SOLI CONTRO LA MAFIA

GLI ULTIMI _____Si vis pacem para bellum _____(Se vuoi la pace, prepara la guerra)

 
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Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 15 Marzo 2008 da ECLISSEX

 

All'attenzione di tutti per dire no  all'indifferenza.

Un piccolo impegno di tutti per un grande gesto. 

Grazie all’impegno di Roseline per il Congo

Un aiuto per il Congo

Il materiale urgente è: MONITOR PARAMETRICO, DEFIBRILLATORE, KIT RIANIMAZIONE, in più medicinali di prima necessità.

Come contribuire

Versamento su c/c bancario
Banca: Credito Siciliano S.p.A. Agenzia n. 3 di Catania
ABI: 03019
CAB: 16902
Conto: 8002262
Intestato a: L.I.CO.S. Laboratorio Italiano per la Cooperazione allo Sviluppo – Onlus
CIN: N

 

Tel./Fax: (+39)095.71.25.533
e.mail:
sede@licos-onlus.eu

Presidente Dott. Alessandro Calì

aleskalos@gmail.com 

Un immenso grazie a te MEMI

 

 
 
 

Ai giudici Falcone e Borsellino

Post n°168 pubblicato il 07 Marzo 2008 da juljulj

Un omaggio a questi Uomini Illustri, Coraggiosi e Onesti, ricolmi di ogni Dote e Virtu'...

che hanno agito nel nome e per Amore della Verita', a difesa della legalita', senza badare ai pericoli, alle minacce, ai ricatti...

Come uomini hanno provato anche la paura di fronte alla morte...

ma sono andati avanti...

Hanno smascherato con fermezza la menzogna e la corruzione, potere,denaro sporco, tangenti, racket, estorsioni, traffico di droga e tutto cio' che di piu' male esiste...

Legge oscura...ti sei sporcata del sangue delle Vittime e dei Martiri della giustizia...

Ti nascondi dietro i mandanti dei potenti senza scrupoli e senza animo...quelli che all' apparenza sembrano onesti!!!

A queste scene di guerre e di lotte teniamo sempre presente e fisso

l' Esempio di questi nostri Uomini Illustri...

che con la vita hanno dimostrato e

Testimoniato il Valore della Vita stessa e della Legalita'!

A loro va l' omaggio Perenne, il Ricordo, la Memoria!

 
 
 

Post N° 167

Post n°167 pubblicato il 05 Marzo 2008 da ECLISSEX

Arciere, l'uomo che arrestò Riina
è indagato per estorsione:

restituisce medaglia d'oro

Catturò Riina, ora è stato indagato

Il maresciallo dei carabinieri del Nucleo di 'Ultimo', noto col nome in codice di 'Arciere', ha restituito al capo dello Stato la medaglia ricevuta per la sua attività. Il motivo del gesto, secondo quanto riportato dal tg Studio Aperto, è l'accusa al maresciallo - da parte della procura di Torino - di concorso in estorsione per il ritrovamento del tesoro rubato della Palazzina di caccia di Stupinigi nel 2004.

La vicenda che segue la procura di Torino è ancora da chiarire ma sembra legata al periodo di servizio al nucleo Tutela patrimonio culturale del maresciallo: il ritrovamento del "tesoro" della Palazzina di Caccia di Stupinigi (oggetti d'arte e di antiquariato per un valore stimato in venti milioni di euro) trafugato nel 2004 e fatto ritrovare in un campo distante pochi chilometri alla fine del 2005.

Per ottenere la refurtiva, l'Ordine Mauriziano (proprietario della Palazzina) aveva pagato 250 mila euro: un'estorsione in piena regola, secondo i magistrati, che proseguendo gli accertamenti ritennero di dover esaminare la condotta di "Arciere" e di un sovrintendente della polizia stradale. Le indagini sull'episodio sono in pieno svolgimento, mentre i presunti autori del furto, un gruppo di nomadi sinti piemontesi, sono già stati individuati, arrestati e rinviati a giudizio.

La lettera del maresciallo ArciereRiconsegna la medaglia d'oro

Signor Presidente della Repubblica,
chi Le scrive è il Maresciallo dei Carabinieri [...], soldato tra i Suoi soldati, per rivolgerLe una preghiera.
La prego di voler accettare, in restituzione, la medaglia che il Presidente della Repubblica pro tempore Carlo Azeglio Ciampi volle concedermi, in data 20 aprile 2006, con atto n.1 del registro diplomi e n.247 di posizione, a seguito del ritrovamento delle opere d’arte trafugate dalla palazzina di caccia di Stupinigi, onorandomi di una ricompensa che mi riempì di gioia ed intensa commozione. Gioia che è stata offuscata dal venire a sapere che, quella mia attività di indagine è, da mesi, all’attenzione della Magistratura torinese che ha deciso di iscrivermi nel registro degli indagati per il reato di concorso in estorsione.

Ma non è un problema legato a me, la mia dignità è stata calpestata senza alcun riguardo, la stampa ha banchettato sulle spoglie del guerriero caduto, suggendo alle sue ferite, senza che una voce si alzasse in mia difesa. Il problema, ora, è quello di difendere il mio Presidente, Capo delle Forze Armate e simbolo della Patria, che, a sua volta, potrebbe essere oggetto di analogo attacco. Questo non potrei accettarlo. Un soldato, perché tale sono, muore per il proprio Comandante, senza un lamento e senza esitazione.
 
