MenteLocale Rebirth

Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito

Creato da Lilly_84 il 29/01/2007

 

Cupido last minute

Post n°183 pubblicato il 19 Luglio 2008 da Lilly_84
 

O sono sposati o checche. E se non sono checche, hanno appena rotto con la donna più bella del mondo, o hanno appena rotto con una che era una puttana e che somigliava tutta a te. Ma in fase transitoria, dopo una relazione monogama, hanno bisogno di spazio; o sono stanchi di spazio ma non si vogliono impegnare; o vogliono l'impegno ma temono di avvicinarsi; o si avvicinano e tu non li vuoi tra i piedi...
"Il grande freddo" di Lawrence Kasdan

La vita sentimentale post adolescenziale è proprio terribile.... I rapporti umani sono sempre stati fonte di interessamento per me, quelli melassosi poi sono una vera manna. La riflessione nasce dall'aver assistito ad una scena molto emblematica ieri pomeriggio - mentre sperperavo i miei fondi nei negozi imperiesi. Il nascere di una storia d'amore è sempre un evento molto romantico, ma certo ci sono occasioni in cui al romanticismo si preferisce un po' di sano.... come dire?.......pragmatismo.
La lei in questione era molto giovane (o io decisamente vecchia, fate voi), lui altrettanto. Cupido aveva appena fatto breccia nelle loro carni, perchè uscivano assieme da esattamente 25 minuti (l'ho sentito dire da lei) e già si scambiavano regali. Lui le aveva appena comprato una borsa e progettava il Natale a casa dei suoi in montagna. Mani intrecciate, peluche da cardiologi, gelatino delle cinque: il giubilio dei miei due giovani conoscenti era davvero esplosivo e per un nano secondo mi sono ritrovata a pensare a come è tutto più facile quando si è giovanissimi.
Sto frequentando un tipo, convenzionalmente lo chiamerò lo Svarione.
Al primo appuntamento 300 paletti miei e 250 suoi - si sa, sono un tipo difficile. Ad un certo punto mi sono accorta che se qualcuno lo avesse fatto con me lo avrei scaricato senza troppo ritegno, ma ho trovato un po' di comprensione umana nel mio ospite perchè il peso dei 50 paletti in meno non era troppo evidente. Il succo è che siamo spaventati dall'amore. Una volta lo abbracciavamo con quella sana incoscenza da liceale alle prime armi, pieni di entusiasmo e buona volontà: immaginavamo di passare la vita intera assieme al neo fidanzato, progettavamo vacanze e regali per i mesiversari, non vedevamo l'ora di farlo sapere a tutta la classe - magari anche a quelli della F che non facevano altro che spargere malignità sulla nostra personale avvenenza. Lo gridavamo a mille venti, lo scrivevamo sulle Smemo a lettere cubitali ogni giorno, contevamo le ore, i minuti, i secondi, i millesimi dal nostro primo bacio perfetto. Oggi? Beh se va bene ti progetti il giorno dopo, il massimo del regalo che ti fai è la palla di neve a Natale, preghi tutti i santi del paradiso che nessuno lo sappia in giro perchè sarebbero solo spiegazioni infinite quando finirà, non sai nemmeno se ci stai assieme - se solo ti frequenti - se è un'amicizia particolare - se ti vuole sposare - se è innamorato ma non così tanto - se è geloso/possessivo - se non gliene frega una mazza assurda.
Le variabili sono incalcolabili, noi siamo sospettosi oltre il ragionevole perchè viviamo i primi appuntamenti un po' come se fossimo agenti della CIA in presenza di Al Zarqawi, con quel numero di telefono al quale è così difficile capire se mandare un messaggio o meno. Rimpianti? forse un po', ma nemmeno troppo. Perchè? Ma scherzate???? è così bello mettersi con uno che si riesce già un po' ad odiare prima di uscirci assieme!!!!!

 
 
 

Bacco, perbacco che acida! 

