Parole messe lì...

Otto marzo.

A me stasera, andrebbe di uscire...solo che non so...è la festa della donna. Si rischia di trovare gruppi di femmine fameliche alla spasmodica ricerca di carne umana da dissanguare. Si rischa di venire messi in mezzo da queste indiavolate del sesso e venire spogliati di tutti i vestiti e fatti uso delle più bieche violenze. Che se poi vai nei locali, ti trovi magari quello che si spoglia e ti fa venire dei seri complessi d'inferiorità...tutto bello palestrato, con bicipiti, tricipiti, quadricipiti e quinticipiti in bella mostra, si toglie i vestiti lentamente, con un espressione fra il "vistocheroba?" e il "guardatemi quanto so figo che appena ho finito qua vengo al vostro tavolo e ve sdereno". Che mica si fa così, cazzo...questa è cattiveria....a uno gli vengono i complessi...uno che magari ha un po' di pancetta...le maniglie dell'amore e tutta quella roba lì....ma scusa...gli metti uno che si spoglia, tutto lucido e gonfio come una zampogna...cazzo...quello "normale" torna a casa e si suicida. Mi sa che non esco, allora....che ho pure lavorato di notte....e dover combattere con femmine che mi vogliono usare come oggetto sessuale, non mi va...e tantomeno mi va di tornare a casa, guardarmi allo specchio e all'assenza di muscoli strani, pensare: "che cesso d'uomo....." ...che un po' di bene me lo voglio. Perchè farmi queste cattiverie?
Oh...auguri eh...davvero.....