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Istantanee di una pedalata
Post n°81 pubblicato il 06 Maggio 2012 da storie
Tag: Appennino, bicicletta, Cinqueterre, La Spezia, Lazio, Lerici, Liguria, Livorno, Paolo Rumiz, Pisa, Pista ciclabile, Portovenere, Tirreno, Torre di Pisa, Toscana, treno, Versilia, Viareggio Strane coincidenze che capitano ogni tanto o sono segno del destino o A pagina 303 trovo una citazione di Ivan Illich (quindi siamo qui alla cit. della cit.) secondo cui le autostrade si espandono "ficcando cunei tra i vicini e spostando i campi oltre la distanza che un contadino può percorrere a piedi". "La velocità, in Italia - riprende Rumiz - non ha né avvicinato né innervato il territorio. Al contrario, lo ha allontanato e svuotato."ecco, questa è l'esatta sensazione che ho avuto percorrendo per 110km in bici la costa del Tirreno da La Spezia a Livorno. Il Tirreno, mare del sud (secondo gli antichi romani e Rumiz) contrapposto all'Adriatico, mare del nord, ha un che di arcaico e di selvaggio, nonostante l'inurbamento della Versilia, sembra rimasto neutro al passaggio dell'uomo. Ben altri paesaggi dalle Marche a Trieste per un Adriatico quasi addomesticato. Improvvisi squarci di sole, il profilo sensuale dell'Appennino e rare bancarelle colme di fiori. La primavera è la mia stagione preferita e malgrado tutto la prepotente bellezza del Paese è la sua grande forza. Una potenza che cancella tutto. Cancella la disorganizzazione, le incompetenze, la carenza di mobilità sostenibile, la mancanza di pianificazione territoriale. Un esempio su tutti: in Versilia esiste una pista ciclabile lungo la costa di più di 20km. A parte la differente manutenzione a seconda dei comuni attraversati, è del tutto vacante una segnaletica decente e una strategia turistica (niente mappe ciclabili, niente servizi per le bici, nessuna efficace infrastruttura di supporto), e questo in Italia vale un po'dappertutto. Naturalmente un confronto con i percorsi cicloturistici francesi, austriaci, ungheresi, sloveni affrontati di recente, è deprimente. Niente di diverso, in fondo, rispetto all'andazzo nazionale. Un paese in svendita, preda dei rapaci, infarcito di manodopera straniera (soprattutto dell'est… a proposito: quanta economia bypassa l'Italia attraverso i Money Tranfert?) e SOPRATTUTTO inconsapevole delle proprie potenzialità! |
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