A Modo Mio

Indignarsi..

Ci piace tanto indignarci.

Ci piace dirlo, gridarlo, condividerlo,

sentirci importanti denunciandolo.

Come quelli che sui social si indignano perché lo scorso sabato sera

la trasmissione “Tu si que vales” ha fatto il 29% di share, contro

il 18% dell’Ulisse di Alberto Angela sull’olocausto.

Io ho guardato Ulisse, ma non m’indigno. Non ho visto né appreso

nulla di nuovo sulla shoah. Ho scelto io di rivedere, e bon.

Ma non pretendo che la gente passi tutta la vita

 (che è meravigliosa e terribilmente breve) a martellarsi

le balle sulle malefatte umane.

Bisogna saperle, ok. Ricordarle, ok. Ma se le mettiamo in fila e andiamo indietro

 solo di un secolo, non ci basta la giornata a ricordarle tutte.

6 milioni di ebrei sterminati dai Nazisti?

Ma anche 4 milioni di ucraini uccisi da Stalin tra il 1929 e il 1933.

 E 3 milioni di bengalesi ammazzati dai pakistani nel 1971.

 E 3 milioni di biafrani uccisi dai nigeriani nel 1967.

E 3 milioni di cambogiani sterminati da Pol Pot.

 E un milione di Tutsi massacrati dagli Hutu in Ruanda.

 E poi i pellirosse, gli armeni, gli aborigeni australiani, eccetera…

Aggiungete le varie Sirie bombardate, i morti di fame, le vittime

di terremoti e sconvolgimenti climatici…

come si fa a pensare costantemente a tutto questo?

Per forza la gente guarda X Factor.

Mi resta poca vita da vivere, e devo guastarmela coi cadaveri?

Ma anche no.

Io trovo belle persino le erbacce lungo i corsi cittadini. E voi…

perdete pure il tempo ad indignarvi.

Manlio.C

Concordo con lui....