Creato da vegarose il 26/03/2007

Spilling the Beans

idee pensieri deliri

 

 

IL SOLE, DI NUOVO

Post n°57 pubblicato il 27 Marzo 2009 da vegarose

Ne esco, il sole ritorna a splendere, le ultime parole famose.
Al solito, basta parlare.

R. sembra avere le antenne, o quanto meno un senso della tempistica molto ben sviluppato. Ha chiamato. Non offre niente, ma si fa sentire.

Mi dici per piacere perche' mi chiami... Volevo sapere come stai, ma se ti da fastidio non chiamo piu'...

Ecco, bravo, non chiamarmi piu', perche' non mi fa bene dopo la fatica che ho fatto a toglierti da dentro.
Se non ce n'e', perche' quello e', e tu lo sai che e' cosi, sii onesto e levati.

Gliel'ho scritto, dopo. A voce non ce l'ho fatta.

Ma ogni volta pero' l'irrequietudine che lascia, quando riappare, dura meno, sempre meno.
Ogni volta riprendersi e' piu' facile, piu' veloce. L'ombra che lui lascia dentro di me sempre piu' momentanea,  come un fantasma di quello che e' stata, sempre piu' impalpabile e incorporea.

Che basta un soffio a dissipare.


 
 
 

IL SOLE

Post n°56 pubblicato il 24 Marzo 2009 da vegarose

Quanto vento oggi.
Che prima ha portato le nuvole, e poi continuo e costante, le ha spazzate via.
E quando il sole e' tramontato, si poteva ammirare la luce pura e smagliante infrangersi e colorare di rosa le  sfilacciate nuvole
superstiticontro l'azzurro luminoso del cielo.

Cosi mi sento io oggi, dentro.

Perche' non importa quanto spesse siano le nubi che lo oscurano, il sole sempre la' e', immobile, luminoso, caldo, immenso.

Nessuna bufera dura per sempre.
Si tratta soltanto di sapere aspettare.

 
 
 

GIUDIZI UNIVERSALI

Post n°55 pubblicato il 21 Marzo 2009 da vegarose


Potrei ma non voglio
fidarmi di te,
io non ti conosco
e in fondo non c'è
in quello che dici
qualcosa che pensi,
sei solo la copia
di mille riassunti.

Leggera leggera
si bagna la fiamma,
rimane la cera
e non ci sei più,

non ci sei più, non ci sei...

 

Samuele Bersani

 
 
 

CIRCOLARMENTE

Post n°53 pubblicato il 17 Marzo 2009 da vegarose

Quando pensi di essere arrivata da qualche parte, invece circolarmente tutto ricomincia, e non ne esci, non ne esci.


 
 
 

IL PASSO IN PIU'

Post n°52 pubblicato il 11 Marzo 2009 da vegarose

E' tutto così chiaro, anzi, dovrebbe esserlo. Senti di avere in mano tutti gli elementi per poter fare ordine, per poter iniziare un cambiamento.

Ma anche se hai tutti i pezzi del puzzle, ancora non riesci a metterli insieme nel modo giusto.

E' frustrante.
Perchè senti di essere così vicino, così vicino, ma la soluzione continua ad essere irraggiungibile.

Servirebbe un catalizzatore.
Che sei tu, sempre tu.

Il catalizzatore sarebbe finalmente avere la fede e il coraggio di fare quel passo in più, verso il vuoto.

Fidarti delle tue ali, e finalmente essere libera..

 
 
 

DEDICATO A ME STESSA

Post n°51 pubblicato il 09 Marzo 2009 da vegarose

Tutte le vie sono immaginarie.

L'esistenza è come il cielo, non esistono vie.
Gli uccelli volano, ma non lasciano alcuna traccia: il cielo resta limpido.

Non puoi perderti.
Per andare fuori strada ci vuole una via.

Infatti: chi può allontanarti da te stesso?
Il vento può portati a nord, oppure a sud, ma non può allontanarti da te stesso,
ovunque sei, esisti.

Se nella vita inizi a giocare, avrai appreso la preghiera più grande:
avrai appreso il sentiero privo di sentiero.

 OSHO 

 
 
 

VAGHE STELLE DELL'ORSA

Post n°50 pubblicato il 07 Marzo 2009 da vegarose

 

Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi...

Chiudendo le persiane, un momento fa, ho fatto quello che bisognerebbe fare più spesso, alzare gli occhi e vedere le stelle. Il cielo è chiaro, e luminoso.

Ed eccolo, il Grande Carro, e più su  la Polare, che indica la rotta.
Notte dopo notte, dall'inizio dei tempi, stanno là con la loro geometria pulita, immutabile.
A guardarci, a guardare da lontano immemori noi e i nostri affanni.
A guardarci piangere e  ridere, gioire amare e disperarci.

