« Messaggio #316 | REGALO » |
E adesso?
Da quale parte del mondo ti devo guardare?
Perchè sai,
non ho proprio nessuna voglia di ridere
e questo sole limpido mi annebbia gli occhi.
Dipendo da me
o magari, invece, è soltanto questione di luce.
Che strano!
Il tempo che vorrei si annientasse
improvvisamente mi sembra poco
per fare qualunque respiro.
No
non riesco proprio a ridere
e tu
Direttore del Paese dei Balocchi
proprio adesso
hai chiuso per ferie...
Ho finito il mio lecca lecca
e lo zucchero filato si è perso tra le nuvole
resto ferma qui
davanti alla tua giostra
c'è vento
e fa freddo
non è che per caso
potresti aprire il botteghino
e lasciarmi almeno ascoltare un po' di musica?
Ho messo da parte un fiume di lacrime per pagarti
e magari anche un sorriso...
no
non mi viene proprio di ridere
neanche adesso che il sole è sceso dietro la terra
Ho provato a solleticarmi il naso
ma niente
viene fuori soltanto uno starnuto
di quelli fragorosi che bagnano l'aria
Allora?
Che faccio?
Quando mi hai portata qui
non mi hai dato il calendario
ACCIDENTI!
Finirò per raffreddarmi
e dovrò tornare a casa.
Questo vento solleva ogni cosa
e persino le cartacce sembrano uccelli impazziti
in cerca di uno stormo.
Avevo portato anche delle caramelle
ma i denti mi fanno male
sono agganciati alle orecchie
e non si lasciano aprire.
No, non sanno proprio ridere...
E' buio
parlerò alla luna.
farò un dolce natalizio
le mie mani hanno bisogno
di creare...
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CHECCO MIO
"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda. E lui si dice: Ma se la pecora mangia il fiore, e' come se per lui tutto a un tratto, tutte le stelle si spegnessero! E non e' importante questo!" Non pote' proseguire. Scoppio' bruscamente in singhiozzi. Era caduta la notte. Avevo abbandonato i miei utensili. Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte. Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c'era un piccolo principe da consolare! Lo presi in braccio. Lo cullai. Gli dicevo: "Il fiore che tu ami non e' in pericolo ... Disegnero' una museruola per la tua pecora... e una corazza per il tuo fiore... Io... " Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo... Il paese delle lacrime e' cosi' misterioso.
Qualcosa di rosso
Per sentire scorrere nelle mie vene
Il sangue di tutti gli uomini
Qualcosa di rosso
Per non smettere di amare la mia ombra
Qualcosa di rosso
Per lacerare le bende che annodano la mia coscienza
Qualcosa di rosso
Per cancellare le trasparenze invalicabili
Qualcosa di rosso
Perché i nostri sussurri diventino un canto universale
Qualcosa di rosso
Per riempire di colore le solitudini di Eroi inermi
Qualcosa di rosso
Perché non ci siano più Eroi.
Capone Mercedes
Prendi di me quello che non ti spaventa
che non ti fa soffrire.
Prendi i rimpianti che non hanno prezzo
quelli con il conto pagato.
Prendimi per i baci, le carezze.
Prendimi per le lacrime che non bagnano
per le urla del desiderio
e per quelle del piacere.
Prendi di me quello che non hai avuto.
Prendi il cuore
prendi l'anima
prendi il caldo della pelle.
Prendi il fuoco
la luce
il buio delle lenzuola.
Prendi la mia gioia
prendi il mio sorriso
il suono delle parole.
Prendi i momenti rubati.
Prendi solo quello che ti fa bene...
Lascia la paura del dolore
la sofferenza
la solitudine.
Lascia la contraddizione e il dubbio.
Lascia l'incertezza.
Lascia l'amarezza.
Lascia l'umido degli occhi
il rimpianto del se e non quello del ma.
Lascia la mia fragilità
la mia forza
l'incomprensione
la durezza
la crudità.
Lascia la mia semplice verità
la vita diversa
l'insolita quotidianità.
Lascia l'incerto
lascia di me quello che non avrai
che non vuoi.
Lascia il rischio
le camicie non stirate
la polvere sul pavimento.
Lascia il mio tremore
le mie angoscie
il mio futuro
Lascia il vorrei ma non posso
il potrei ma non voglio.
Lascia i silenzi.
Lascia i rumori
le urla dei miei figli.
L'odore intenso tra le mie gambe.
Lasciami il flusso del desiderio.
Lascia tutto quello che ti fa male...
Ma alla fine di tutto non mentire.
Mai.
Mai.
Non farlo con me e non farlo con te.
Puoi prendere o lasciare
ma non puoi non scegliere.