Post n°182 pubblicato il 14 Luglio 2008 da Lilly_84
 

Mi ricordo il mio primo bicchierino. Avevo 6/7 anni. Si si, no problem! Me lo diede mia madre mentre preparava il tiramisù: un ditino di Amaretto di Saronno, tanto per gradire insomma. Gradii, parecchio. Da lì a furia di ditini sono diventata una seguace del, molto più garbatamente detto, digestivo.
Nonostante la precocità dell'evento alcolico nella mia vita, l'effetto nel mio corpo non è esattamente quello del miglior bevitore del mondo. Sempre rimanendo nel filone del garbatamente, sono una spugna. A dispetto delle malignità dei miei amici, che mi considerano già brilla al primo sorso - i più infidi, al solo odore - io non riesco a definirmi una ubriaca ma solo una seguace dell'insostenibile leggerezza dell'essere: ricordo perfettamente quello che dico, quello che faccio, con chi parlo, chi pensa di scroccarmi qualcosa solo per il mio momento di empasse. L'abriacatura, quella vera, è ben altra!!!!
I più sostengono che divento più simpatica quando bevo: a casa mia, un branco di ignoranti che vivono per stereotipi. Sono felice di essere quella che sono, una improbabile acida zittella di provincia; se per questa ragione non simpatizzo velocemente me ne farò una ragione. Che poi questa storia della simpatia è tutta da dimostrare....
Prendiamo sabato: in evidente momento di leggera vacuità intellettiva, mi sono ritrovata circondata da esseri maschili in pieno convincimento del mio imminente tracollo difensivo a loro favore..... poveri cari!
Il primo l'ho liquidato con nemmeno troppo fair play dicendogli che aveva zampe di gallina troppo marcate per avere solo 28 anni. Se ne è andato sfuriante. Il secondo mi volle offrire qualcosa ma l'unica cosa che gli spazzolai via- mentre mi innondava della storia della sua vita ricevendo solo non troppo convinti "mmh mmh"- fu la frutta nel suo  piatto per poi sparire con una scusa pietosa. Credo sia ancora là un po' perplesso. Il terzo credette di stupirmi raccontadomi del suo tatuaggio in loco-sconcio, invitandomi a verificare io stessa l'esatta portata del termine "sconceria". Gli sono palesemente scoppiata a ridere in faccia e me ne sono andata deridendolo. Lui mi ha un po' insultata ma l'effetto è stato ancor più esilarante.
Sono un soggetto complicato, lo ammetto. La battuta delle zampe di gallina poi è stata terribilmente brutale... Che ci posso fare: se da sobria mi trattengo per evidenti ragioni di educazione, da brilla sono incontenibile. Straparlo in continuazione, discorro con tutti senza riuscire a trattenermi, mi sento trasportare nell'onirico mondo dei rosaelefanti che volano, mi sembra di conoscere tutti, rido per nulla da sola, faccio proselitismo politico. Non sono un soggetto fastidioso, ma certo non sono molto in me. Simpatica? Per chi mi conosce e sa bene cosa ci si possa aspettare generalmente da me effettivamente si: vedere un'inusuale Lilly più sciolta posso capire sia un evento esilarante; ma chi risulta essere preda delle mie battute al vetriolo forse non è dello stesso avviso.
Se oggi scoprissi un aumento delle creme antirughe maschili ad Imperia forse potrei anche darne una spiegazione.....
Evviva er vino de li Castelli
e de' sta zozza società

 
 
 

