Post n°117 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da uriel5
E’ da un po’ di tempo che non aggiorno più il mio blog…però va tutto bene (a parte i soliti problemi che tutti più o meno dobbiamo quotidianamente affrontare). Ieri sono dovuto andare a pagare l’assicurazione della macchina; per fortuna c’era talmente un bel sole che mi è passato subito il nervoso: ci sono sempre tante di quelle spese da fare che non si riesce mai a stare un po’ tranquilli. Quando sono entrato in ufficio ho incontrato un mio vecchio collega di lavoro che non vedevo più da diverso tempo, ho fatto fatica a riconoscerlo, era invecchiato molto, mi ha dato il senso del tempo che scorre e mi sono sentito per un attimo vecchio, anch’io, come lui. Abbiamo parlato un po’ insieme, rievocando momenti passati e, mentre lo guardavo, capivo, guardando nel suo aspetto, che aveva saputo vivere intensamente la sua fase giovanile ma che attualmente aveva esaurito tutta la sua energia e non riusciva ad esprimere più niente di positivo. Appena sono uscito ho respirato profondamente, a volte un incontro riesce a farti capire di più di tanti libri perché è come se avessi fatto un balzo indietro di trent’anni vedendo scorrere le immagini della propria vita. Il sole mi ha riportato alla realtà quotidiana, la giornata era splendida, avevo voglia di camminare, l’incontro con il mio vecchio amico mi aveva fatto riflettere, su un libro di Hillman, dove spiega che in ognuno di noi agisce un “daimon” che ci spinge ad agire ed a seguire un preciso percorso di vita. |
Post n°116 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da uriel5
Ieri mattina sono andato, nuovamente, a correre sull’argine. Finalmente aveva smesso di piovere e un timido sole cercava di farsi spazio fra le nuvole. Non faceva molto freddo e la neve caduta abbondantemente la settimana precedente era completamente sparita. Anche le colline che si notavano in lontananza avevano imbiancate soltanto le cime più alte. Mentre correvo osservavo silenzioso il Trebbia ingrossato dalla pioggia degli ultimi giorni, l’acqua aveva il colore del fango. Nella parte opposta invece si vedevano i campanili delle chiese antiche di Piacenza e ancora più avanti, quasi il linea con il mio sguardo, si alzavano alte le ciminiere della centrale elettrica e quelle dell’inceneritore dei rifiuti. Non ho potuto fare a meno di pensare a Napoli, alla situazione drammatica che sta vivendo in questo periodo e mi sono chiesto come mai noi avevamo un inceneritore appena fuori dalla città e loro stavano ancora discutendo dove metterlo. Anche qui a Piacenza, proprio in questi giorni, c’è stata una forte polemica fra l’ordine dei medici e l’enia, l’azienda che gestisce l’inceneritore, sul problema delle emissioni di diossina e quindi della salute dei cittadini e in questa discussione quello che è saltato fuori con evidenza, è che abbiamo costruito una società che non riusciamo più a controllare bene, dove il consumismo sfrenato, che è alla base della nostra economia, sta distruggendo sempre di più l’ambiente e la crescita civile delle persone. La raccolta differenziata è senz’altro un’alternativa da perseguire con maggiore impegno e in questo anche i Napoletani dovrebbero darsi una mossa, non si può pretendere sempre l’aiuto dagli altri; ma molto probabilmente è arrivato anche il momento di pensare ad una società strutturata in un modo diverso, dove il rispetto dell’ambiente e dell’uomo diventino la vera priorità. |
Post n°115 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da uriel5
L’ultimo dell’anno è sempre stato un giorno che ho vissuto
Nell’attesa di brindare per il nuovo anno, auguro a tutti un sereno 2008. |
Post n°114 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da uriel5
Ho sempre aspettato con gioia, specialmente quando andavo ancora a lavorare, l’arrivo delle feste di Natale: era se non altro un momento per rompere la routine e godere, in pace, qualche giorno lontano dall’ambiente di lavoro. Quando lavoravo ancora in sirti, c’era sempre l’abitudine di festeggiare, insieme a tutto il personale del reparto, l’arrivo delle festività. Mi ricordo che si distribuivano anche alcuni regali offerti dalle aziende che rifornivano il magazzino, e quasi tutti gli anni c’erano delle discussioni perché i regali migliori sparivano immancabilmente in qualche ufficio. Il Natale era anche questo. Oggi sono in pensione e le feste le sento molto meno, mio figlio però ha iniziato già da diversi giorni il conto alla rovescia e domani quando tornerà da scuola esploderà la sua felicità. Auguro un buon Natale a tutti. |
Post n°113 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da uriel5
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Post n°112 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da uriel5
