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Non tutti possono permettersi di festeggiare il compleanno di una figlia nei giardini dell´assessorato. Figurarsi invitare a pranzo centocinquanta ospiti nell´Aranciera ottocentesca costruita sui resti medievali di Porta Metronia e montare a ridosso dell´ingresso una giocoleria gonfiabile alta tre metri e larga altrettanto per intrattenere i bambini mentre i grandi si rilassano. No, non a tutti è concesso.
Però se ti chiami Fabio De Lillo e sei assessore alle Politiche ambientali nella giunta Alemanno, beh, allora le regole si fanno meno rigide, flessibili, malleabili. E organizzare un party in grande stile nel suggestivo edificio in uso al Dipartimento che governi diventa naturale. Addirittura obbligatorio: quale migliore dimostrazione di potere?
Un salto indietro. Domenica mattina, piazza di Porta Metronia, primo giorno di sole dopo una settimana di bufera. Intorno all´ora di pranzo, oltre il cancello che custodisce i casali adibiti a uffici, uno strano via vai di suv, auto super lusso e sprintosissime smart segnala che sta accadendo qualcosa di insolito. È il 2 novembre, non si dovrebbe lavorare. E infatti di impiegati comunali, volontari della Protezione civile e operai del Servizio Giardini non c´è traccia. Bisogna seguire il viale che attraversa il parco per scoprire l´arcano. Lo spiazzo in fondo è completamente occupato da auto in sosta. Un po´ più in là i coniugi De Lillo - lui in maglione cachemire grigio e jeans scuri - accolgono giovani coppie e famiglie armate di passeggino come se fosse casa loro.
L´Aranciera dell´ex Semenzaio di San Sisto, realizzato due secoli fa per raccogliere e conservare tutte le essenze erboree della capitale, trasformata in una dependance domestica. Quinta ideale per far spegnere la prima candelina all´unica erede. E poco importa se lo spazio, utilizzato da sempre per fini pubblici o sociali, possa essere affittato sì da privati (oltre che da società, enti, gruppi e associazioni) ma solo per «attività di carattere culturale, didattico, folcloristico, informativo, nonché per convegni e presentazioni di vario genere», come dispone la determinazione dirigenziale n.117 del 6 febbraio 2008. Ne sa qualcosa l´ex responsabile della Cultura Silvio Di Francia che, imperante Veltroni, chiese l´Aranciera per il ricevimento di nozze della sorella, incassando un secco seppur cortese rifiuto.
A meno ovviamente di non voler considerare il compleanno della figlia dell´assessore come un evento culturale, didattico, folcloristico o informativo, quello celebrato domenica scorsa era decisamente un party familiare. Oltre che una beffa: l´ultima parola sull´utilizzo dell´Aranciera, infatti, spetta sempre al responsabile dell´Ambiente, il cui parere è vincolante per dare il via libera alla locazione. Se tutto è stato fatto secondo prassi, dunque, il Fabio De Lillo assessore dovrebbe aver concesso il nulla osta al Fabio De Lillo padre. Un parere favorevole a se stesso.
Ma che al quarantunenne dagli occhi blu e capello corvino sia sempre piaciuto esercitare il potere è noto. Instancabile esternatore, eccezionale gaffeur, una delle prime cose che ha fatto dopo l´insediamento è ordinare a un´impresa privata di rinfrescare gli uffici, facendo traslocare il suo dal piano terra al piano superiore. Ci sono voluti circa 25mila euro per tinteggiare le pareti e rifare tutte le tracce per i computer degli impiegati. Che prima stavano sopra. E lui li ha voluti sotto. fonte La Repubblica
Come dice Di Pietro: "tanto paga Pantalone".
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