Il blog di 3 C

Viaggio sul mondo attraverso i miei occhi

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

ULTIME VISITE AL BLOG

alice_2013TimeBuonPopolovitansil_giovedilorenzobarachiniRoseRouge.Fdomenicolettitimeaftertime78vekaleniFubine1jagocuttercasavacanzeilfienileCorsaroNero59lion_64
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Riflessione; amicizia e amore?Storie brevi; una ragazz... »

Riflessioni ascoltando la radio

Post n°31 pubblicato il 13 Marzo 2009 da threecharlie
 

Non è la prima volta che parlo delle trasmissioni che ascolto alla radio; nel mio lavoro è una presenza costante come sottofondo delle mie attività, alle volte sostituita da uno specifico autore, album (o se preferite CD). Io sono affezionato a RAI2 ai suoi conduttori che sono diventati un po' di casa e che non è strano mi abbiano strappato sorrisi e sonore risate, che mi abbiano fatto crescere culturalmente, mi abbiano dato modo di vedere un fatto di cronaca, un problema sociale, una pagina storica in una prospettiva diversa. Alcuni programmi sono di intrattenimento, certo, ma sempre con un risvolto intelligente: uno degli ultimi arrivati è un'evoluzione di quel che negli anni passati si chiamava radiodramma, una storia da raccontare, il cinema alla radio, il teatro alla radio, il fumetto alla radio... Mi viene in mente una passaggio di Novecento di Alessandro Baricco quando il narratore, l'amico trombettista Tim Tooney, raccontava che Novecento gli confidò che "non sei fregato veramente fino a che hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla", concludendo che <<lui l'aveva... una buona storia, che lui "era" la sua buona storia>>. In questi caso la storia è fin troppo immediata nella sua semplicità. Si tratta di una persona, Matteo Caccia, che dopo aver lavorato già in radio rimane vittima di un'amnesia totale, in termini informatici di un crash di sistema con conseguente perdita dei dati, una persona che non ricorda assolutamente nulla di quel che gli era successo fino al momento del suo risveglio, della sua rinascita.

Di per se la storia si dipana verosimile, con quell'abilità tipica dell'attore consumato che vivendo appieno quella parte riesce a coinvolgere e coinvolgersi talmente tanto da far apparire il suo racconto reale, vero e vivo. Ora non starò a chiedermi e chiedervi, una volta ascoltata la trasmissione (interamente scaricabile in podcast, una delle ottime iniziative della RAI) se è vero o se è tutta una finzione, e se l'introduzione da qualche giorno di un nuovo personaggio, quella che Caccia chiama la sua psicosignorina, sia effettivamente un'analista psicologa come sembra, se l'analisi la faccia al personaggio o all'uomo (sempre sia una storia vera). Per ora mi vorrei focalizzare sugli strumenti di elaborazione e crescita che forniscono i suoi interventi, e nello specifico uno: il concetto della verità e della percezione della verità.

Provo a spiegarmi: in altri mie precedenti thread vi ho forse fatto partecipi di come alcune persone siano in grado di "leggere" particolari e sfumature che altri non colgono per incapacità, immaturità o superficialità. Nel primo caso sono persone dai principi semplicissimi, vicini ai bisogni primari e che sono ciechi a qualsiasi sfumatura esista tra il bianco ed il nero; nel secondo esiste la percezione della gamma dei grigi ma per pigrizia o per impostazione mentale dovuta alla cultura ed all'insegnamento impartiti quella persona non reputa importante quella gamma di grigi, anzi la rifiuta perché destabilizzante perché crea una inutile fatica tipica di chi non è allenato allo sforzo di comprendere, di capire; se la cosa è immediata e palese bene se no si evita o si classifica, nell'ultimo caso, velocemente come bianca o nera in modo che non diventi un problema.

La verità... cos'è? Io vedo una mela, percepisco una mela con la sua forma, la sua gamma di colori, il suo profumo, la sua sensazione tattile e, addentandola, con il suo gusto e con il rumore che fa mentre la addento. Ma queste sono sensazioni mie, e si fa presto a pensare che queste siano sensazioni universali, capaci di essere colte da chiunque vi si voglia soffermare. La verità di quella mela è quella che percepisco io, quella è "la mela" nel senso più completo che io possa comprendere e percepire, quella che un pittore riproduce in una natura morta con il suo sistema di percepirla. E fin qui può anche andare tutto bene ma se questo esercizio lo si fa rivolto a qualcosa che possa essere un rapporto interpersonale le cose si complicano in maniera esponenziale più il rapporto si fa intenso; la gamma tra il nero (inesistenza della luce riflessa metafora dell'inesistenza di qualsiasi rapporto) ed il bianco (fonte emozionale assoluta come assoluta è la gamma di colori percepibile dal nostro occhio tanto che si fondono in un unico colore/non colore) è costellata da una innumerevole serie di sfumature di grigio che vanno dal rapporto superficiale, alla buona conoscenza, alla simpatia, all'amicizia, all'empatia, all'affetto all'amore. Eppure quel che per me potrebbe essere un dovere, una regola morale, un sentimento può non essere recepito nella stessa maniera da un'altra persona. Pensiamo all'amore; siete sicuri che la persona amata vi ricambi con lo stesso sentimento? No, magari l'intensità sarà la stessa, il fine lo stesso, ma l'essenza di quel sentimento è un'illusione che sia esattamente lo stesso; la percezione della realtà è così diversa, e si scende a compromessi per far si che, ritornando all'esempio originale, quell'oggetto che noi identifichiamo con una forma, un colore, un profumo sia universalmente una mela per me, per te per tutti, ma è solo un'approssimazione della verità personale, dell'interpretazione che s da di quella mela.

Ed ora buon Aulin a tutti.

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: threecharlie
Data di creazione: 18/10/2005
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: threecharlie
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 60
Prov: RO
 
immagine
 

COME SEI VERAMENTE - GIOVANNI ALLEVI

 

STATISTICHE





Free web counters




 


[url=http://bunnyherolabs.com/adopt/showpet.php?b=bWM9Y2F0LnN3ZiZjbHI9MHg5MDkwOSZjbj1saWxseSZhbj10aHJlZWNoYXJsaWU%3D][img]http://petimage.bunnyherolabs.com/adopt/petimage/bWM9Y2F0LnN3ZiZjbHI9MHg5MDkwOSZjbj1saWxseSZhbj10aHJlZWNoYXJsaWU%3D.png[/img][/url] 



 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963