VIDEO SERATA PRESENTAZIONE DEL ROMANZO L'AMORE F
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio la mia amica Fatamatta per avermi inserita nella home del suo blog e citata in un suo post. Ne sono onorata perché è una persona speciale.
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Post n°43 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da pamelas2
Anobii è un social network di nuova generazione pensato per mettere in contatto tra loro i lettori con gusti simili e aiutarli a scoprire libri interessanti. A un livello base, il servizio si presenta come un valido strumento per schedare l’intera biblioteca personale , gestire liste di desideri, tenere traccia dei prestiti e finanche rivendere o scambiare libri usati. Gli appassionati di libri e letteratura la conoscono bene, accanto a questo social network ooggi se ne affianca un altro: BookLiners.Questo social network permette di mettere in comunicazione gli editori, con gli utenti e con gli autori. Infatti, proprio grazie ad un accordo che l’azienda gestrice del network ha fatto con le maggiori case editrici, si potrà consultare la copia in pdf dei testi e soprattutto si potrà scriverci sopra. Scrivere vale a dire: annotare, scarabocchiare e sottolineare. Questa operazione, ci permetterà in un secondo momento di condividere i nostri appunti con gli amici del network. La novità è che si potranno scambiare non solo informazioni sui libri, ma vere e proprie annotazioni. gli utenti di incontrare virtualmente gli autori. |
Post n°42 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da pamelas2
Dedico questo post alla mia amica fata matta. In Italia sono moltissimi i posti dove vivono le Fate. Il colle di Roccocasale vicino a L'Aquila: si racconta che al suo interno vi sia un castello incantato dov vivone le Fate, che per uscire, si servono di due antichi pozzi scavati tra le rovine di una fortezza. In Lazio e in Toscana vi sono molte aperture nelle pareti che si dce siano le buche delle Fate. In Sardegna vi sono le cas più curiose, stanzette scavate nella roccia, con porte così piccole che vi possno entrare solo fate minuscole. Esistono inoltre le fate siciliane, belle ma di carattere perfido, che si prenndono gioco degli uomini ceh si innamorano di loro. Vi sono infine, nei dintorni di Vicenza, le fade bellissime, ma cattivisime, che combinano ogni sorta di guai nele casedegli uomini! |
Post n°41 pubblicato il 15 Gennaio 2011 da pamelas2
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Post n°40 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da pamelas2
La fantasy è popolata da creature che fanno parte dell’immaginario folcloristico e letterario di molti paesi, in special modo nordici, essi presentano caratteri universalmente riconoscibili. Vediamo di conoscerli meglio. GLI ELFI Sono creature di origine nordica, esseri semidivini impersonanti le forze della natura. Sono spiriti dell’aria che danzano di notte sui prati, appaiono nel profondo delle foreste, vicino alle montagne o alle acque di un fiume. Hanno un udito e una vista particolarmente acuti e le orecchie a punta. Sono molto agili, immuni alle malattie, resistono alle temperature più estreme e invecchiano senza che la loro bellezza sfiorisca. I FOLLETTI Solitamente sono rappresentati come spiritelli di grande intelligenza e di temperamento malizioso, risultano documentati soprattutto nella mitologia germanica. Hanno una statura molto e bassa, la pelle chiarissima e i capelli ricciuti che cambiano colore a seconda dell’umore. Vestono abiti di velluto rosso e indossano sempre un piccolo berretto rosso a sonagli. Sono curiosissimi e permalosi tanto da vendicarsi contro chi li offende. Riescono inoltre, a cambiare le sembianze trasformandosi in particolare in topi e piccoli animali domestici. Le abitazioni dei folletti nascono in luoghi segreti, sono inaccessibili agli uomini, di cui non sopportano l’intrusione. GLI HOBBIT Sono essere particolarmente minuscoli; anche i più alti fra loro, infatti, sono più piccoli dei nani. Resistenti, come le radici di alberi secolari, hanno un udito e una vista acutissimi e, benché grassocci e piuttosto pigri, sono agili e svelti nei movimenti. Sono discreti, modesti, amanti della pace e della terra ben coltivata. Indossano vestiti dai colori vivaci, preferendo il giallo e il verde, ma calzano raramente scarpe perché i loro piedi sono ricoperti di un pelo riccio e le piante sono callose