E niente cambia mai, loro fredde e lontane, e noi che rimaniamo, piccoli, qui sotto a contemplarle.

 

 
 
 

TORNANO

Post n°48 pubblicato il 04 Marzo 2009 da vegarose

R. ha telefonato, come immaginavo avrebbe fatto.
E' bastato fare la stronza, è bastato scomparire.
E ritornano, ritornano tutti.

 
 
 

SPECCHIO

Post n°47 pubblicato il 03 Marzo 2009 da vegarose


Quando si chiude una storia, che sia stata lunga o breve, di un giorno o una vita, quello che rimane è  sempre un senso di vuoto, di ineluttabilità, come se non ci fosse speranza per il futuro, ma solo a fronteggiarci resti il destino di vivere un lungo ed infinito rimpianto.

E invece no. Se si ha coraggio, di rialzarsi, di rimettersi in piedi e di tenere aperti il cuore e la mente, e, come dice il Liga, si continua a mettere in circolo l'amore, è buffo, ma la vita  ci ripaga.

Come se la vita fosse un grande specchio che riflette e manda indietro per noi solo quello che buttiamo fuori.

E, come uno specchio,  ce lo rende amplificato.

 

 
 
 

MA QUESTO TATUAGGIO, A MILANO DOVE LO FANNO?

Post n°46 pubblicato il 01 Marzo 2009 da vegarose

Dum loquimur, fugerit invida aetas:
Carpe diem, quam minimum credula postero.

Mentre parliamo, sara' gia' fuggito il geloso tempo:
Vivi il momento, e pensa al futuro il meno possibile.

ORAZIO


 
 
 

SIAMO FUOCHI

Post n°44 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da vegarose


 

A un uomo del villaggio di Negua, sulla costa della Colombia, fu concesso di salire alto nel cielo.
Al ritorno racconto'. Disse che aveva contemplato dall'alto la vita degli uomini.

E disse che siamo un mare di fuocherelli. Il mondo e' questo -rivelo'-. C'e' un mucchio di gente e un mare di fuocherelli.

Ogni persona brilla di luce propria fra tutte le altre. Non ci sono due fuochi uguali. Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi d'ogni colore.

C'e' gente dal fuoco sereno  che non si lascia scompigliare dal vento, e gente dal fuoco pazzo, che riempie l'aria di faville. Alcuni fuochi, fuochi sciocchi, che non illuminano ne' bruciano. Pero' ce ne sono altri che ardono tutta la vita con tanta voglia che non li si puo' guardare senza restare abbagliati.

E chi si avvicina, prende fuoco.

Eduardo Galeano


 
 
 

LA LEZIONE

Post n°43 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da vegarose

Tieni a mente la domanda di Castaneda, quella che bisogna porsi valutando una strada...

"Questa strada ha un cuore?"

Bene, questa con R. puo' essere tante cose, ma un cuore non ce l'ha. E al solito, per supplire, hai dovuto strizzare il tuo.

Basta, smetti, e' ora di imparare la lezione.

Semplicemente andare avanti.

 
 
 

SFOGO

Post n°42 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da vegarose

Gran bella tirata nel post di ieri! Chiedo scusa se ho trasceso, e per il turpiloquio.

La ragione conferma tutto. Il cuore non ascolta.



Domani è un altro giorno, si vedrà.

 
 
 

UN PO' DI ORDINE

Post n°41 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da vegarose

Bene, adesso vediamo se si riesce a ragionare un po', su sta storia con R., a mettere un po' di ordine nei pensieri, ma soprattutto a fare chiarezza in quella tua testolina di cazzo.

Ormai e' assodato che tu ti vada a prendere delle facciate immani per i tipi piu' improbabili, te le lasci vivere, e va bene cosi. Tanto le storie tue hanno la data di scadenza scritta sopra, come degli yogurt. Pero' ad un certo punto, nella fattispecie nel presente il prima possibile, e' il caso che inizi a ragionare. Non tanto sai, qui non c'e'  bisogno di scomodare difficili e sofisticate architetture  retoriche, bastano poche, pochissime parole, che sono le seguenti.

Molla il colpo.

Ci hai parlato oggi, al telefono e anche abbastanza a lungo. E poi eri pure contenta.
Finche' non ti sei messa a vedere, tolta la fuffa, di che cosa fossi cosi contenta. Come prima cosa del fatto che ti avesse chiamata, patetica, e poi per la frase: io a Milano ci verrei volentieri.

E allora, mia cara cretina, E CI MANCHEREBBE PURE  che non ci venisse volentieri, con quello che gli si prospetterebbe nel caso di sua venuta!
Altro? Non ricordo che si sia sbilanciato granche', al contrario di te, la solita entusiasta del cazzo. E comunque ha ragione lui, perche' vi siete visti solo una volta, che se si fosse messo a giurarmi amore eterno mi avrebbe gia' fatto scappare.

