Creato da pamelas2 il 30/06/2010

blog di pamela

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Ringrazio la mia amica Fatamatta per avermi inserita nella home del suo blog e citata in un suo post. Ne sono onorata perché è una persona speciale.

 

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anobii

Post n°43 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da pamelas2

Anobii è un social network di nuova generazione pensato per mettere in contatto tra loro i lettori con gusti simili e aiutarli a scoprire libri interessanti. A un livello base, il servizio si presenta come un valido strumento per schedare l’intera biblioteca personale , gestire liste di desideri, tenere traccia dei prestiti e finanche rivendere o scambiare libri usati. Gli appassionati di libri e letteratura la conoscono bene, accanto a questo social network ooggi se ne affianca un altro: BookLiners.Questo social network permette di mettere in comunicazione gli editori, con gli utenti e con gli autori. Infatti, proprio grazie ad un accordo che l’azienda gestrice del network ha fatto con le maggiori case editrici, si potrà consultare la copia in pdf dei testi e soprattutto si potrà scriverci sopra. Scrivere vale a dire: annotare, scarabocchiare e sottolineare. Questa operazione, ci permetterà in un secondo momento di condividere i nostri appunti con gli amici del network. La novità è che si potranno scambiare non  solo  informazioni sui libri, ma vere e proprie annotazioni.  gli utenti di incontrare virtualmente gli autori.

 
 
 

le fate italiane

Post n°42 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da pamelas2

Dedico questo post alla mia amica fata matta.

In Italia sono moltissimi i posti dove vivono le Fate. Il colle di Roccocasale vicino a L'Aquila: si racconta che al suo interno vi sia un castello incantato dov vivone le Fate, che per uscire, si servono di due antichi pozzi scavati tra le rovine di una fortezza. In Lazio e in Toscana vi sono molte aperture nelle pareti che si dce siano le buche delle Fate. In Sardegna vi sono le cas più curiose, stanzette scavate nella roccia, con porte così piccole che vi possno entrare solo fate minuscole. Esistono inoltre le fate siciliane, belle ma di carattere perfido, che si prenndono gioco degli uomini ceh si innamorano di loro.  Vi sono infine, nei dintorni di Vicenza, le fade bellissime, ma cattivisime, che combinano ogni sorta di guai nele casedegli uomini!

 
 
 

il fuggitivo

Post n°41 pubblicato il 15 Gennaio 2011 da pamelas2

forse sarà perché ha attinenza col titolo che ho scelto del mio libro che mi piace questo video? Lo trovo meraviglioso

 
 
 

le creature della fantasy

Post n°40 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da pamelas2

La fantasy è popolata da creature che fanno parte dell’immaginario folcloristico e letterario di molti paesi, in special modo nordici, essi presentano caratteri universalmente riconoscibili. Vediamo di conoscerli meglio.

GLI ELFI

Sono creature di origine nordica, esseri semidivini impersonanti le forze della natura. Sono spiriti dell’aria che danzano di notte sui prati, appaiono nel profondo delle foreste, vicino alle montagne o alle acque di un fiume. Hanno un udito e una vista particolarmente acuti e le orecchie a punta. Sono molto agili, immuni alle malattie, resistono alle temperature più estreme e invecchiano senza che la loro bellezza sfiorisca.

I FOLLETTI

Solitamente sono rappresentati come spiritelli di grande intelligenza e di temperamento malizioso, risultano documentati soprattutto nella mitologia germanica. Hanno una statura molto e bassa, la pelle chiarissima e i capelli ricciuti che cambiano colore a seconda dell’umore. Vestono abiti di velluto rosso e indossano sempre un piccolo berretto rosso a sonagli. Sono curiosissimi e permalosi tanto da vendicarsi contro chi li offende. Riescono inoltre, a cambiare le sembianze trasformandosi in particolare in topi e piccoli animali domestici. Le abitazioni dei folletti nascono in luoghi segreti, sono inaccessibili agli uomini, di cui non sopportano l’intrusione.

