Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« MomentiVivere fino a cent'anni »

Vivere (Continuare a ...)

Post n°315 pubblicato il 16 Giugno 2014 da hieronimusb

La dottoressa mi fa sdraiare sul lettino, la testa reclinata all'indietro in modo che la mia gola sia il più possibile esposta e si appresta a farmi un agoaspirato alla tiroide su cui è stato riscontrato un nodulo  di quasi due cm di diametro contenente del liquido.

"Non farà più male di una normale iniezione", mi dice per tranquillizzarmi ed aggiunge, "facciamo questo prelievo solo per un controllo e per tranquillizzarla, ma sono sicura che non c'è nulla di preoccupante".

Il dolore è una questione soggettiva, c'è chi lo sopporta di più o di meno, non è il caso di parlarne, ma sul resto mi sento di dire che , anche se la diagnosi fosse sfavorevole, sarei tranquillo lo stesso.

Sto vivendo questo periodo tra emozioni contrastanti, la prima delle quali è una domanda che mi sono posto anche sabato scorso al matrimonio di mia nipote "Ma cosa ci faccio ancora qui?" . Ero ad una festa di matrimonio, tutti vestiti bene, tutti accoppiati ed io che mi aggiravo tra loro come un corpo estraneo.
Il mio mondo, la mia vita , i miei progetti, ciò per cui ho lavorato... tutto è finito quella domenica di fine marzo.

Eppure la vita continua e mi chiama ...

Da un lato, forte, c'è la responsabilità nei confronti dei figli, hanno bisogno di un punto di riferimento anche economico, ma soprattutto hanno la necessità di sapere che una parte del loro mondo è ancora intatta.
Ricordo bene la sensazione di abulia in cui si trovò Liliana trent'anni fa per la morte improvvia e ravvicinata dei suoi genitori, una parte dei nostri problemi sono nati da li ed anche se allora ho creduto di fare il meglio, oggi so che alcune cose avrebbero dovuto essere impostate in modo differente... (del senno di poi son piene le fosse).
Quindi devo continuare a vivere anche per loro.

Da un altro lato è la vita stessa che mi impone di non lasciarmi andare, ma di riprendere un cammino perchè in fondo, questi giorni abbiamo e non possiamo rinunciare ai doni che ci vengono offerti, se la vita vuole ancora qualcosa da me sarebbe un peccato grave non farmi trovare pronto ed allora ho iniziato un nuovo progetto: cambio di nuovo casa.

Ci vuole sempre un progetto in cui credere, che porti entusiasmo come una ventata di aria nuova a dipanare vecchi pensieri, vecchie situazioni.

Ho amato la vita e la vita mi ha sempre ricambiato riempiendomi il cuore di parole, musica, emozioni, colori, in una parola bellezza e se la mia compagna non è più con me, è stato bello averla accanto, camminare con lei ed è anche bella la dolcezza con cui accarezzo la nostalgia di un ricordo.

La vita è un fiume che ci trascina, lo posso solo seguire aspirando ad arrivare al mare.

Alex

 
 
 
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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRò

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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