Conte di Montecristo

Convoglierò in questo blog ogni forma d'irritazione sociale, d'infiammazione spirituale nonchè d'indolenzimento culturale se non altro per trovare rimedio, al peggio una giustificazione, a questa mia devastante ipocondria.......

 

STUDI VAMPIRICI


La mia passione per il Vampirismo e le sue sfumature artistico-letterarie affonda le sue radici nell'atavica paura del Buio e di tutto ciò che Esso può celare ad occhi umani; ho imparato a percepire il Buio stesso non più come un'entità astratta in grado di partorire mostruosità e di fagocitare ogni mio sguardo nel ventre cieco della Vertigine ma, piuttosto, come una sorta di sacco amniotico ove giacere e farsi scudo dai pericoli che la quotidianità mi pone davanti...Col tempo ho imparato ad amarlo e a tenermelo stretto come il migliore degli amici, un alleato che non tradisce mai, che è capace di nascondere ogni bruttura e che, soprattutto, si fa carico del Silenzio di un Anima Solitaria, il Vampiro...
 

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Asfissia

Post n°363 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da stefanosterbini

Quando i pensieri parlano troppo uso le palme delle mani. Li schiaffeggerei volentieri ma, fedeli come un cane (il mio Cerbero…), tornerebbero per leccarmi amorevolmente le trombe di Eustachio. Mi limito ad appoggiare le palme sulle orecchie e le loro voci s’indeboliscono. Ma i pensieri vivono una propria vita di modi e comportamenti razionali che non si sposano con l’irrequietezza di uno scapigliato sinistrato come me. Coscienti della loro funzione di servitori di spiriti inquieti trovano sempre la strada per superare le barriere. Il dorso delle mani come un muro di gomma. E così, a cavallo del vento della notte,danno l’assalto alle narici. Corrono e si agitano lungo i corridoi foderati dipeli e mucose. Arrivati fino in fondo giocano a dadi con i neuroni scommettendo sulla qualità della mia prossima nevrosi. Non resta che il rimedio della molletta; non tanto per metterli ad asciugare al sole (magari fossero meduse…) quanto per impedirne nuovamente l’accesso. Passa ancora una notte. Questa mattina ho le labbra secche; da esperti speleologi i pensieri sono passati. Saltellando sul trampolino della lingua si sono tuffati fino al cuore già inchiodato in aritmica attesa. Devo trovare del nastro adesivo. Una volta sigillata l’ultima porta non mi daranno più fastidio, niente mi darà più fastidio…

 

 
 
 
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Data di creazione: 29/01/2006
 

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