GLI HOBBIT

Sono essere particolarmente minuscoli; anche i più alti fra loro, infatti, sono più piccoli dei nani. Resistenti, come le radici di alberi secolari, hanno un udito e una vista acutissimi e, benché grassocci e piuttosto pigri, sono agili e svelti nei movimenti. Sono discreti,  modesti, amanti della pace e della terra ben coltivata. Indossano vestiti dai colori vivaci, preferendo il giallo e il verde, ma calzano raramente scarpe perché i loro piedi sono ricoperti di un pelo riccio e le piante sono callose e dure come il cuoio. Hanno visi gioviali, illuminati da occhi vivacissimi e guance colorite, con una bocca fatta per ridere, bere e mangiare. Ed è proprio ciò che fanno: ridono con tutto il cuore, specialmente dopo il pranzo che, se ci riescono, consumano due volte al giorno.

GLI GNOMI

Anche gli gnomi fanno parte della tradizione leggendaria germanica e sono presenti nel patrimonio folcloristico di tutti i Pesi europei. Generalmente sono raffigurati come omettini barbuti e talvolta anche deformi, abitanti nelle viscere della terra e impegnati nell’estrazione dei metalli e delle pietre preziose, nonché abilissimi fabbri e orafi. Molti gnomi vivono nei boschi e nelle foreste, sempre sottoterra, e si nutrono di tutti i prodotti che offre la natura, come ad esempio, funghi, erbe, semi, uova.

Mentre gli gnomi di genere maschile sono di aspetto sgradevole (barbuti e deformi), le femmine sono bellissime e hanno una voce angelica. Gli gnomi sono alti circa 15 -20 centimetri, vivono anche 450 anni, pesano tra i 300 e i 450 grammi, poco più di due grosse mele. Gli gnomi inoltre sono dotati di un ‘intelligenza straordinari, parlano il linguaggio degli animali e delle piante, leggono nella mente degli uomini e prevedono il futuro.

 
 
 

Keats

Post n°39 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da pamelas2

In omaaggio al mio amico avvbia e al suo consiglio pubblico questa stupenda poesia di uno straordinario poeta romanticoSenza di te

di John Keats

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.

In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.

Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.

Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

Il poeta ha ragiona quando afferma che ad amare senza poter fare a meno dell'altro si diventa egoisti, soffocanti, insopportabili come afferma

 

Quando sei assolutamente felice nella tua solitudine, quando non hai affatto bisogno dell'altro, allora sei in grado di amare.

 

Rajneesh Osho

citazione tratta dal blog del mio amico Vanderveker

 
 
 
 

MANUALE DI SCRITTURA CREATIVA

al seguente link:

http://

pamelaserafino.altervista.org/blog/ troverai le mie dispense di scrittura creativa, se le trovi interessanti puoi scaricarle

 

LA PIOGGIA NEL PINETO

 

VERRà LA MORTE E AVRà I TUOI OCCHI

 

KEATS

di John Keats

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.

In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.

Mi hai rapito via l'anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.

Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

 

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LA POESIA DEL MOMENTO

Le mani di Elsa
Louis Aragon


Dammi le tue mani per l'inquietudine
Dammi le tue mani di cui tanto ho sognato
Di cui tanto ho sognato nella mia solitudine
Dammi le tue mani perch'io venga salvato.
Quando le prendo nella mia povera stretta
Di palmo e di paura di turbamento e fretta
Quando le prendo come neve disfatta
Che mi sfugge dappertutto attraverso le dita.
Potrai mai sapere ciò che mi trapassa
Ciò che mi sconvolge e che m'invade
Potrai mai sapere ciò che mi trafigge
E che ho tradito col mio trasalire.
Ciò che in tal modo dice il linguaggio profondo
Questo muto parlare dei sensi animali
Senza bocca e senz'occhi specchio senza immagine
Questo fremito d'amore che non dice parole
Potrai mai sapere ciò che le dita pensano
D'una preda tra esse per un istante tenuta
Potrai mai sapere ciò che il loro silenzio
Un lampo avrà d'insaputo saputo.
Dammi le tue mani ché il mio cuore vi si conformi
Taccia il mondo per un attimo almeno
Dammi le tue mani ché la mia anima vi s'addormenti
Ché la mia anima vi s'addormenti per l'eternità.

 

EX VOTO MONTALE

Ex voto

Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. É raro
ma accade.
Puó darsi

che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
piú del fresco germoglio. Tanto e altro
puó darsi o dirsi.
Comprendo

la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.
Insisto

nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.
Era o non era

la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors'era così come mi pareva
o non era.
Ignoro

se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza é una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.
(Eugenio Montale, Satura; Satura II)
 
 
 

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