Post n°34 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da vegarose
Cosa sarebbe il mondo se nessuno ne avesse immaginato uno migliore, se nessuno fosse stato disposto a sopportare inquietudine e instabilità perché accadesse qualcosa di meglio rispetto agli scenari che la prudenza della ragione e il calcolo del "sano realismo" prefigurano per l'insipida sicurezza di quanti prediligono la garanzia della noia al rischio dell'entusiasmo.
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Post n°33 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da vegarose
Marina mi ha chiesto fino a quando, ma fino a quando cercherai di fare stare l'oceano in un secchiello? Non sei stanca di attaccarti a persone che non solo non ti meritano, ma neanche hanno la più pallida idea di quello che hanno per le mani? E allora mi è venuto in mente che, qualche anno fa, Fabio, che mi consolava perchè piangevo dopo la fine della solita storia con un esemplare dei miei, mi aveva citato una poesia del Cardarelli. Quella del pescatore di spugne, che per caso trova una perla, e ignaro non la riconosce.
Ecco, il momento finalmente sta arrivando, vivaddio. |
Post n°32 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da vegarose
Ci sono posti, e ognuno ha i suoi, che curano, come un balsamo per l'anima. Posti che sono là, e tu lo sai, che ti aspettano, sempre uguali e sempre diversi. Posti in cui scappare e rifugiarsi. E ritrovare come in un pellegrinaggio i tuoi angoli che aspettano, proprio te. Padova è uno di questi posti, per me. Ed è a Padova che sono andata. |
Post n°31 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da vegarose
Forse, forse domani se riesco, se tutto è a posto, se tutto gira giusto, risolti i guai meccanici, ce la faccio ad andare via. |
Post n°30 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da vegarose
Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso. Se fai finta che la fune non sia altro che un disegno fatto col gesso e l'aria intorno sia il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi del mondo. Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d'amore e d'accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune, ma anche volare. HERMAN HESSE |
Post n°28 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da vegarose
I velisti lo sanno, e i windsurfisti pure. Non puoi puntare la prua ed andare in un punto posto nella direzione da cui arriva il vento. Semplicemente non puoi andare controvento. Per quanta bolina tu faccia, non ci puoi arrivare, e oltretutto ti costa una fatica immane. Rassegnati, e cambia direzione. Nella vita è la stessa cosa. E' inutile voler andare da qualche parte, se il flusso ti sta portando altrove, il trucco è capirlo il prima possibile. E adeguarsi. Ci sono leggi e geometrie che sono più grandi di noi. Se provi a piantare un seme in inverno, per quanto tu ci metta amore e dedizione, il fiore non spunterà. Questo è seguire il Tao, questo è vivere la vita in accordo con le sue leggi, in armonia. Allora, se sei così brava, perchè non lo fai? |
Post n°27 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da vegarose
Avrei dovuto uscire, avrei fatto meglio. Perchè invece rimanere a casa a uccidermi di seghe mentali, questo proprio non si capisce. La mente umana è strana. Azzanna un pensiero e non lo molla, come un cane con l'osso. Ci affonda i denti dentro, profondo. Fino a che ti accorgi che la mente si può fermare. E lo sguardo si può alzare. E che anche un francobollo, se visto da immensamente vicino sembra immensamente grande. Prova a fare tre passi indietro, cogliona. E ti renderai conto che la vita è tutta costellata di francobolli. E che quello sono e rimangono, francobolli. E adesso, per piacere, vai a dormire.
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Post n°25 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da vegarose
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Post n°24 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da vegarose
E quando l'ora della partenza fu vicina: Antoine de Saint-Exupéry |
Post n°23 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da vegarose
Quante volte dovrai ripetere, ancora ed ancora, gli stessi errori prima di imparare. Come fosse un esame, che pensi di sapere tutto, ma poi non lo superi e vieni rimandato a settembre. Ma fino a quando? Quante volte si possono ripetere gli stessi errori prima di capire che è sempre solo la stessa storia? Quante volte dovrai ancora prestare il fianco, senza tutelarti, senza difenderti, andando stupidamente allo sbaraglio? Quando ti accorgerai che cambia il coprotagonita, ma il copione è sempre il medesimo. Tristemente ancora e ancora. Allora forse la protagonista si rifiuterà di entrare in scena, di ripetere le sue tristi e trite battute. E forse quello sarà il giorno in cui mi ritroverò promossa a giugno.
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Post n°21 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da vegarose
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Ci pensa la vita a metterti davanti i problemi, e la gestione dei problemi, neanche cose fantasmagoriche, no, l'ordinaria amministrazione è più che abbastanza. La vita normale ti da una bella scossa, e ti obbliga a resettare le menate e a mettere le cose nella giusta prospettiva. Ritorni sulla terra. Allora i casi sono due: o continui freudianamente a rimuovere rifugiandoti nei tuoi delirii di cuore, o fai quello che devi fare, smetti di correre e affronti la realtà. Vedi tu.
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Post n°13 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da vegarose
Davvero, non c'è niente da capire. Ragionarci troppo è inutile, è uno sterile esercizio accademico. Ed è dannoso.
Mi lascio fare. |
Post n°12 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da vegarose
Eccomi di nuovo qui. Potrei scrivere di tante cose. E' il processo che bisogna arginare. E' questo cuore che chiede di continuare a battere, seppur farraginosamente, e non importa per chi. E allora bisogna dargli da mangiare, bisogna buttargli qualcosa in pasto. Anche se questo significa accettare di incontrare qualcuno, accettare un'offeta di "ma allora ti raggiungo" e poi quando arriva il momento non averne voglia. Allora: come dice il Tao, quando sei in dubbio su che cosa fare, non fare nulla. Anche se, come diceveva la canzone, non c'è niente da capire.
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Post n°10 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da vegarose
Si sa, le persone vanno e vengono nella nostra vita. Stanno per un po', adempiono ad una qualche funzione, e poi se ne vanno, o meglio, la vita ci porta oltre. Così sia.
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Post n°9 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da vegarose
Rileggendo i post passati mi sono spaventata. Mi sono detta: certo che chi capita qui non vede l'ora di andarsene, senza neanche prendersi il tempo per consigliarmi un viaggetto a Lourdes, o del Lexotan! Ma no! La mia vita è bellissima, ho caterve di amici, due figli meravigliosi, il mio cane, la mia indipendenza, e soprattutto ho me stessa, come sono, e mi piaccio. E' la vita sentimentale che è "incasinata", ma perchè così la voglio, e così mi permetto di averla. |
Post n°8 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da vegarose
Bene, adesso che c'è il niente, che anche l'ultimo te lo sei giocato, adesso che fai? Perchè il bisogno, quello invece rimane. Al di là delle persone che lo riepivano, almeno temporaneamente. Non ti manca lui, lui è sempre solo stata una scusa. Lui era la creta molle, che il tuo bisogno aveva plasmato per riempire il vuoto. Quello che ti manca davvero è tutto il meccanismo, tutto il processo, i rituali e le parole che li riempivano. Al di là di lui, nonostante lui. Quello che rimane è il vuoto, e il bisogno che ormai non ha più dighe. |
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