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« Le Pazze e il Che | Certezze, sicurezze, con... » |
di LEONARDO FUNNYGUY,
uno della generazione virtuale
la Repubblica.it _-_-_-_-_-_-_
Mi aggiorno, uso la rete per cercare
le informazioni, esploro, navigo, leggo,
ascolto i punti di vista.
miei pensieri ed ai miei gesti,
depersonalizza e rende sterile
qualsiasi cosa io faccia. come se
non fossi io.. come se nulla fosse
effettivamente reale, come se il mio
alter ego virtuale avesse il solo scopo
di tirar fuori il peggio da me,
riportandomi ad uno stato primordiale
in cui non sono effettivamente
responsabile di quello che accade.
nicknames diversi, qualche fotografia,
una grande capacità dialettica che la rete
amplifica, passione per le donne,
desiderio irrefrenabile di novità,
di conquista, di mettersi alla prova.
pullula di casalinghe trascurate, di mogli
il cui brivido si è ormai spento, di madri
la cui interiorità è tesa come una corda,
professioniste, manager, psicologhe,
30enni fidanzate da anni o da pochi
mesi. non fa alcuna differenza.
si fa; so come tentarle e farle sentire
comprese e desiderate, le ascolto e
insinuo subdolamente nella loro testa
la mia presenza, come un porto sicuro,
un confidente aperto e discreto, un uomo
appassionato cui confidare tutto..
qualsiasi desiderio, pensiero proibito,
pian piano tutto viene condiviso con me.
la mia casa in centro, parlo due lingue,
letto matrimoniale, bravo in cucina...
troppo perfetto per essere vero.
l copione è sempre lo stesso,
affinato e perfezionato.
ma faccio sì che loro non lo pensino;
mi mostro disinteressato alla loro
steriorità e proiettato verso quello
che pensano, nessuna invadenza
n principio.. non chiedo contatti mail.
Non chiedo numeri di telefono..
non chiedo foto osè, nulla di nulla.
Quando le chiacchiere diventano
più profonde.. lascio loro a sorpresa
il mio numero di telefono, senza
chiedere il loro..., in massimo due giorni
mi chiamano. Vengono loro a trovarmi,
è rarissimo che sia io a spostarmi..
la distanza geografica non ha alcuna
differenza. Firenze, Napoli, Bologna, Bari,
Timisoara, Sofia, Venezia, Stoccolma,
Roma.. tutte inseguono il brivido,
tutte fanno salti mortali stordite
dall'illusione della passione,
dal brivido della complicità.
Alcune inventano viaggi di lavoro..
di altre non conosco la scusa.
ma prima o poi da me vengono tutte.
Tutte destinate a fare la stessa fine.
con una notte d'amore intensa
ed appassionata
(due nei rari casi in cui si sia
deciso preventivamente di ospitarle per
una notte in più)
è anche il momento in cui perdo
interamente interesse verso di loro.
una busta di patatine da gettare via mentre
ho ancora il sapore salato attaccato alle dita..
anche per questo ho sempre una scusa pronta,
un viaggio di lavoro, un malessere
di un parente.. qualsiasi cosa..
tanto loro mi credono, si fidano,
il pensiero che io possa mentir loro
non le sfiora.
in aeroporto..è anche il momento in cui
loro diventano zombie. Ancora non lo sanno,
ma da quel momento esatto non risponderò
mai più ai loro sms, alle loro telefonate.
finiscono con un click nella"lista nera"
e non possono più scrivermi nemmeno in rete..
prima o poi si arrendono.. alcune insultano..
altre mi maledicono.. altre si disperano,
chiedono"dove ho sbagliato??".
ma alla fine si arrendono tutte.
il numero di donne che ho avuto in
anni di permanenza virtuale,
nemmeno se lo volessi. Così come,
se non ci fosse qualche foto, non
ricorderei nemmeno i loro volti.
ospitare tre donne diverse in
un weekend che inizia con la prima
il venerdì notte, la sua partenza e l'arrivo
dell'altra il sabato.. e l'ennesima
la domenica... alla fine ti confonde..
le rende tutte uguali.. cambia il loro odore..
ma l'odore va via in un lampo...
e sono di fronte al computer.
."che hai fatto di bello nel fine settimana??"
chiede l'aspirante prossima vittima
"son rimasto in casa, è un periodo in cui
Ho bisogno di solitudine,
di guardarmi dentro alla luce fioca
di una candela.."..
"dai!!che bella frase profonda..
come ti chiami??". ---------------------------------------------------------------------------------------- |
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ahahahahahaa!! forte quella frase, ahahaha!
Cmq ben detto, la penso esattamente così anch'io.
Un solare e sereno W.E.anche a te.
Hai perfettamente ragione.
L'unica cosa certa, oltre alla morte, è che il mondo è immerso in una demenza collettiva apparentemente senza via d'uscita.
Sarebbe troppo bello la riapertura di certe strutture, accuratamente sorvegliate,chiaro!
Come primi parassiti da posizionare dentro, sceglierei tutte quelle persone che hanno rimesso in libertà certi soggetti, ritenuti non socialmente pericolosi,cosicché una volta liberi, hanno avuto l'opportunità di ledere ancora.
Grazie Rik, ti auguro un sereno e rilassante fine settimana.