e dure come il cuoio. Hanno visi gioviali, illuminati da occhi vivacissimi e guance colorite, con una bocca fatta per ridere, bere e mangiare. Ed è proprio ciò che fanno: ridono con tutto il cuore, specialmente dopo il pranzo che, se ci riescono, consumano due volte al giorno. GLI GNOMI Anche gli gnomi fanno parte della tradizione leggendaria germanica e sono presenti nel patrimonio folcloristico di tutti i Pesi europei. Generalmente sono raffigurati come omettini barbuti e talvolta anche deformi, abitanti nelle viscere della terra e impegnati nell’estrazione dei metalli e delle pietre preziose, nonché abilissimi fabbri e orafi. Molti gnomi vivono nei boschi e nelle foreste, sempre sottoterra, e si nutrono di tutti i prodotti che offre la natura, come ad esempio, funghi, erbe, semi, uova. Mentre gli gnomi di genere maschile sono di aspetto sgradevole (barbuti e deformi), le femmine sono bellissime e hanno una voce angelica. Gli gnomi sono alti circa 15 -20 centimetri, vivono anche 450 anni, pesano tra i 300 e i 450 grammi, poco più di due grosse mele. Gli gnomi inoltre sono dotati di un ‘intelligenza straordinari, parlano il linguaggio degli animali e delle piante, leggono nella mente degli uomini e prevedono il futuro. |
Post n°39 pubblicato il 05 Gennaio 2011 da pamelas2
In omaaggio al mio amico avvbia e al suo consiglio pubblico questa stupenda poesia di uno straordinario poeta romanticoSenza di te di John Keats
Il poeta ha ragiona quando afferma che ad amare senza poter fare a meno dell'altro si diventa egoisti, soffocanti, insopportabili come afferma
Quando sei assolutamente felice nella tua solitudine, quando non hai affatto bisogno dell'altro, allora sei in grado di amare.
Rajneesh Osho citazione tratta dal blog del mio amico Vanderveker |
MANUALE DI SCRITTURA CREATIVA
al seguente link:
http://
pamelaserafino.altervista.org/blog/ troverai le mie dispense di scrittura creativa, se le trovi interessanti puoi scaricarle
LA PIOGGIA NEL PINETO
VERRÀ LA MORTE E AVRÀ I TUOI OCCHI
KEATS
di John Keats
Non posso esistere senza di te. In questo momento ho la sensazione Mi hai rapito via l'anima con un potere Ora non ne sono più capace. |
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LA POESIA DEL MOMENTO
Le mani di Elsa
Louis Aragon
Dammi le tue mani per l'inquietudine
Dammi le tue mani di cui tanto ho sognato
Di cui tanto ho sognato nella mia solitudine
Dammi le tue mani perch'io venga salvato.
Quando le prendo nella mia povera stretta
Di palmo e di paura di turbamento e fretta
Quando le prendo come neve disfatta
Che mi sfugge dappertutto attraverso le dita.
Potrai mai sapere ciò che mi trapassa
Ciò che mi sconvolge e che m'invade
Potrai mai sapere ciò che mi trafigge
E che ho tradito col mio trasalire.
Ciò che in tal modo dice il linguaggio profondo
Questo muto parlare dei sensi animali
Senza bocca e senz'occhi specchio senza immagine
Questo fremito d'amore che non dice parole
Potrai mai sapere ciò che le dita pensano
D'una preda tra esse per un istante tenuta
Potrai mai sapere ciò che il loro silenzio
Un lampo avrà d'insaputo saputo.
Dammi le tue mani ché il mio cuore vi si conformi
Taccia il mondo per un attimo almeno
Dammi le tue mani ché la mia anima vi s'addormenti
Ché la mia anima vi s'addormenti per l'eternità.
EX VOTO MONTALE
Ex voto
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. É raro
ma accade.
Puó darsi
che sia vera soltanto la lontananza,
vero l'oblio, vera la foglia secca
piú del fresco germoglio. Tanto e altro
puó darsi o dirsi.
Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così si manifesta
la tua magia. Innumeri le astuzie
che intendo.
Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spiegato, mai nel pieno, sempre
nel vuoto: in quello che anche al trapano
resiste.
Era o non era
la volontà dei numi che presidiano
il tuo lontano focolare, strani
multiformi multanimi animali domestici;
fors'era così come mi pareva
o non era.
Ignoro
se la mia inesistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio che ne trabocca,
se l'innocenza é una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me,
di te tutto conosco, tutto
ignoro.
(Eugenio Montale, Satura; Satura II)
Inviato da: gratiasalavida
il 28/12/2012 alle 16:58
Inviato da: gratiasalavida
il 22/12/2012 alle 19:09
Inviato da: avvbia
il 11/05/2012 alle 09:36
Inviato da: gratiasalavida
il 24/12/2011 alle 16:12
Inviato da: carmencita87
il 11/10/2011 alle 00:58