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GOLFO DI TRIESTE, VERSO UN'AREA VASTA INTERNAZIONALE

Post n°125 pubblicato il 20 Luglio 2023 da storie

Il Golfo di Trieste è la parte più a nord del Mar Mediterraneo e quindi quella più vicina al cuore dell’Europa. Su di esso si affacciano ben tre stati: Italia, Slovenia e Croazia.

Lungo la costa di circa 120 km dalla foce dell’Isonzo a Punta Salvore, si sviluppano quasi senza soluzione di continuità località dalle molteplici attrazioni storico-sportivo-culturali. 

TRIESTE

Prima fra tutte è la città di Trieste da cui il Golfo prende nome. Si tratta di una centro di medie dimensioni che conta nel solo comune 200 mila abitanti, ma avendone avuti fino a 300 mila una cinquantina di anni fa ed essendo stato il primo porto dell’Austria-Ungheria (terza città dell’Impero) ha una struttura urbanistico-architettonica piuttosto imponente. Si tratta quindi di una città di grande importanza logistica non solo grazie al porto che oggi risulta essere primo in Italia per scambi internazionali, ma anche grazie alla sua posizione baricentrica rispetto a Venezia, Vienna, Lubiana e Zagabria. L’attività culturale è da sempre molto feconda, le contaminazioni fra popolazioni immigrate e popoli confinanti hanno garantito le libertà di culto e di espressione per secoli. Ne sono d’esempio non solo le diverse chiese ma anche l’eredità letteraria e i numerosi teatri. Oggi la rotta balcanica ne fa il principale centro d’ingresso per l’Europa occidentale, con tutte le ricadute del caso. Sorte beffarda per un territorio che nella parentesi di circa un secolo è stato considerato una “cortina di ferro”, con stuolo di caserme e confini netti segnati dal sangue.

CAPODISTRIA E MONFALCONE

Confini che oggi, nonostante tutto, risentono quantomeno delle differenze economiche. E’ il caso del porto di Capodistria, a soli 5 km dal confine, l’unico della Slovenia e principale competitor dello scalo triestino. Un’assurdità dettata da questioni politiche (oltre che economiche) che semmai dovessero risolversi potrebbero portare Trieste e Koper - unite - ad essere una seria alternativa ai grandi porti del nord Europa. 

La questione porti coinvolge anche Monfalcone che pretende la sua parte, e il sistema dell’Autorità portuale del nord Adriatico ha finalmente messo in connessione da pochi anni i due scali della Venezia Giulia con buon profitto per entrambi.

Capodistria e Monfalcone sono i due centri di secondo livello, diciamo così, che si affacciano sul Golfo. Hanno entrambi circa 50 mila abitanti nel rispettivo mandamento e vivono sostanzialmente di portualità e commercio. Mentre la città slovena fa sistema con le altre città della costa per un rilancio turistico di tutto il litorale, la città bisiaca ha il suo focus nella cantieristica, che con la costruzione delle grandi navi, è uno dei centri mondiali più importanti del settore. Negli ultimi anni anche Monfalcone valorizza le sue potenzialità turistiche con la vasta spiaggia di Marina Julia (a ridosso della foce dell’Isonzo) e interventi di arricchimento e decoro urbano. Per una città vissuta negli ultimi lustri come residenza per operai extracomunitari ad impiego temporaneo presso i cantieri, si tratta di una bella novità. La vicinanza dell’aeroporto di Trieste (nel contiguo comune di Ronchi dei Legionari) risulta strategica anche per l’approdo delle navi da crociera.

LITORALE GIULIANO

Attiguo a Monfalcone il comune di Duino-Aurisina ha nella baia di Sistiana il suo punto di forza. Il clima e il paesaggio offrono una piacevole permanenza e un sicuro approdo da diporto. Il recente borghetto in stile Portofino chiamato “Portopiccolo” ha velleità da resort di lusso. L’affaccio della baia guarda a nord le falesie di Duino e il castello sopra la roccia. La residenza del 400, sorta a pochi passi da una rocca medievale sede di antiche leggende, è di proprietà privata ma visitabile e raggiungibile attraverso il sentiero Rilke a picco sul mare.

Proseguendo per una decina di chilometri lungo la strada Costiera in direzione Trieste, costeggiando ville immerse nel verde, si arriva a Grignano col suo porticciolo e il promontorio di Miramare. Dal castello bianco che è visibile da ogni punto del Golfo, inizia la riviera di Barcola che da nome alla più affollata regata del mondo. E’ questo l’ingresso accogliente al centro di Trieste. La periferia sud, molto meno affascinante, si confonde con i capannoni della zona industriale e con le prime case di Muggia. Qui inizia l’Istria. 

