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Un giro sul mercato

Post n°138 pubblicato il 17 Gennaio 2011 da uriel5
 
Tag: sociale

Stamattina sono uscito, non ne avevo molta voglia perché l’inverno è una stagione che mi mette tristezza, però sentivo il bisogno di fare due passi, così mi sono messo il cappotto e ho preso la strada per il mercato.

Nel paese dove abito, il lunedì è giorno di mercato, non ci sono molte bancarelle, però si riesce a trovare sempre un po’ di tutto:  per la verità io non lo frequento spesso, preferisco camminare in mezzo alla natura e rilassarmi guardando alberi  e fiori, ma data la stagione ne ho approfittato per curiosare e  vedere se trovavo qualcosa di utile. Una cosa che mi ha colpito è l’aumento considerevole di bancarelle cinesi, anche perché non ne capisco il motivo, ci troviamo in un paese dove la crisi sta decimando i posti di lavoro e c’è una disoccupazione che aumenta ogni giorno di più, ma poi se si va a vedere alcuni lavori, che potrebbero anche essere interessanti, anche qui al nord sono diventati di competenza straniera, sia chiaro io non mi considero razzista, sto facendo soltanto alcune considerazioni che investono il nostro tessuto sociale.

Quello che mi domando è cosa non sta funzionando nel nostro paese, per quale motivo stiamo passando tantissime attività agli stranieri, e io vivo al nord, dove Bossi fa la voce grossa, ma in realtà la sua è soltanto sporca propaganda per illudere gli allocchi: possibile che queste persone non si accorgano che ormai l’edilizia, l’agricoltura, negli stessi ospedali con il personale infermieristico, nelle fabbriche con il lavoro interinale e in certi settori , come fonderie e lavori simili, il personale è a maggioranza extracomunitario. Quindi non si tratta soltanto di fermare i barconi ma ci vorrebbe un piano industriale serio che si ponesse il problema di coinvolgere in modo particolare le scuole tecniche e professionali per cercare di ricreare un tessuto sociale che si sta sempre più deteriorando. Certo non sono sicuramente gli accordi fiat e la riforma Gelmini che stanno marciando in questa direzione, semmai dovremmo guardare di più la Germania dove è evidente lo sforzo di quel governo per aumentare e sviluppare la ricerca e l’istruzione.

Per concludere e ritornando al mercato:  c’è stato un periodo diversi anni fa, quando l’economia italiana tirava ancora bene, che la gente, anche quella comune,  preferiva fare acquisti nei vari negozietti e boutique,  poi è arrivata la seconda repubblica con il berlusconismo trionfante, che prometteva un' Italia sempre più ricca e felice ma in realtà ci siamo sempre più impoveriti e i mercati sono ritornati ad essere il posto più conveniente ed affollato per fare gli acquisti.

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Commenti al Post:
frizzante52
frizzante52 il 18/01/11 alle 11:43 via WEB
Intanto buongiorno. Vesi passiamo tanbte cose agli stranieri, come dici tu, perchè gli italiano non lo fanno. Guarda per le raccolte di pomodori, le badanti ecc ecc. Ci sono lavori che gli italiani non si degnano di fare, prova a vedrla sotto questo aspetto. Non per tutti è così beninteso, ma la maggior parte dei ragazzi giovani al giorno d'oggi è così. Ti faccio un esempio diciamo vissuto. Un amico di mio figlio stava cercando lavoro e non ne trovava, ed era a casa a fare nulla. Mio figlio, avendo una azienda dio giardinaggio gli ha proposto se voleva momentaneamente lavorare con lui mentre trovava quello che gli sarebbe piaciuto fare. E lui sai cos'ha risposto? Devo venire a tagliare l'erba non ci penso nemmeno. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma la maggior parte dei giovani non si abbassano a fare qualcosa di meno di quello per cui hanno studiato. Diciamo che da una parte può essere giusto, ma nel frattempo guadagnare qualcosa no vero? per farmi perdonare della paternale , clicca
 
Giulia_live
Giulia_live il 18/01/11 alle 16:00 via WEB
...in merito ai Cinesi, io faccio soltanto una considerazione: finchè noi Italiani, per mantenere i nostri posti di lavoro, saremo costretti a esportare i nostri prodotti in Cina... ebbene, fino a quel giorno, dovremo anche importare da loro. Funzionano così gli scambi commerciali... e questo fenomeno non è solo frutto di una politica governativa sbagliata.
 
polly_blog
polly_blog il 19/01/11 alle 14:30 via WEB
Chiedo scusa in anticipo al padrone di casa per la mia invadenza nel suo blog ,è che davanti a questo post volevo dire la mia.Gli stranieri costano meno e quasi sempre non vengono messi in regola..i cinesi hanno i soldi ..vendono i loro prodotti anche ai commercianti italiani che li rivendono a prezzi maggiorati ma sempre convenienti. Noi italiani siamo affetti da troppo buonismo ..non facciamo gruppo come invece lo fanno tutte le altre comunità..non alimentiamo il nostro mercato e preferiamo i prodotti esteri. E poi ..ma non per ultimo..i nostri industriali creano posti di lavoro all’estero perché l’operaio viene pagato di meno . Ricordiamoci anche che gli extracomunitari in italia godono di benefici che gli italiani invece si sognano. Hanno esenzioni scolastiche per i figli..non pagano i mezzi pubblici..entrano per primi nelle liste di assegnazione per case popolari..anche per le iscrizioni a scuola sono i primi della lista e ricevono contributi da parte dei comuni di appartenenza. Non dimentichiamo il fatto accaduto a Bologna. Quel bimbo che è morto era italiano..figlio di una famiglia di italiana che viveva un enorme disagio. Bambini extracomunitari morti di freddo o di quel che dir si voglia non se ne parla. Non sono razzista però credo che si sia andati un po’ troppo oltre misura. Non saremo più padroni della nostra terra .. solamente ospiti , ma dietro tutto questo si nascondono gli interessi economici dei nostri politici…tutti indistintamente.Ancora tante scuse.
 
sparusola
sparusola il 19/01/11 alle 17:48 via WEB
Ciao ciao! Proprio oggi discutavamo sul fatto che certe professioni sono in mano agli stranieri....e io ho fatto presente al mio compagno che oggi come oggi i muratori o i carpentieri o i pizzaioli sono professioni che i nostri figli (colpa nostra!!!!!!) non fanno più! I nostri figli vogliono andare in giro tutti belli firmati e puliti, se si devono alzare presto sono dei martiri......!!!!!!! Gli stranieri, anche se in possesso di un diploma, pur di lavorare non disdegnano nessun lavoro! O i nostri figli si adeguano, o tra una decina d'anni ci saranno un botto di laureati disoccupati!!!!!!!! Qui a Roma ci sono parecchi indiani che vendono frutta e verdura....ragazzi romeni che hanno messo su piccole imprese edilizie!
 
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