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La tavola dei colori

Post n°21 pubblicato il 19 Marzo 2012 da steelglass

La domenica  ha sempre un sapore diverso, tutto è ovattato, come quando nevica.  Come quando tutto si ferma, il battito, il cuore, il respiro.  Anche il giradischi si ferma, sulla stessa canzone,le parole e i pensieri però non si fermano mai. Seduta in cucina , con l’odore della torta di mele in forno e un pizzico di malinconia pomeridiana, mi fermo. Come la domenica.  L’aria è ferma ma l’atmosfera è densa, odorosa, intensa..come quando ero bambina e mi sedevo le ore di fronte ad un puzzle e piano piano ne rimettevo insieme i pezzi. Ora i puzzle l’ho messi via, chiusi in una scatola, o appesi diligentemente al muro della mia cameretta da bambina,perfetta e ferma, immutata.  lì dentro il tempo si è fermato, le pareti bianche, lisce, perfette, non una macchia,non una scritta, non una cosa fuori posto..ricordano le pagine perfette dei miei quaderni da prima della classe. Lì gli errori non li cancellavo, non li nascondevo dietro al bianchetto, semplicemente li strappavo via, insieme alla pagine, come se non fossero mai esistiti.  Ora quegli errori li ho tutti davanti agli occhi, fermi, indelebili, immobili. Mi fissano  e ridono di me, quasi a vendicarsi. Sono lì in fila indiana, dietro la porta che aspettano per entrare, per dire “hey, ci sono anch’io! Guardami, non sono mica così male!”. E fanno male, fanno terribilmente male. Vorrei chiuderla quella porta una volta per tutte e cacciarli via, strapparli insieme a pezzi della mia vita. Ma la vita è fatta di capitoli,non di pagine bianche da strappare. Per cui loro se ne stanno lì, una domenica pomeriggio, quando tutto si ferma, e bussano alla mia porta…e io, non posso fare a meno di aprire. Apro quella porta e li vedo passare ad uno ad uno, ognuno ha un sapore diverso, ognuno ha colore diverso..c’è il rosso della passione, consumata male e troppo velocemente, c’è il bianco delle parole non dette e delle vite non vissute, c’è il nero dei tradimenti e delle fiducie perse, c’è il giallo delle amicizie andate e mai più ritrovate, c’è il verde delle speranze mancante, tue ma soprattutto di quelle  degli altri,c’è il grigio delle responsabilità fuggite e non volute e poi, ancora poi…ma in fondo, in fondo a tutti, nascosto dietro la sua timidezza, c’è l’azzurro..l’azzurro di un cielo nuovo, tanto voluto e tanto cercato.  È in quel cielo che mi divertirò a colorare indelebili le pagine della mia vita, con scritte disegni e fumetti, fatti male, sbagliati, imperfetti ..ma terribilmente belli!

 
 
 
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