Muggia, di origini veneziane, da nome alla baia che fronteggia il porto di Trieste e prosegue lungo la costa fino ad intercettare il confine in località Lazzaretto. Lo sviluppo della cittadina (che è comune a sé stante di circa 12 mila abitanti) è avvenuto soprattutto in collina a ridosso della frontiera che taglia in due il monte San Michele. Al di qua Muggia vecchia e al di là Crevatini, Colombano e Ancarano. Il versante collinare a sud è diviso quindi fra i comuni di Koper e Ankaran, in fondo al quale domina la vasta area portuale con immensi stoccaggi di container e automobili.

LITORALE SLOVENO

Il centro di Capodistria è anch’esso di origine veneziana, come d’altronde lo sono tutte le cittadine dell’Istria. Il lungomare a sud verso Isola è stato da poco rinnovato e ciclo-pedonalizzato tant’è che è un vero piacere percorrerlo in bicicletta. Il tratto sloveno della ciclabile “Parenzana” fra Koper e Izola è pianeggiante, piacevole e panoramico. Siamo nel versante sud del Golfo e stiamo chiudendo il semicerchio. Isola è un borgo marinaresco molto carino, con alcuni buoni ristoranti di pesce.

Seguono, dopo la salita al Belvedere, la spiaggia di Strugnano e il promontorio su cui si sviluppa Pirano. Dall’alto della chiesa di San Giorgio si ha una spettacolare vista su tutto il Golfo. 

Piran ha dedicato le sue principali attrazioni al violinista Giuseppe Tartini, che è nato qui, ed è tra le quattro città del litorale sloveno quella più scenografica. Proseguendo ancora lungo la costa le ultime case di Pirano si confondono con le prime di Portorose che è il centro turistico più famoso. Hotel, Spa, spiagge e casinò si alternano per un paio di chilometri fino ad arrivare a una marina e a un campeggio superati i quali ci si trova in tutt’altro scenario. Siamo nelle saline di Sicciole, dove è possibile fare bagni salutistici di sale e fango. 

LITORALE CROATO

A poche centinaia di metri da qui corre il confine fra Slovenia e Croazia. Un confine scomodo che oggi finalmente non esiste più. La recentissima entrata della Croazia nello Spazio Shengen ha riunito quei territori che la guerra secessionista del 1991 aveva diviso.

Punta Salvore è l’ultima lingua di terra che racchiude a sud il semicerchio e il suo faro bianco ne è in qualche modo la sentinella.

TRASPORTI

Esplorare tutto il periplo del Golfo è facile e divertente, soprattutto con la bella stagione, essendo noto che in inverno si può esser sorpresi dalla Bora… La bicicletta è forse il mezzo più adatto. A parte la zona industriale di Trieste, il resto del territorio è abbastanza sicuro, mediamente pianeggiante e dotato di infrastrutture. 

I treni regionali (con trasporto bici) dal Trieste Airport alla stazione di Trieste Centrale servono Monfalcone il comune di Duino con due fermate - Sistiana e Bivio d’Aurisina - e il parco di Miramare. Alcuni treni diretti a Lubiana e Vienna passano invece per la stazione di Villa Opicina e fermano anche a Divaccia, subito oltre il confine. In Italia la rete ferroviaria è purtroppo interrotta per pochi chilometri alla frontiera sud verso Capodistria. La città istriana invece è fornita di una ferrovia (prossimamente a doppio binario) che interessa soprattutto il porto in direzione Divaccia-Lubiana.

Il servizio bus regionale, sotto l’egida Tpl Fvg, offre ottimi collegamenti capillari fra Trieste e il circondario. Una decina sono le corse giornaliere fra Trieste e Capodistria servite da Arriva e Flixbus. Gli stessi vettori collegano anche Capodistria alle altre città del litorale sloveno con partenze piuttosto frequenti. 

D’estate è in servizio un battello fra Ancarano e Pirano con fermate a Capodistria e Isola. 

Purtroppo i collegamenti con la Croazia, nei periodi che non siano quelli dell’alta stagione, sono meno frequenti sia riguardo Trieste che riguardo la Slovenia.

Il trasporto via mare è assicurato durante tutto l’anno fra il centro di Trieste e Muggia. 

D’estate si aggiungono i collegamenti (con trasporto biciclette):

  • lungo la costa triestina con fermate a Barcola, Grignano e Sistiana
  • la motonave Trieste-Grado
  • l’aliscafo che parte da Trieste per l’isola di Lussino fermando anche a Pirano, Parenzo e Rovigno
  • e dal 2023 il nuovissimo battello fra Muggia e Boa (frazione in cui è sorta una spiaggia attrezzata chiamata Acquario).

SPORT

Gli sport d’acqua sono molto presenti nel Golfo, dalla regina delle competizioni veliche quale è la Barcolana, al Trofeo dei tre golfi che vede in due giornate le vele attraversare i confini e passare da Muggia a Portorose e viceversa. E poi windsurf e kitesurf molto praticati a Marina Julia, la canoa presente un po’ ovunque lungo la costa. Le escursioni subacquee si possono prenotare nella riserva marina di Miramare. 