Costanti estive

Post n°181 pubblicato il 06 Luglio 2008 da Lilly_84
 

Fa caldo, caldo, caldissimo.
C'è una cappa d'umido che fa percepire l'aria come se fosse dotata di sostanza...calda anche quella. Ci sono i ventilatori, dolci compagni di vita: te li porti dietro stanza per stanza, ti fai cullare dal loro fastidioso ronzio di pale rotanti come se fosse un canto delle sirene, pensi con orrore a quando li dovrai pulire a settembre per rimetterli via. C'è l'acqua in frigo....ah no, l'acqua in frigo non c'è mai....una di quelle cose che non capisci visto che ci hai messo tre bottiglie alla mattina e a pranzo c'è solo più il fondo sciatto di una....mistero estivo. C'è il condiglione, il melone, il panino al pomodoro, il riso freddo.... c'è il patè alle olive sul pane.......ah no, quello non c'è mai..... sempre finito, pure quello .... però c'è la signora Fletcher a mezzogiorno.
Ok, così sto più tranquilla!
C'è il sandalo scartavetra-piede, quello che ti metti tutti gli anni e ti chiedi perchè a tutti si forma il callo e a te no. C'è l'abito che l'anno scroso adoravi e che quest'anno guardi come se lo avesse appena indossato la Gregoraci - che di moda si intende come di uomini. C'è l'autoabbronzante effetto mucca pezzata: una nuova moda, forse? Temo di no.... DRAMMA! Ci sono i fichi...... i fichi??????????? ma non maturavano a settembre?????????? C'è Silvio che mi rimepie i tg.... è un po' come la Fletcher, una rassicurante certezza alla fine. C'è Psicolgia della disabilità giovedì: (aggiornamento 8 luglio: Grazie a Dio non c'è più!!!! Pffff, meno male, più tempo per studiare!) c'è che è il peggiore esame che mi rimane e se lo passo ho promesso di tuffarmi dal trampolino della piscina urlando Geronimooooo.... quasi che la mia reputazione si augura di non passarlo. C'è l'ennesimo sporco uomo fidanzato che ci prova.....il caldo deve aver dato fuoco agli ormoni di lui e a me bruciato il cervello, devo smetterla di fomentarlo! C'è la lavatrice che gira initerrottamente e la puoi guradare girare per ore come fosse il pendolo di Freud e trovarti improvvisamente davanti al tuo inconscio: esperienza da provare, credetemi! C'è Mario Giordano che parla di allarme di clima.........OHMIODDDIIIO, non c'è più Giordano a Studio Aperto...... beh però si parla ancora di allarme clima.... pfffff che spavento! C'è la tua tinta per capelli che assume strani riflessi. C'è l'ennesimo che si lamenta che non c'è un tormentone musicale dell'estate.....questo non è un mistero dell'estate, è un deficente con tanto tempo libero! C'è lo zozzo che ti strofina il braccio sudoroso mentre passeggi. C'è il gelato squagliato per terra e la signora che ci ha appena messo il piede sopra. Ci sono i saldi. C'è Chi e Vip, Novella 2000 e Dipppppiù Tv; ci sono Briatore e Alessia Fabiani, i lati B e la fuga dei cervelli. C'è la spiaggia carnaio, l'infadito del vicino di ombrellone sul tuo asciugamano sul quale nel frattempo sono passati tutti, ma proprio tutti, quelli della zona.
Queste cose stupide
Mi rammentano di te (Maschwitz)
.....
adorata estate!

 
 
 

Girls just want to have sadness????

Post n°180 pubblicato il 28 Giugno 2008 da Lilly_84
 

Dice bene la mia adoratissima Cyndi:

Some boys take a beautiful girl
And hide her away from the rest of the world
Che poi tradotto mi sta a significare
Alcuni ragazzi prendono una bella ragazza
E la nascondono dal resto dal mondo


