le sirene d'Ulisse

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Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

                                                                  K. kavafis

 

LA LUNA A CAPO SOUNION

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

 

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Post n°230 pubblicato il 30 Aprile 2011 da serval.s

Senza titolo

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pensatore scimmia

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amico perché hai tagliato la ”i” dinanzi alla parola,

         per una lettere perdi l’immortalità.

 
 
 

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Post n°229 pubblicato il 16 Aprile 2011 da serval.s

 

 

O! Gliki Mou Ear

Oh! mia dolce primavera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti abbiamo bisogno di una dolce primavera,

di un dolce risveglio

BUONA PASQUA

 
 
 

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Post n°228 pubblicato il 01 Aprile 2011 da serval.s

En mediterranee

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Μεσογειος

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NEL MEDITERRANEO

 

In questo mare dove giocano
bambini dagli occhi neri,
ci sono tre continenti
e secoli di storia,
qui sono nati profeti e dèi,
il Messia in persona.
C'è una bella estate
che non teme l'autunno,
nel Mediterraneo.

C'è l'odore del sangue
che fluttua sulle sue rive
e paesi feriti
come altrettante piaghe vive,
isole di filo spinato,
muri che imprigionano.
C'è una bella estate
che non teme l'autunno,
nel Mediterraneo.

Ci sono olivi
che muoiono sotto le bombe
là dov'è apparsa
la prima colomba,
popoli dimenticati
che la guerra falcia.
C'è una bella estate
che non teme l'autunno,
nel Mediterraneo.

Su questo mare io giocavo
quand'ero bambino.
Avevo i piedi in acqua.
Respiravo il vento.
I miei compagni di gioco
son diventati uomini,
fratelli di coloro
che sono abbandonati dal mondo
nel Mediterraneo.

Il cielo è in lutto
sopra l'Acropoli
e "libertà" non si può
più dire in spagnolo.
Si può sempre sognare
da Atene a Barcellona.
Resta una bella estate
che non teme l'autunno
nel Mediterraneo.

 

Come è vera questa canzone, scritta da Georges Moustakis negli anni 70, il sangue e la voglia di libertà invade di nuovo il nostro mare

 
 
 

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Post n°227 pubblicato il 22 Marzo 2011 da serval.s

ftochogiannis e scordaglià

 

"ftochogiannis" (povero Gianni) arrivò il Grecia  nel 15°secolo e da allora nutrì generazioni e generazioni di greci, ha colonizzato perfino gli isolani, il suo consumo è consentito anche dalla chiesa per solo due volte durante il digiuno (!!!!!!! Modo di dire!!!!!) della quaresima, il 25 di marzo festa dell’annunciazione,  e la domenica delle palme.

“Ftochogiannis” era portato in Grecia dagli inglesi che lo scambiarono con l’uvetta, prodotta in grande quantità nel Peloponneso.

 “ftochogiannis” era chiamato il baccalà, cioè il merluzzo conservato sotto sale.

Il 25 di marzo il caratteristico odore di pesce fritto abbraccia l’intero paese, cucinato con diversi modi, ma il baccalà il giorno dell’annunciazione si fa fritto e si accompagna dalla “scordaglià”, una purea di patate con tanto aglio e olio, una golosità  per i buongustai.

 

 

 

Εικόνα 

 
 
 

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Post n°226 pubblicato il 20 Marzo 2011 da serval.s

tutto è lontano, niente è distante

 

 

 

----cosa pensa per la donazione degli organi? chiede il dottore al suo paziente

----Io non ho nessun problema con quelli che vogliono donare gli organi, ognuno i suoi organi li può disporre come vuole, solo che io sono contrario.

----forse non siamo capiti, insiste il dottore

---- no dottore ho capito benissimo, io sto bene così e non voglio diventare donatore, le ripeto, non ho niente contro le persone che vogliono diventare donatori

il dottore lo guarda e dice tranquillamente.

---- gli ultimi esami rivelano, che lei ha bisogno urgentemente di un trapianto per vivere…..

 

buon inizio primavera

 

Con questa barzelletta, volevo riflettere anche sugli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto l’umanità, i quali possono essere espressi con quattro parole “tutto è lontano, niente è distante”

 
 
 
 
 

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Un blog di: serval.s
Data di creazione: 23/03/2008
 

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“Siamo come gli alberi attaccati saldamente alle nostre radici, quando l’albero viene allontanato dalla sua radice, diventa legna da ardere…”

 
 
 

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