« Jasmine e la luna | Messaggio #98 » |
I gesti quotidiani segnano indelebilmente il vissuto, molto di più di quelli eclatanti. Lasciano un velo leggero che ti veste sempre...
Cerco l'equilibrio di una bilancia taroccata. Perchè di equilibrato nella mia vita non c'è mai stato davvero niente. Ho continuato a disegnare testardamente profili di improbabili vissuti, senza "perder tempo" a verificarne la corrispondenza. Incastrata inesorabilmente nell'affannosa ricerca del mancato rimpianto, ho perso il tempo delle scelte.
Torna il sorriso, torna lo sguardo, torna il contatto con la propria pelle...
Tutto torna, tutto!
E allora perchè resta questo maledetto senso di incocludenza. Perchè una vecchia maglietta mi stringe la gola. Perchè l'intimità mi piega il cuore. Perchè io, proprio io che ho sempre rifuggito la definizione di impossibilità, mi ritrovo a vivere senza alcuna definizione.
"Appena arrivo faccio una doccia e poi indosso maglietta, pantaloncini e zoccoli... che adesso basta!"
Adesso basta...
Ed io ti guardo incantata...
Il tuo accappatoio, la tua maglietta, la tua forchetta, il tuo cuscino...
E mi chiedo quale sia lo spazio giusto, quale cassetto lasciarti...
Procedo con la mia solita andatura da caterpillar e questa volta non sò davvero cosa sto schiacciando...
Voglio la tua gioia
la tua noia
la stanchezza degli occhi
l'odore pungente del lavoro
Voglio la tua presenza
il tuo spazzolino
le calze sul pavimento
l'acqua della doccia
il profumo del dopobarba
i tuoi vizi
le cattive abitudini
Voglio il rumore insopportabile del televisore al mattino
la musica della sera
Voglio la pasta nonc'èproblema
lo sguardo rigido
il silenzio rotto
Voglio le tue mani
l'olio sul fornello
il profumo del caffè
il bacio della partenza
e quello del ritorno
Voglio i tuoi rimproveri sui miei figli
il tuo pensiero per loro
Voglio le tue paure
le tue angosce
la tua crudezza
la dolcezza
Voglio i tuoi sguardi negli occhi di chi ami
Voglio te...
"Ho fatto un sogno..."
"Era bello?"
"MMMMA non lo so, dipende dai punti di vista..."
"Dal TUO punto di vista, era buono?"
"Dal mio sì, ma non è detto che lo sia anche dal tuo!"
"Serena...se è buono dal tuo, allora lo è anche dal mio!"
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CHECCO MIO
"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda. E lui si dice: Ma se la pecora mangia il fiore, e' come se per lui tutto a un tratto, tutte le stelle si spegnessero! E non e' importante questo!" Non pote' proseguire. Scoppio' bruscamente in singhiozzi. Era caduta la notte. Avevo abbandonato i miei utensili. Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte. Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c'era un piccolo principe da consolare! Lo presi in braccio. Lo cullai. Gli dicevo: "Il fiore che tu ami non e' in pericolo ... Disegnero' una museruola per la tua pecora... e una corazza per il tuo fiore... Io... " Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo... Il paese delle lacrime e' cosi' misterioso.
Qualcosa di rosso
Per sentire scorrere nelle mie vene
Il sangue di tutti gli uomini
Qualcosa di rosso
Per non smettere di amare la mia ombra
Qualcosa di rosso
Per lacerare le bende che annodano la mia coscienza
Qualcosa di rosso
Per cancellare le trasparenze invalicabili
Qualcosa di rosso
Perché i nostri sussurri diventino un canto universale
Qualcosa di rosso
Per riempire di colore le solitudini di Eroi inermi
Qualcosa di rosso
Perché non ci siano più Eroi.
Capone Mercedes
Prendi di me quello che non ti spaventa
che non ti fa soffrire.
Prendi i rimpianti che non hanno prezzo
quelli con il conto pagato.
Prendimi per i baci, le carezze.
Prendimi per le lacrime che non bagnano
per le urla del desiderio
e per quelle del piacere.
Prendi di me quello che non hai avuto.
Prendi il cuore
prendi l'anima
prendi il caldo della pelle.
Prendi il fuoco
la luce
il buio delle lenzuola.
Prendi la mia gioia
prendi il mio sorriso
il suono delle parole.
Prendi i momenti rubati.
Prendi solo quello che ti fa bene...
Lascia la paura del dolore
la sofferenza
la solitudine.
Lascia la contraddizione e il dubbio.
Lascia l'incertezza.
Lascia l'amarezza.
Lascia l'umido degli occhi
il rimpianto del se e non quello del ma.
Lascia la mia fragilità
la mia forza
l'incomprensione
la durezza
la crudità.
Lascia la mia semplice verità
la vita diversa
l'insolita quotidianità.
Lascia l'incerto
lascia di me quello che non avrai
che non vuoi.
Lascia il rischio
le camicie non stirate
la polvere sul pavimento.
Lascia il mio tremore
le mie angoscie
il mio futuro
Lascia il vorrei ma non posso
il potrei ma non voglio.
Lascia i silenzi.
Lascia i rumori
le urla dei miei figli.
L'odore intenso tra le mie gambe.
Lasciami il flusso del desiderio.
Lascia tutto quello che ti fa male...
Ma alla fine di tutto non mentire.
Mai.
Mai.
Non farlo con me e non farlo con te.
Puoi prendere o lasciare
ma non puoi non scegliere.