Mi conceda, pertanto, di riconsegnare, personalmente, nelle Sue mani, la preziosa onorificenza, di cui sono e Le sarò, per sempre, grato, concedendomi il privilegio di evitare che il fango delle accuse macchi il prezioso simbolo.

Nella mia anima il ricordo dell’onore concessomi rimarrà immacolato e mi darà la forza di affrontare questa sorta di persecuzione che mi distrugge  la vita, sia professionale sia privata.
Confido nella Sua, nota, generosa disponibilità, attendendo che Ella disponga la mia venuta presso di Lei per il doveroso gesto.

Viva l’Italia.

 
 
 

Post N° 166

Post n°166 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da ECLISSEX

L'alba del nuovo giorno che verrà.

 
 
 

Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da ECLISSEX

NON SIATE INSENSIBILI:DIVULGATE A TAPPETO!!!

IACONO.jpgAGRIGENTO - In cella, con l’accusa di avere stuprato tre sorelline, è rimasto meno di un anno. Tornato libero, un mese fa era stato condannato a sei anni e quattro mesi, ma aveva solo l’obbligo di firma. Giovedì scorso, è tornato ad abusare di una bimba di quattro anni, che gli era stata affidata dalla madre, una lontana parente. Vincenzo Iacono, un pizzaiolo di 45 anni (nella foto), è stato arrestato dai carabinieri: la sua ultima vittima ha raccontato tutto alla madre, che è corsa in caserma. Una perizia medica ha confermato gli abusi.
Anche giovedì scorso, Iacono si era presentato in caserma, per firmare il registro dei sorvegliati. Con sé aveva proprio quella bambina. Dopo l’avvio delle indagini, i carabinieri l’hanno atteso venerdì notte fuori dalla pizzeria in cui lavorava, per notificargli il fermo. Adesso, Iacono si trova in isolamento, anche per evitare ritorsioni in carcere.
Le sue prime vittime, tre sorelline di Aragona, erano figlie di amici di famiglia. I genitori si fidavano di lui, tanto da affidargli le piccole. Ma un giorno, lui le aveva portate in un casolare abbandonato. I genitori non avevano capito subito. Solo l’intervento degli psicologi aveva fatto scattare le indagini. E così, il 23 marzo 2005, il pizzaiolo era stato arrestato. Ma neanche un anno dopo era tornato in libertà, per scadenza dei termini di custodia cautelare.
Si era trasferito presto ad Agrigento. “Era stato abile a non far sapere del brutto episodio di cui era stato protagonista“, dicono i carabinieri. Così, la madre dell’ultima vittima si era fidata. Fino a giovedì, quando la figlia le aveva detto in lacrime:
 
Lo zio mi ha fatto fare cavalluccio“.
 
Adesso, è polemica: “Quello che è accaduto ad Agrigento, con un pedofilo libero dopo appena un anno, è vergognoso”, commenta la senatrice Maria Burani Procaccini, responsabile famiglie e minori di Forza Italia, che invoca l’introduzione della castrazione chimica.
Un appello alla riflessione e a una possibile riforma arriva da Luigi Birritteri, sostituto procuratore presso la Procura generale di Caltanissetta, ex capo dei gip di Agrigento. Dice: “La legge prevede un termine di custodia cautelare superato il quale, chiunque sia l’imputato e qualunque sia il reato, deve essere scarcerato perché la presunzione di innocenza impone che la pena deve essere scontata solo se la condanna è definitiva. Le uniche misure che si possono applicare sono quelle blande, come appunto è l’obbligo di firma. Io spero, però, che si colga l’occasione per riflettere sulla necessità di garantire delle misure che siano legate alla tipologia particolarmente odiosa di questi reati. Si potrebbe pensare a terapie e trattamenti sanitari obbligatori per limitare queste spinte, queste deviazioni di carattere sessuale. Non basta gridare al mostro. E’ troppo semplicistico prendersela con i magistrati che non fanno altro che applicare la legge pur operando in condizioni proibitive. Con fatica si tenta di esaurire i processi che sono una vera corsa ad ostacoli, senza contare i carichi di lavoro pesantissimi”.
 
A tutti i politici, che “ambiscono” al nuovo GOVERNO, diciamo:
Nelle Vostre campagne elettorali, inserite anche misure PESANTI,
verso questo cancro sociale…
 
BASTA PAROLE !
 
Scriviamo alla stampa italiana, sperando che giunga forte e numerosa
tutta la nostra rabbia !
 
 
(se non utilizzi outlook questi gli indirizzi a cui scrivere: gsantucci@corriere.it; larepubblica@repubblica.it; giulio.anselmi@lastampa.it; vittorio.feltri@libero-news.it; info@troviamoibambini.it )
 
Ricordando sempre che purtroppo
NON CAPITA SEMPRE AGLI ALTRI….
 
Grazie.
IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI

 
 
 
 
 

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Un blog di: ECLISSEX
Data di creazione: 12/05/2006
 

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