Pazienza, mi dicono... Ma ecco che qui arriviamo al punto. Pazienza di che cosa? Per che traguardo? Vista la sua situazione, fede al dito, la vita che fa sempre in viaggio, e stendiamo  pure un velo pietoso sul numero di figli infanti, che ragno cavi dal buco? Ma dove vai?

Non ce n'e', semplicemente non ce n'e'. Non che lui non si possa innamorare, anzi se si continua lo fara'. Non che tra di voi non ci sia un'intesa e una chimica dirompenti, al contrario, di piu'.

Il fatto e' che qui il finale e' gia' scritto, il tuo yogurt esce dalla fabbrica gia' avariato.  Le altre volte, vista la bizzarria dei soggetti, tenevi volente o nolente un piede sull'asciutto. Il sogno non era possibile. Qui si. Qui vai a rischio di crederci a 'sto sogno, e di farti tanto male.

Temo che sia gia' troppo tardi per levarmi. E il fatto e' che se anche io mi levo, lui mi verra' a cercare di certo.

Così come sono certa che in quel caso, come direbbe il poeta,  la sciagurata risponderebbe.

 

 
 
 

SAN VALENTINO

Post n°40 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da vegarose

E' arrivato, e' arrivato il messaggio di R., che non credevo di ricevere, ma l'unico che assurdamente speravo potesse arrivare.

Il suo numero, che non ho in memoria, ma di cui ho imparato le ultime cifre. Il cuore in gola, quando le ho riconosciute.

E un messaggio.

Come si puo' essere cosi assurdamente felici per uno stupido messaggio di San Valentino?

Questa cosa mi spaventa, perche' non e' stata cercata, pianificata, e' semplicemente successa, inaspettata e improvvisa, e per questo ancora piu' stupefacente e preziosa. Per ora leggera e fragile, un filo impalpabile, poche ore insieme.

Non voglio pensare a niente, non al futuro, o a quello che puo' o potra' essere.

Per ora, adesso, per questo stupido messaggio, sono felice.

 

 
 
 

SILENZI

Post n°39 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da vegarose

Dedicata a Riccardo

- drifting away -

 

 

 

Oggi non era giorno di parole,

con mire di poesie o di discorsi,

ne' c'era strada che fosse nostra.

A definirci bastava solo un atto,

e visto che a parole non mi salvo,
 

parla per me, silenzio,

ch'io non posso.

 

José Saramago

 

 

 

 

 
 
 

INVITO

Post n°38 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da vegarose

Oh, quello che ci vuole!

Un bell'invito per stasera, a cena

Da un uomo interessante, intrigante, divertente, affascinante.

Il solito piccolo neo, naturalmente.

Vai a farti male un'altra volta?

 
 
 

ANDARE AVANTI

Post n°37 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da vegarose

Oggi primo giorno in cui non ho avuto il cellulare sempre in tasca, ma l'aggeggio è tornato dove gli compete, in fondo alla borsa, e se qualcuno chiama e non sento, pazienza.

Un senso di mancanza, ma anche di ritrovata libertà, questo non dover dipendere da qualcosa di esterno, di essere completa nella mia pelle, io sono i miei confini.

E dopo parecchi mesi mi devo riabituare, a non avere una sponda, per quanto limitata e fragile fosse. Ma pur sempre una sponda.

Finito, concluso.

Sono ritornata io, in piedi.

E adesso si può andare avanti.


 

 
 
 

STRADE

Post n°36 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da vegarose

Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili.

Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non sei obblgato a farlo, a nessuna condizione.

Una strada è solo una strada e non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell'abbandonarla se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare.

Ti avverto. Osserva ogni strada attentamente e con calma. Prova a percorrerla tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda.

Questa strada ha un cuore?

Tutte le strade sono uguali; non portano da alcuna parte. Sono strade che passano attraverso la boscaglia o che vanno nella boscaglia. Nella mia vita posso dire di aver percorso strade lunghe, molto lunghe, ma io non sono da nessuna parte.

Questa strada ha un cuore? E' l'unico interrogativo che conta.

Se lo ha, la strada è buona. Se non lo ha, non serve a niente.

Carlos Castaneda, A scuola dallo stregone

 
 
 

AL MIO SALVATORE

Post n°35 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da vegarose

Tu lo sai chi sei. E che sto parlando a te.
Grazie, per aver risposto non c'e' problema, quando io avevo bisogno, e non sapevo a chi rivolgermi.

Grazie, per il sorriso che mi hai fatto, quando mi hai raggiunta, e ho capito che i miei problemi erano risolti.

Grazie, perche' sei comunque il mio uomo di riferimento, nonostante la tua situazione.

Grazie di esserci, fratello mio.

Ti voglio bene, tanto.

 
 
 

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