La procura della Repubblica di Roma, ha chiesto l'archiviazione per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per l'ex direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, in relazione alla vicenda legata alla raccomandazione di cinque attrici per la produzione di fiction tv, in cambio di un sostegno finanziario allo stesso Saccà e le presunte trattative per il passaggio all'opposizione di senatori della maggioranza che sosteneva il governo Prodi.
La procura della Repubblica di Roma ha chiesto inoltre al gip la distruzione di tutte le intercettazioni che riguardano l'inchiesta. La richiesta riguarda le conversazioni tra Saccà e Berlusconi e conversazioni private fatte dagli indagati con terze persone tra cui attrici e politici non coinvolte nell'indagine.
E' l'ultimo atto di una vicenda che risale a dicembre del 2007 e che ha avuto ripercussioni anche sulla posizione di Saccà all'interno della Rai.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
All'origine della vicenda, l'indagine della procura di Napoli sui presunti atti contrari ai suoi doveri d'ufficio che Saccà avrebbe compiuto, in concorso con Silvio Berlusconi, e la pubblicazione di stralci di intercettazioni telefoniche tra l'ex responsabile di Rai Fiction e il Cavaliere. In particolare, nel mirino della magistratura napoletana - che a gennaio 2008 ha chiesto il rinvio a giudizio del dirigente Rai (e poi anche di Berlusconi) con l'ipotesi di corruzione - i presunti favoritismi di Saccà per alcune attrici segnalate da Berlusconi, in cambio della promessa di un sostegno da parte del Cavaliere alle sue attività private, e le presunte trattative per il passaggio all'opposizione di senatori della maggioranza che sosteneva il governo Prodi. A luglio, il gup di Napoli ha disposto il trasferimento degli atti a Roma, prima quelli relativi a Saccà, poi quelli su Berlusconi.
IL CASO SACCÀ IN RAI
Parallelamente all'indagine della magistratura, la Rai ha aperto a dicembre 2007 un procedimento disciplinare a carico di Saccà, che a dicembre si è autosospeso da direttore di Rai Fiction, per valutare le eventuali violazioni del codice etico aziendale. L'azienda intanto ha deciso la sospensione cautelare del dirigente: a giugno del 2008 il giudice del lavoro ha ordinato il reintegro di Saccà alla direzione di Rai Fiction, decisione impugnata dall'azienda e ribaltata a luglio dal tribunale del lavoro, che ha accolto il ricorso di Viale Mazzini. Sempre a luglio, al dirigente è arrivata una nuova contestazione disciplinare, basata su una nuova tranche di intercettazioni acquisite dalla procura di Napoli. Nello stesso mese, il cda della Rai ha bocciato la proposta di licenziamento di Saccà avanzata dal direttore generale Claudio Cappon; il primo agosto, è passata invece la proposta trasferimento di Saccà alla direzione commerciale di Viale Mazzini.
Inviato da: robby1265
il 31/12/2012 alle 10:12
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il 25/03/2012 alle 22:09
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il 08/01/2011 alle 11:36
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il 29/03/2010 alle 09:02
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il 05/03/2010 alle 12:10