Perchè questo accada è ancora un mistero dopo anni e anni di vita protofemminista. Parliamone: perchè una donna intelligente dovrebbe sottostare a questa regola sentimentale? Ce ne sono davvero una marea, credetemi!
Devo ammettere che la mia ira non si rivolge nemmeno molto verso gli amici uomini: sarebbe come dire che di fronte alla cioccolata, siamo capaci di non infilare manco una volta il dito dentro per pucciare a volontà.
Hobbes, riprendendo quel furbone di Plauto, diceva che l'uomo è un lupo per gli altri uomini, per cui è ovvio pensare che se ci viene data la possibilità di avere un essere umano a propria e completa disposizione, questo avviene senza nemmeno troppe remore. No, io non ce l'ho con gli uomini, ma con quelle beautiful girl che si prestano a fare la bambolotte alla mercè del maschio di turno: ma che pensate di fare?
Pensate che un uomo che vi sottrae dal mondo, che monopolizza le vostre giornate, le vostre settimane, i vostri mesi e i vostri anni (oh madonna, ho l'ansia solo a pensarci ad una realtà genere!) vi ami come non può fare uno che preferisce la birretta solitaria alla domenica pomeriggio? Uno che vi esibisce come un trofeo di caccia, impagliate nell'abitino strizzante che "a lui piace tanto" ma che a voi stà addosso come ad una carrampana, è migliore davvero di uno che non si accorge nemmeno che avete cambiato colore di capelli? Uno che quando parla con voi, ogni 3x2 ci infila un "Tu si che sei in gamba!" - che non sai se ti sta pigliando per il fondoschiena o ci crede davvero - sia più valido di uno che quando parli scrive un messaggio al cellulare all'"amica che si è appena lasciata"?
Nella mia solita visione bilanciata della vita, penso che la verità sia in mezzo: se il tuo Lui è un buzzurro cafone vorrei sapere che ci fai ancora assieme; se è il galante stronzo dal sorriso felino e dalla rosa facile, che compra il tuo affetto con la possessività, vorrei saperlo ugualmente!
Lo ami.... Ma davvero? Io fossi in te ci penserei...... quando hai cominciato ad amarlo?
Scommetto che è stato quando ti ha portato a cena la seconda volta (la prima, siccome è un furbone, avrà mantenuto un low profile per evitare di farti insospettire) nel ristorantone col cameriere puzzone - perchè lui "non mi risparmio mai quando corteggio una donna"; quando ha incontrato il suo amico fraterno, a cui ti ha presentato con la nomea de "la mia ragazza" - perchè lui "non ho paura di impegnarmi"; quando si è ricordato del vostro mesiversario portandoti un mazzo di rose rosse - rosse perchè lui "sono un passionale nella vita, il rosso mi rappresenta molto!". Se noti, il primo pronome personale è davvero il suo preferito e nella vita il vero centro e motore di tutto è il suo ego universale: ci credo che non risparmia sulle cene...poi però avanza un conto salatissimo altrove! Ci credo che non ha paura di impegnarsi: e dove la trova un'altra da vampirizzare? Ci credo che ama il rosso: è ormai un must amare il rosso, se dici che non ti piace passi per una frigida, e così, quando sarà il momento della gelosia, potrà tirare fuori il fatto che è un passionale. Come se essere passionali giustificasse ogni cosa .....mapppercortesia!
Se il tuo Lui ti schiavizza in un rapporto dove non hai nemmeno lo spazio di un saluto ad un/a amico/a, fuggi mia cara!!!!! Come perchè? perchè quello non è amore e non è nemmeno un calesse..... è una prigione, e alla fine (credimi), anche quelle dorate vanno a noia.
Ascoltati un po' di Cyndi:
I want to be the one to walk in the sun
Io voglio essere l'unica a camminare nel sole

 
 
 


