiunque del proprio essere. Non so se la mia sia timidezza, ma so che è sincerità. Non riesco a non essere sinceramente grata di quanto la gente mi dia. L'altra sera ridevo di cuore e per il troppo ridere avvertivo fastidio dietro la nuca davanti a gente contenta di essere lì, anche con me. Cio' che sono riflette negli occhi della gente, ciò che dico, lo dico nel più piano modo possibile, ciò che cerco di costruire, lo faccio nel modo più altruista possibile, perché si ha troppo poco tempo per perderlo con rancore. Per questo motivo l’uno o il nessuno che sono nei centomila 1000 occhi di tutti, vorrei fosse come un respiro buono...

Con cosa speri che ti senta? Con le orecchie, o con il cuore? tu, con quale fiato dai voce alle tue corde?