Tornare ancor per uso a contemplarvi...
Tornare ancor per uso a contemplarvi...
Post n°57 pubblicato il 27 Marzo 2009 da vegarose
Ne esco, il sole ritorna a splendere, le ultime parole famose. R. sembra avere le antenne, o quanto meno un senso della tempistica molto ben sviluppato. Ha chiamato. Non offre niente, ma si fa sentire. Mi dici per piacere perche' mi chiami... Volevo sapere come stai, ma se ti da fastidio non chiamo piu'... Ecco, bravo, non chiamarmi piu', perche' non mi fa bene dopo la fatica che ho fatto a toglierti da dentro. Gliel'ho scritto, dopo. A voce non ce l'ho fatta. Ma ogni volta pero' l'irrequietudine che lascia, quando riappare, dura meno, sempre meno. Che basta un soffio a dissipare. |
Post n°56 pubblicato il 24 Marzo 2009 da vegarose
Quanto vento oggi. Cosi mi sento io oggi, dentro. Perche' non importa quanto spesse siano le nubi che lo oscurano, il sole sempre la' e', immobile, luminoso, caldo, immenso. Nessuna bufera dura per sempre. |
Post n°55 pubblicato il 21 Marzo 2009 da vegarose
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Post n°53 pubblicato il 17 Marzo 2009 da vegarose
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Post n°52 pubblicato il 11 Marzo 2009 da vegarose
E' tutto così chiaro, anzi, dovrebbe esserlo. Senti di avere in mano tutti gli elementi per poter fare ordine, per poter iniziare un cambiamento. Ma anche se hai tutti i pezzi del puzzle, ancora non riesci a metterli insieme nel modo giusto. E' frustrante. Servirebbe un catalizzatore. Il catalizzatore sarebbe finalmente avere la fede e il coraggio di fare quel passo in più, verso il vuoto. Fidarti delle tue ali, e finalmente essere libera.. |
Post n°51 pubblicato il 09 Marzo 2009 da vegarose
Tutte le vie sono immaginarie. L'esistenza è come il cielo, non esistono vie. Non puoi perderti. Se nella vita inizi a giocare, avrai appreso la preghiera più grande: OSHO |
Post n°50 pubblicato il 07 Marzo 2009 da vegarose
Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi... Chiudendo le persiane, un momento fa, ho fatto quello che bisognerebbe fare più spesso, alzare gli occhi e vedere le stelle. Il cielo è chiaro, e luminoso. Ed eccolo, il Grande Carro, e più su la Polare, che indica la rotta. Notte dopo notte, dall'inizio dei tempi, stanno là con la loro geometria pulita, immutabile. A guardarci, a guardare da lontano immemori noi e i nostri affanni. A guardarci piangere e ridere, gioire amare e disperarci. E niente cambia mai, loro fredde e lontane, e noi che rimaniamo, piccoli, qui sotto a contemplarle.
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Post n°48 pubblicato il 04 Marzo 2009 da vegarose
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Post n°47 pubblicato il 03 Marzo 2009 da vegarose
Quando si chiude una storia, che sia stata lunga o breve, di un giorno o una vita, quello che rimane è sempre un senso di vuoto, di ineluttabilità, come se non ci fosse speranza per il futuro, ma solo a fronteggiarci resti il destino di vivere un lungo ed infinito rimpianto. E invece no. Se si ha coraggio, di rialzarsi, di rimettersi in piedi e di tenere aperti il cuore e la mente, e, come dice il Liga, si continua a mettere in circolo l'amore, è buffo, ma la vita ci ripaga. Come se la vita fosse un grande specchio che riflette e manda indietro per noi solo quello che buttiamo fuori. E, come uno specchio, ce lo rende amplificato.