Di Brian Weiss avevo già letto il libro”molte vite, un solo amore” e devo dire che mi era piaciuta la storia di Elizabeth, una giovane e brillante donna d’affari che, dopo la morte della madre, entra in depressione e quindi decide di sottoporsi alla terapia regressiva per superare i suoi forti stati di ansia. Attraverso questa terapia scopre di aver vissuto altre vite e di aver avuto altre storie d’amore. Come in un romanzo, il dottor Weiss, che è un noto psichiatra americano, si accorge di aver ascoltato, in alcune sedute ipnotiche, lo stesso identico episodio doloroso risalente a centinaia di anni prima, sia da Elisabeth, che da Pedro, un giovanotto messicano anche lui in cura. Weiss è convinto che i due giovani dopo essersi amati in una vita precedente, siano destinati a ricongiungersi; in effetti, alla fine, l’amore trionferà e i due potranno nuovamente vivere insieme. Ho letto questo libro con entusiasmo, perché questo tipo di lettura mi ha da sempre affascinato, anche se ho avuto subito dei forti dubbi sulla loro effettiva realtà. Una volta finito di leggerlo ho sentito il bisogno di andarmi a comprare il primo libro di Weiss “molte vite, molti maestri”, ma questa volta però sono rimasto deluso: si tratta anche qui della storia di una donna depressa, Catherine, che attraverso sedute di ipnosi, inizia un viaggio nel tempo e scopre che esiste l’aldilà ed è coinvolta in un intero ciclo di reincarnazioni. Sono diffidente per natura e pur credendo nelle facoltà extrasensoriali, anche perché alcune situazioni che ho vissuto personalmente mi hanno convinto di questo, mi rifiuto di credere che una persona possa in stato d’ipnosi, rivivere vite vissute in un altro tempo. Per me, ammesso che questa storia sia realmente accaduta, è soltanto il racconto di
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Post n°111 pubblicato il 23 Novembre 2007 da uriel5
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Post n°109 pubblicato il 19 Novembre 2007 da uriel5
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Post n°108 pubblicato il 08 Novembre 2007 da uriel5
Uno degli errori che non riuscirò mai a perdonarmi e che ho commesso tanti anni fa, è quello di non essermi impegnato sufficientemente a scuola. E’ anche vero che in quel periodo la situazione economica era molto diversa da quella di oggi: mio padre, lavorava all’agip come operaio e doveva da solo mantenere una famiglia composta da quattro figli e la moglie e non aveva né il tempo né la cultura per potermi seguire negli studi, ma questo non giustifica l’atteggiamento che avevo verso la scuola; altri miei compagni si trovavano in situazioni analoghe alla mia, ma alla fine sono riusciti ad ottenere risultati migliori dei miei. Probabilmente non sono stato capace di trovare gli stimoli giusti, anche se penso che il colpo finale me l’abbia dato la scuola di avviamento professionale, scuola che ancora oggi detesto con forza. Se penso che la Moratti, quando era ministro della pubblica istruzione, abbia tentato un’operazione di questo genere, mi viene la pelle d’oca, perché se è giusto che chi non ha voglia di studiare debba andare a lavorare, (altrimenti i lavori manuali poi li devono fare per forza gli extracomunitari) si deve anche dare a tutti la stessa base di partenza, senza nessuna discriminazione di classe. In quegli anni non era così, e i figli degli operai erano nella stragrande maggioranza dirottati nelle scuole di avviamento professionale, mentre gli altri andavano nelle medie. Per fortuna poi attraverso le lotte dei lavoratori e degli studenti, anche nella scuola le cose cambiarono e si andò alla istituzione della scuola media unificata. Io però in quegli anni stavo già iniziando la mia prima esperienza di lavoro come apprendista accordatore di strumenti musicali. |
Post n°107 pubblicato il 07 Novembre 2007 da uriel5
Dalla sera di halloween è passata una settimana e il giorno precedente era il mio compleanno. Ricordo di essere uscito per fare quattro passi in paese: non è che m’interessasse molto la festa, ma avevo voglia di camminare e di guardarmi un po’in giro. Nonostante fosse l’ultimo giorno d’ottobre, non faceva molto freddo e soprattutto non c’era nebbia. Il cielo era completamente stellato, ma la luna era nel suo ultimo quarto, e gli spiriti di halloween potevano, quindi, agire protetti dall’oscurità. Questa è una di quelle feste che non mi ricorda quasi niente della mia adolescenza, forse qualche zucca svuotata tagliata a forma di teschio e illuminata con una candela da dentro per renderla più spettrale, ma la cosa finiva lì; non sapevo che questi giochi fossero legati a halloween. Oggi le cose sono cambiate, e mio figlio, come tanti altri suoi compagni, aspettano questa festa per poter uscire di sera, mascherati da spettri, per poi andare a suonare i citofoni delle varie abitazioni di porta in porta e chiedere il dolcetto (come se non ne mangiassero già abbastanza durante l’anno). Ma forse, quello che a loro interessa veramente è potersi sentire liberi di stare in compagnia allegramente, facendo qualcosa di diverso dal solito. |
Inviato da: RavvedutiIn2
il 27/04/2015 alle 18:20
Inviato da: atapo
il 26/04/2015 alle 20:08
Inviato da: kimty
il 25/04/2015 alle 17:24
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il 30/10/2011 alle 07:26
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il 21/01/2011 alle 16:25