Creato da sognoccaemenevanto il 11/09/2008

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L'Italia a colori

Post n°573 pubblicato il 17 Agosto 2009 da dotatomanontroppo

E' una questione di camicia.

Nella seconda metà del 1800, un migliaio di valorosi con la camicia rossa, capeggiati da Peppino Garibaldi, percorrono lo stivale dal profondo sud verso nord e si fermano giusto in tempo per consegnare il loro lavoro ai piemontesi, che arrivati a Roma si esibiscono nello show dell'apertura della breccia a meno di cento metri dalla porta (Pia). L'Italia è fatta.

Nel 1922 cambia la moda e la camicia diventa nera. I baldi giovanotti che marciano su Roma sembrano essere resi invincibili da una dieta nuova ed infallibile: olio di ricino e manganellate.

Fino ai giorni nostri è il momento dei colletti bianchi. Rossi e neri sono ancora nei paraggi, e per dimostrare che "scoppio... ergo sum", di tanto in tanto fanno saltare per aria treni, stazioni e banche. I colletti bianchi non sono uomini di azione e lasciano correre (sò ragazzi...), però sono bravissimi ad insabbiare, così bravi che quando un aereo di linea viene tirato giù da un missile, loro lo lasciano insabbiare in fondo al mar Tirreno.

Cambia la moda, a arriva la camicia verde. Loro sono in erezione continua. Le marce se le fanno nelle loro lande ma guadagnano consensi perchè gli italiani si sono veramente rotti le palle. Vorrebbero ritagliare la Padania e spostarla altrove, basta che non stia in Italia. Il loro capo ricusa l'inno di Mameli perchè tanto, non lo conosce nessuno (parla per te) e vuole introdurre i dialetti nelle scuole...

Io mi chiedo, sono passati meno di centocinquanta anni dall'unità d'Italia e ancora non si riesce a parlare correttamente un lingua comune su tutto il territorio nazionale... invece di andare avanti, torniamo indietro? Che l'abbiamo fatta a fare l'Italia? Se vi serve un consiglio, che ne direste di battervi per far studiare seriamente l'inglese ai nostri bambini? Se non ve ne siete accorti siamo in Europa e tra dieci anni li vedo in difficoltà ad andare a lavorare a Londra o a Francoforte esprimendosi in un fluente bergamasco.

Commenti al Post:
melatirosempre
melatirosempre il 17/08/09 alle 08:27 via WEB
appunto! Io l'inno lo conosco benizzimo!Quella dei dialetti è roba vecchia, ogni tanto la ricicla perchè non ha altro da dire
 
 
dotatomanontroppo
dotatomanontroppo il 17/08/09 alle 16:45 via WEB
e quella sana, vecchia abitudine di tacere quando non si ha nulla da dire, che fine ha fatto?
 
   
melatirosempre
melatirosempre il 17/08/09 alle 17:25 via WEB
se così fosse, il silenzio regnerebbe sovrano nel nostro parlamento :)
 
     
dotatomanontroppo
dotatomanontroppo il 17/08/09 alle 17:52 via WEB
beh se hanno tanta voglia di parlare cominciassero a dire chi ha fatto saltare il treno italicus o la stazione di bologna, e chi ha tirato giù l'aereo caduto ad ustica... lo sanno tutti ma sarebbe carino se lo dicessero loro.
 
     
melatirosempre
melatirosempre il 17/08/09 alle 18:04 via WEB
"can no magna can" dice antico plovelbio veneto
 
     
dotatomanontroppo
dotatomanontroppo il 17/08/09 alle 18:07 via WEB
nianca mi magna can... il solo pensiero di mangiare qualcosa che magari hai accarezzato due giorni fa mi mette una tristezza...
 
     
melatirosempre
melatirosempre il 17/08/09 alle 18:15 via WEB
beh io cocca la accarezzavo, ma poi con le patate arrosto era una meraviglia eh?
 
     
dotatomanontroppo
dotatomanontroppo il 17/08/09 alle 18:16 via WEB
hai mangiato il tuo cane? ma noooooo!
 
     
melatirosempre
melatirosempre il 17/08/09 alle 18:19 via WEB
al massimo mi mangio i gatti :)
 
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