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Post n°46 pubblicato il 01 Marzo 2009 da vegarose
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Post n°44 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da vegarose
A un uomo del villaggio di Negua, sulla costa della Colombia, fu concesso di salire alto nel cielo. E disse che siamo un mare di fuocherelli. Il mondo e' questo -rivelo'-. C'e' un mucchio di gente e un mare di fuocherelli. Ogni persona brilla di luce propria fra tutte le altre. Non ci sono due fuochi uguali. Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi d'ogni colore. C'e' gente dal fuoco sereno che non si lascia scompigliare dal vento, e gente dal fuoco pazzo, che riempie l'aria di faville. Alcuni fuochi, fuochi sciocchi, che non illuminano ne' bruciano. Pero' ce ne sono altri che ardono tutta la vita con tanta voglia che non li si puo' guardare senza restare abbagliati. E chi si avvicina, prende fuoco. Eduardo Galeano |
Post n°43 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da vegarose
Tieni a mente la domanda di Castaneda, quella che bisogna porsi valutando una strada... "Questa strada ha un cuore?" Bene, questa con R. puo' essere tante cose, ma un cuore non ce l'ha. E al solito, per supplire, hai dovuto strizzare il tuo. Basta, smetti, e' ora di imparare la lezione. Semplicemente andare avanti. |
Post n°42 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da vegarose
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Post n°41 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da vegarose
Bene, adesso vediamo se si riesce a ragionare un po', su sta storia con R., a mettere un po' di ordine nei pensieri, ma soprattutto a fare chiarezza in quella tua testolina di cazzo. Ormai e' assodato che tu ti vada a prendere delle facciate immani per i tipi piu' improbabili, te le lasci vivere, e va bene cosi. Tanto le storie tue hanno la data di scadenza scritta sopra, come degli yogurt. Pero' ad un certo punto, nella fattispecie nel presente il prima possibile, e' il caso che inizi a ragionare. Non tanto sai, qui non c'e' bisogno di scomodare difficili e sofisticate architetture retoriche, bastano poche, pochissime parole, che sono le seguenti. Molla il colpo. Ci hai parlato oggi, al telefono e anche abbastanza a lungo. E poi eri pure contenta. E allora, mia cara cretina, E CI MANCHEREBBE PURE che non ci venisse volentieri, con quello che gli si prospetterebbe nel caso di sua venuta! Pazienza, mi dicono... Ma ecco che qui arriviamo al punto. Pazienza di che cosa? Per che traguardo? Vista la sua situazione, fede al dito, la vita che fa sempre in viaggio, e stendiamo pure un velo pietoso sul numero di figli infanti, che ragno cavi dal buco? Ma dove vai? Non ce n'e', semplicemente non ce n'e'. Non che lui non si possa innamorare, anzi se si continua lo fara'. Non che tra di voi non ci sia un'intesa e una chimica dirompenti, al contrario, di piu'. Il fatto e' che qui il finale e' gia' scritto, il tuo yogurt esce dalla fabbrica gia' avariato. Le altre volte, vista la bizzarria dei soggetti, tenevi volente o nolente un piede sull'asciutto. Il sogno non era possibile. Qui si. Qui vai a rischio di crederci a 'sto sogno, e di farti tanto male. Temo che sia gia' troppo tardi per levarmi. E il fatto e' che se anche io mi levo, lui mi verra' a cercare di certo. Così come sono certa che in quel caso, come direbbe il poeta, la sciagurata risponderebbe.
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Post n°40 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da vegarose
E' arrivato, e' arrivato il messaggio di R., che non credevo di ricevere, ma l'unico che assurdamente speravo potesse arrivare. Il suo numero, che non ho in memoria, ma di cui ho imparato le ultime cifre. Il cuore in gola, quando le ho riconosciute. E un messaggio. Come si puo' essere cosi assurdamente felici per uno stupido messaggio di San Valentino? Questa cosa mi spaventa, perche' non e' stata cercata, pianificata, e' semplicemente successa, inaspettata e improvvisa, e per questo ancora piu' stupefacente e preziosa. Per ora leggera e fragile, un filo impalpabile, poche ore insieme. Non voglio pensare a niente, non al futuro, o a quello che puo' o potra' essere. Per ora, adesso, per questo stupido messaggio, sono felice.
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Post n°39 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da vegarose
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Post n°38 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da vegarose
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Post n°37 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da vegarose
Oggi primo giorno in cui non ho avuto il cellulare sempre in tasca, ma l'aggeggio è tornato dove gli compete, in fondo alla borsa, e se qualcuno chiama e non sento, pazienza. Un senso di mancanza, ma anche di ritrovata libertà, questo non dover dipendere da qualcosa di esterno, di essere completa nella mia pelle, io sono i miei confini. E dopo parecchi mesi mi devo riabituare, a non avere una sponda, per quanto limitata e fragile fosse. Ma pur sempre una sponda. Finito, concluso. Sono ritornata io, in piedi. E adesso si può andare avanti.
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Post n°36 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da vegarose
Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non sei obblgato a farlo, a nessuna condizione. Una strada è solo una strada e non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell'abbandonarla se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ti avverto. Osserva ogni strada attentamente e con calma. Prova a percorrerla tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda. Questa strada ha un cuore? Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte. Questa strada ha un cuore? E' l'unico interrogativo che conta. Se lo ha, la strada è buona. Se non lo ha, non serve a niente. Carlos Castaneda, A scuola dallo stregone |
Post n°35 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da vegarose
Tu lo sai chi sei. E che sto parlando a te. Grazie, per aver risposto non c'e' problema, quando io avevo bisogno, e non sapevo a chi rivolgermi. Grazie, per il sorriso che mi hai fatto, quando mi hai raggiunta, e ho capito che i miei problemi erano risolti. Grazie, perche' sei comunque il mio uomo di riferimento, nonostante la tua situazione. Grazie di esserci, fratello mio. Ti voglio bene, tanto. |
Inviato da: aru1962
il 18/01/2011 alle 19:33
Inviato da: sembrosolomatta
il 13/01/2011 alle 20:23
Inviato da: brividosognante
il 02/12/2010 alle 18:45
Inviato da: virgola_df
il 11/10/2010 alle 21:55
Inviato da: brividosognante
il 23/09/2010 alle 12:42