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tra sbuffi e sbalzi di vento

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Post N° 98

Post n°98 pubblicato il 17 Luglio 2005 da sughrue
 

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.. E non essere un mito come James Dean (1991)


Siamo soltanto degli uomini
piccoli e grandi ma uomini
niente in comune con gli angeli
essenze vaghe di nuvole

Siamo inchiodati su un mondo
che "non c'è niente da fare"
è come un lungo girotondo
che ci sbattiamo a girare

Infilati in delle storie
che vorremmo sempre splendide
e a volte non sono male
.. chè ci si deve accontentare

Perchè la vita non è come nelle favole
dove prima o poi spuntano le fate
con le bacchette magiche
e il catalogo dei miracoli
roba da fare invidia a Gesù
che anche lui ne risolveva di guai

Ma se questo è tutto ciò che ho
prendo fiato e galleggerò
fintantoché troverò il mio posto nel mondo
e avrò stretto in tasca un giorno
che non sarà un altro giorno
in cui svegliarsi o morire così
.. e non essere un mito come James Dean

Siamo soltanto degli uomini
con un corredo così di peccati
condannati a essere fragili
e qualche volta perfino innamorati

Come sempre delle donne
che non ci fidavamo
e che già lo sapevamo
che ci facevano del male

E non ci resta che sognare
amaro in bocca e poi un cenno di saluto
lo sguardo verso il cielo
che anche lui sta male

Ordinando i ricordi
e i pensieri di tutti i giorni
a volte sbagliati e a volte peggio
perchè ci sono favole e favole
e la vita non è una favola rosa
e biancaneve non sarà la mia sposa

Ma se questo è tutto ciò che ho
prendo fiato e galleggerò
fintantoché troverò il mio posto nel mondo
e avrò stretto in tasca un giorno
che non sarà un altro giorno
in cui svegliarsi o morire così
.. e non essere un mito come James Dean

 
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standupdgltheorigina
standupdgltheorigina il 17/07/05 alle 19:09 via WEB
Siamo gli uomini vuoti Siamo gli uomini impagliati Che appoggiano l'un l'altro La testa piena di paglia. Ahimè! Le nostre voci secche, quando noi Insieme mormoriamo Sono quiete e senza senso Come vento nell'erba rinsecchita O come zampe di topo sopra vetri infranti Nella nostra arida cantina Figura senza forma, ombra senza colore, Forza paralizzata, gesto privo di moto; Coloro che han traghettato Con occhi diritti, all'altro regno della morte Ci ricordano - se pure lo fanno - non come anime Perdute e violente, ma solo Come gli uomini vuoti Gli uomini impagliati.. II Occhi che in sogno non oso incontrare Nel regno di sogno della morte Questi occhi non appaiono: Laggiù gli occhi sono Luce di sole su una colonna infranta Laggiù un albero ondeggia E voci vi sono Nel cantare del vento Più distanti e più solenni Di una stella che si spegne. Non lasciate che sia più vicino Nel regno di sogno della morte Lasciate anche che porti Travestimenti così deliberati Pelliccia di topo, pelliccia di cornacchia, doghe incrociate In un campo Comportandomi come si comporta il vento Non più vicino - Non quel finale incontro Nel regno del crepuscolo III Questa è la terra morta Questa è la terra dei cactus Qui le immagini di pietra Sorgono, e qui ricevono La supplica della mano di un morto Sotto lo scintillio di una stella che si va spegnendo. E' proprio così Nell'altro regno della morte Svegliandoci soli Nell'ora in cui tremiamo Di tenerezza Le labbra che vorrebbero baciare Innalzano preghiere a quella pietra infranta. IV Gli occhi non sono qui Qui non vi sono occhi In questa valle di stelle morenti In questa valle vuota Questa mascella spezzata dei nostri regni perduti In quest'ultimo dei luoghi d'incontro Noi brancoliamo insieme Evitiamo di parlare Ammassati su questa riva del tumido fiume Privati della vista, a meno che Gli occhi non ricompaiano Come la stella perpetua Rosa di molte foglie Del regno di tramonto della morte La speranza soltanto Degli uomini vuoti. V Qui noi giriamo attorno al fico d'India Fico d'India fico d'India Qui noi giriamo attorno al fico d'India Alle cinque del mattino. Fra l'idea E la realtà Fra il movimento E l'atto Cade l'Ombra Perché Tuo è il Regno Fra la concezione E la creazione Fra l'emozione E la responsione Cade l'Ombra La vita è molto lunga Fra il desiderio E lo spasmo Fra la potenza E l'esistenza Fra l'essenza E la discendenza Cade l'Ombra Perché Tuo è il Regno Perché Tuo è La vita è Perché Tuo è il E' questo il modo in cui finisce il mondo E' questo il modo in cui finisce il mondo E' questo il modo in cui finisce il mondo Non già con uno schianto ma con un lamento. TS ELLIOT -che nun c'entra co' le storie teset- ;-))))Ciao Sug. Un abbraccio.
 
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