Il romanzo racconta la storia di Pietro Moroni, dodicenne, timido ed educato, di un piccolo paesino della bassa Maremma.
Secondogenito di una famiglia di pastori, padre alcolista e madre depressa, Pietro vive e subisce le difficoltà della sua adolescenza con rassegnazione.
Le botte del padre e gli scherzi crudeli di un terzetto di compagni di scuola sono appena mitigate dall’amicizia con Gloria, tenace e risoluta ragazzina, di famiglia benestante, con cui condivide gran parte delle sue giornate e conosce l’amore.
I sogni di proseguire gli studi, e di lasciarsi dietro la desolante realtà in cui vive, sembrano infrangersi nel momento in cui, ed è l’incipit del libro, Pietro scopre di essere stato bocciato.
Di qui, con la tecnica della retrospezione, Ammaniti ripercorre le vicende, che hanno determinato l’evento, mettendo in scena i co-protagonisti del romanzo.
Su tutti, Flora, la riservata e sentimentale maestra di italiano della scuola, anch’essa con una storia difficile alle spalle, e con una madre inabile, a cui si è dedicata soffocando di un appiattimento ipnotico la propria esistenza.
Flora, che avverte le difficoltà del ragazzo con l’accentuata sensibilità di chi le ha già vissute sulla propria pelle, vorrebbe “prenderselo e portarselo via”, proteggerlo e renderlo felice in una sorta di riscatto anche di se stessa.
Una muta promessa che si realizzerà solo al prezzo di un tragico destino.
Inviato da: raffaella
il 23/01/2017 alle 10:37
Inviato da: Art gastronomique
il 02/08/2013 alle 16:59
Inviato da: vsmashin
il 20/09/2012 alle 10:05
Inviato da: vsmashin
il 20/09/2012 alle 10:05
Inviato da: vsmashin
il 20/09/2012 alle 10:04