Questo post non sarà sciocco o frivolo, non farà sfoggio del mio acidume nè del mio ardimentoso fermento politico. Non sarà un'elencazione delle mie disavventure sentimentali, nè uno sfogo per le frustrazioni di una mancata soddisfazione. No, sarà un post di e su Liliana, che vuole per una volta scrivere qualcosa di sè stessa su queste pagine.
Non sono mai stata una persona compiuta, anche se ci ho sempre sperato e ho sempre tentato di dare agli altri questa sensazione; il perfezionismo è sempre stato il filo conduttore della mia esistenza e i campi nei quali volevo eccellere si contavano nelle dita di 3 mani. Un anno e mezzo fa la vita di perfezione plasticosa mi è crollata addosso:
ho lasciato il fidanzato bello-buono-bellafamiglia con cui ho diviso 3 anni di vita ma che non ho mai amato nella vera accezione della parola, ho lasciato la mia casa a Genova per tornare dopo 4 anni nell'orrida provincia imperiese che non mi è mai piaciuta e non mi ha mai accettata, ho lasciato progressivamente la mia carriera da brillante studentessa universitaria a meno 8 tacche dalla laurea.
Da allora è stato solo polvere.
Come il castello di Biancaneve che crolla e lascia a vista quel cratere di lava e desolazione che così stupendamente copriva.
Da marzo comincio a soffrire di attacchi di panico, il morbo del nuovo millennio, e l'ansia - da sempre compagna di vita - diventa cosa incontrollabile.
Decisi di spaccare in mille pezzi il puzzle della mia vita: ci avevo messo davvero tanto per costruirlo ma il risultato non era quello che immaginavo. Me l'avevano venduto come la migliore veduta possibile ed io ci avevo creduto come un'allocca; molto tipico di Lilly fidarsi ciecamente degli altri piuttosto che del suo istinto.
Quando si cade si dà per scontato il desiderio di rialzarsi, ma in questo anno e mezzo ho imparato che, perchè ciò avvenga, ci deve essere una motivazione forte a farlo, una volontà che non sempre risulta facile da scovare dentro di sè. Ognuno di noi ha scheletri nell'armadio che nasconde gelosamente, muffe preistoriche che gradiremmo volentieri cancellare, puntigli tristi da dimenticare. Io, come tutti, ho i miei. L'unico sbaglio che ho fatto è stato sotterrarli sotto metri di bassa autostima e tentare di nasconderli anche ai miei occhi. Quando però quel terreno mi è franato sotto i piedi, è uscito fuori tutto.
Ci sono stati momenti difficili, attimi in cui ho pensato che nulla sarebbe stato come prima. Ci sono stati giorni eterni passati nel letto, altri in cui odiavo persino lo scuro della notte; settimane passate a domandarmi che senso avesse vivere in quel modo, altre in cui speravo che improvvisamente accadesse qualcosa che mi salvasse.
Come se esistesse un qualcosa o un qualcuno che davvero possa salvarci da noi stessi!
Sono andata anche da uno psicologo (più che altro per gli attacchi di panico): diagnosi piuttosto lapidaria di depressione e un fiume di parole che fanno riflettere in continuazione.
Un giorno mi dice: "Tu non hai bisogno di me. Vai e cavatela da sola"
Pensavo di aver trovato l'unico strizzacervelli che non volesse imbrigliarmi in anni di terapie succhia soldi e credevo che non fosse riuscito a capire nulla di me.
Invece aveva capito tutto: aveva intuito che sotto tutta la coltre di paura e tristezza c'era un cuore indipendente e fierissimo, decisamente incline all'autonomia piuttosto che alla dipendenza e alla riconoscenza.
Ci ho messo molti mesi per guarire, ma ce l'ho fatta.
E ce l'ho fatta da sola.
Piano piano, giorno dopo giorno, le giornate non mi sono più sembrate così grigie, le persone così stronze, la vita così merdosa, Dio così odioso.
Dopo che la depressione se ne è andata è ricominciata la ricostruzione: ho comprato un nuovo puzzle e ieri, con il primo esame superato dopo quasi un anno, ho messo un altro tassello. A volte mi piace mischiare i pezzi di quello nuovo con quello vecchio, perchè non ho buttato nulla, anzi!
Non so a che parte del percorso sia arrivata: ho voluto buttare il quadro finale e andare per ispirazione.... si potrebbe dire quasi che io vada a casaccio e questa sarebbe una novità per una che programma la sua esistenza da quando ha 10 anni.
Per la prima volta nella vita mi sento davvero quasi compiuta; tenterò con tutto il cuore di non sbagliare a considerarmi arrivata e cercherò di credere molto di più nelle mie possibilità.
Oggi sono una nuova Liliana, felice come mai lo è stata nella vita: soddisfatta dello studio che sta per concludersi, un po' incerta rispetto al suo futuro ma pronta a scoprirlo presto, con pochissimi amici - meno di quanto mi immaginavo - ma eterni e insostituibili, con una famiglia folle ma che aiuterò e mi aiuterà sempre, single ma contenta di esserlo (i pesi morti non mi hanno mai molto interessata, meno che mai ora!), forte come un leone.
Per la prima volta una felicità che devo solo a me stessa, che non è data da nuovi fidanzati, lavori, viaggi, amicizie ... nulla di esterno se non qualcosa dentro di me.
E quel puzzle? quella vita perfetta?

"La perfezione si ammira, raramente si ama" diceva un saggo sconosciuto.
Uno di quelli che avresti voluto conscere qualche anno fa.

Ma infondo, è andata bene anche così direi!
 
 
 
 
 

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