Alta e rocciosa alle falesie di Duino, la costiera e le pareti di calcare della Val Rosandra sono fra le location più suggestive dove praticare free climbing. Dalle alture della Val Rosandra si può anche decollare con il deltaplano. 

La particolare conformazione di questa valle, solcata da un torrente con cascata, ne fa un caso unico di canyon a pochi passi dal mare. La si può attraversare in bicicletta lungo la ciclabile Cottur che parte dal centro di Trieste per finire a Cosina in Slovenia, oppure la si può percorrere facendo tracking fino a raggiungere la piccola chiesa di S. Maria in Siariis.

Le spiagge attrezzate per l’estate nel Golfo sono in ordine da nord a sud: Marina Julia, Baia di Sistiana, Le Ginestre, Filtri di Aurisina, Grignano, Riviera di Barcola, La lanterna (Pedocin), Ausonia, Riviera di Muggia, Acquario, Lazzaretto, Ancarano, Giusterna, Spiaggia di Isola, Strugnano, Portorose, Santa Lucia, Punta Salvore.

CARSO

Il paesaggio lungo tutto il Golfo è inoltre caratterizzato da un fenomeno geomorfologico assai particolare chiamato carsismo. Ecco perché l’altopiano tutto intorno prende il nome di "Carso".

Le rocce calcaree assorbono l’acqua che scorre sotterranea formando grotte e inghiottendo interi fiumi. La Grotta Gigante è uno degli esempi più sorprendenti ed è la cavità più ampia visitabile al mondo.

Trattandosi di un altopiano, il Carso offre spazi più ampi per praticare il golf, il tennis e le passeggiate a cavallo (il maneggio di Lipiza poco oltre il confine è l’antico allevamento dei cavalli bianchi imperiali).

E’ interessante notare come ad appena 300 metri di dislivello dal mare il paesaggio cambi fortemente e con esso anche il tessuto socio-economico. Sul Carso, dove è più stanziale la comunità slovena, l’economia si è sviluppata nella coltura di viti e ulivi, pur essendo il terreno più pietra che terra. La produzione enogastronomica viene celebrata nelle famose “osmize”, case private aperte pochi giorni all’anno per smerciare il proprio vino e i propri insaccati e formaggi. Alle prime propaggini dell’Istria il paesaggio si fa invece più dolce e più ricco, caratterizzato dal rosso scuro della terra.

CULTURA

A livello culturale, assodata la centralità e ricchezza dell’offerta di Trieste, ogni comunità mantiene le proprie peculiarità con feste e manifestazioni in tutte le stagioni dell’anno. 

A Monfalcone c’è un teatro con una propria stagione di prosa e un cinema multisala. In periferia ha sede la più grande discoteca della regione, mentre un’altra molto frequentata nelle serate estive è poco distante nella baia di Sistiana. Duino nel 2022 è stata nominata città italiana del vino, è inoltre il comune che accoglie gli studenti provenienti da tutti i continenti nel Collegio del mondo unito. I piccoli comuni di Sgonico e Monrupino sono noti per i festeggiamenti delle tradizionali nozze carsiche. Anche Muggia ha un teatro comunale e la sua effervescenza culturale si misura ogni anno con un frequentatissimo carnevale. Capodistria è sede dell’Università del litorale, possiede un teatro intitolato alla concittadina Adelaide Ristori, e un cinema multisala dove i film sono proiettati tutti in versione originale con sottotitoli (in sloveno). Pirano in nome dell’illustre concittadino, ha un museo e un’attività di divulgazione musicale dedicati a Tartini. A Isola d'estate è molto frequentata la festa dei pescatori.

Trieste e Capodistria non solo ospitano entrambe degli atenei votati alle collaborazioni internazionali (Trieste si è dedicata in particolare alla ricerca scientifica), sono anche sede di Radio e Televisioni nazionali. Nel capoluogo giuliano trasmettono la Rai del Friuli Venezia Giulia e Tele4, tv privata leader negli ascolti a nordest. Radio Tv Capodistria è invece la storica emittente che trasmette per la comunità di lingua italiana della Slovenia dai primi anni 70 con diffusione in tutta Italia.

VERSO UNA COLLABORAZIONE ATTIVA

I due principali ospedali della regione si trovano sulle colline e si guardano l'un l'altro. Il triestino a Cattinara, lo sloveno a Isola. E' stata siglata da poco una collaborazione fra le due aziende sanitarie per i casi di emergenza.

Considerato quindi quanto vi sia di omogeneo e di ricco in un territorio così ristretto nonostante le differenze di lingua, di stato, di conformazione geologica, ci si stupisce come ancora non si proceda a istituire con il supporto della UE un assetto amministrativo di area vasta transnazionale - sull’esempio dell’ex TLT (Territorio Libero di Trieste) in esercizio dal 1947 al 1954 sui medesimi territori - che ne ottimizzi le potenzialità sociali, turistiche ed economiche.

Ma secondo me è solo questione di tempo…

 
 
 
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