Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Momenti

Post n°314 pubblicato il 10 Giugno 2014 da hieronimusb

Mi piace andare al cimitero sul tardi, quando il sole inizia a tramontare.
L'orario estivo affisso fuori dal cancello riporta le 18.00 come limite di chiusura, ma forse il dispositivo di chiusura è un interruttore crepuscolare ed allora i cancelli restano aperti ben oltre quell'orario quindi, quando torno dal lavoro o magari faccio una passeggiata i piedi mi portano fino a Liliana.

la vado dunque a trovare quando gli abituali frequentatori del cimitero sono a casa e su tutto regna una grande quiete.
Liliana è in un campo nuovo, tutto attorno è prato che sta riconquistando anche lo spazio tra i tumuli, gli uccelli cantano dagli alberi intorno e spesso sorvolano le tombe con i loro voli arditi.
L'impressione è di una grande pace, come chi si appresta al riposo dopo una lunga giornata di lavoro.
Mi accorgo di essere l'unico essere umano in quel luogo, in quel momento ed allora sento che il mio spirito si adagia su quell'intima armonia.
I raggi del sole al tramonto accarezzano i fianchi del Monviso regalando ombre e colori nuovi, ho pensato più volte che mi piacerebbe portarmi una sedia e mettermi a leggere li, in quell'aria, in quell'istante , parte di quell'attimo di eternità palpabile, percepibile.

Leggere ...

Ci avevano detto che Liliana, nei suoi ultimi giorni , sarebbe pian piano scivolata nel coma e poi si sarebbe spenta. Quell'eventualità un poco mi spavenatava ed allora avevo deciso che quando si sarebbe addormentata in quel sonno , preludio alla morte, le avrei fatto compagnia leggendo ad alta voce per lei le mie poesie, estratti di libri che ci avevano dato emozioni, (mi viene in mente la chiusura del diario di Adamo ed Eva di Mark Twain "Ovunque lei fosse, lì era il paradiso"), avremmo potuto ascoltare la musica che amavamo e così, piano piano, l'avrei accompagnata nell'ultimo viaggio .

La storia e la vita sono andati in maniera differente ed al suo capezzale c'erano troppe persone anche solo per riuscire ad accompagnarla come avrei voluto.... pazienza.

Credo che mettere delle panchine nei cimiteri, fra le tombe , fermarsi a riflettere, ad assaporare la calma che solo questi luoghi sanno ispirare sia un buon modo per avvicinarsi, in punta di piedi al mistero della morte, della nostra vita terrena, non nemica, ma sorella che ci conduce per mano all'eternità.

Invece vedo sempre più mausolei, cemento, pietra, freddi marmi che vorrebbero mantenere ciò che invece è giusto ritorni alla terra, perchè solo ritornando alla terra si ritornerà alla vita

Alex

 
 
 
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INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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