le sirene d'Ulisse

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Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

                                                                  K. kavafis

 

LA LUNA A CAPO SOUNION

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

 

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Post n°236 pubblicato il 18 Giugno 2011 da serval.s

Scusate la mia assenza

 

In questi tenebrosi giorni che attraversa il mio paese, mi viene in mente una poesia di Nazim Hikmet

ANGINA PECTORIS

Se qui c'è la metà del mio cuore, dottore,
l'altra metà sta in Cina
nella lunga marcia verso il Fiume Giallo.
E poi ogni mattina, dottore,
ogni mattina all'alba
il mio cuore lo fucilano in Grecia.
E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno
quando gli ultimi passi si allontanano
dall'infermeria
il mio cuore se ne va, dottore,
se ne va in una vecchia casa di legno, a Istanbul.
E poi sono dieci anni, dottore,
che non ho niente in mano da offrire al mio popolo
niente altro che una mela
una mela rossa, il mio cuore.

 

Tornerò quando avrò sistemato tutto

Buona estate

 
 
 

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Post n°235 pubblicato il 25 Maggio 2011 da serval.s

pensiero imperturbabile

 

 

 

foto di erik johansson

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

Meno male, il vaso è salvo

 

 

 

Due amici disoccupati greci cercano lavoro tramite le inserzioni sui giornali, nonostante tutti i problemi che attraversa il paese, loro passano la giornata al fresco di un caffè bar, fumano, assaggiano il caffè e ogni tanto osservano il mondo che passa intorno.

----Ascolta questa, interessante direi: seria società cerca giovani con conoscenza di inglese, russo, tedesco, malayalam, cinese, inoltre devono essere automuniti, esperti del P.C, conosc.…..

----ma noi non conosciamo tutte queste lingue, non sappiamo neanche come si accende un computer.

---malayalam, non so neanche io cos’è, probabilmente qualche strana lingua. però è una grande occasione, la paga è buona.

---si, ma noi non abbiamo nemmeno l’auto.

----ascolta non abbiamo niente da perdere, proviamo.

Dopo qualche giorno i due amici si ritrovano al bar.

----sai che sono andato in quella società dove cercano gente con conoscenza di lingue, automuniti,  esperti del computer e.c.c.

---Dai racconta hai fatto la domanda, cosa ti hanno risposto?

---si, sono andato e ho detto a loro di non contare su di me……

 

 

  

 
 
 

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Post n°234 pubblicato il 20 Maggio 2011 da serval.s

L’albero che lacrima

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Si chiama “mastichodentro” cioè albero del mastice, testimonianze che si perdono nei tempi, raccontano che ha preso il suo nome dal fatto che veniva frustato, un albero frustato per farlo piangere, oggi si preferisce inciderlo per farlo piangere, è un albero che cresce e produce nell’isola di chios, l'isola è piena da questi arbusti, ma miracolosamente  il mastice si produce al sud dell'isola.

 

 

 

 

 

 

 

Chios è un isola nella parte orientale del mar egeo e giace profumata e orgogliosa a poche miglia dalla Turchia.

Al sud dell’isola, in molti paesini, viene prodotto un raro mastice delicatamente profumato che è stato registrato per la prima volta ufficialmente il 4sec.a.c. da Teofrasto, allievo di Aristotele.

 

 

  

 

 

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Il “mastichodentro” o scientificamente “Pistacia lentiscus”, è un arbusto sempreverde ed ha un’altezza di 2 o 3 metri, nel pieno sviluppo dopo 40-50 anni può raggiungere i 5 metri.

Per produrre il mastice il tronco viene intagliato in vari punti dai quali esce la resina che al contato con l’aria solidifica. La produzione del mastice avviene dopo il quinto anno d’età dell’albero, mentre il rendimento massimo (400gr.) giunge dal 12° al 15° anno di età.

 

 

 

 

 

 

La raccolta avviene tra luglio ed ottobre.

Gli alberi di lentisco sono in genere piante spontanee incontrate nelle isole Canarie e in diverse aree del Mediterraneo.

Oggi il mastice è ancora un monopolio mondiale di Chios, il suo particolare profumo ha preso il nome di "masticha", ed ha innumerevoli usi come: in farmacia, in profumeria, in pasticceria e in molti altri settori.

 

 

 

 

dentifricio al gusto di masticha

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liquore al gusto di masticha

 
 
 

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Post n°232 pubblicato il 16 Maggio 2011 da serval.s

Filosofia elementare

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Il più grande viaggio dell’uomo inizia con il primo passo………. e non solo con quello fisico……

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°231 pubblicato il 07 Maggio 2011 da serval.s

tanto per dire

 

 

 

conoscevo la tua intenzione,

le tue azioni e le tue parole hanno cercato di seppellirmi,

hanno cercato di farmi affondare nella terra il più profondamente possibile,

ma non sapevi che io ero un seme…

 
 
 
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Un blog di: serval.s
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