Forever in love

Triste ma....

La vita oggi, si sa, non è affatto facile. Specie per noi, gente del sud, che per trovare lavoro facciamo i salti mortali e molto spesso non servono a nulla perchè non riusciamo a trovare uno straccio di lavoro. Molti disoccupati, molti licenziati, gente che non può mantenere la famiglia o gente che è costretta a farsi mantenere ancora dalla pensione del genitore. 

Poi ci sono persone che, già diversi anni fa, hanno capito che la strada migliore da percorrere era quella militare. Si, lo so, tanti sacrifici e anche varie missioni di pace all'estero in quei posti dove ognuno di noi ha paura anche  a parlarne. Ma per non restare a piedi, questa era ed è la soluzione un pò a tutti i problemi. 

Ed è così che diversi anni fa mio fratello ha scelto di vivere, facendo il militare volontario e cercando di farsi strada all'interno di questo mondo. C'è riuscito e di questo siamo tutti contenti perchè, anche se a volte è davvero dura, anche se ha fatto due missioni in Libano e spesso è lontano da casa, ha una sua stabilità e una sicurezza che mai verrà licenziato. 

Fino ad oggi ha avuto la fortuna anche di restare a Palermo, praticamente a casa, tra gli affetti familiari, la sua ragazza, la sua vita di sempre. Ma questo nell'esercito, si sa, era solo un momento di attesa perchè non sempre chi sceglie questa strada rimane nella propria città. Ed infatti, da tempo si attendeva questa notizia che oggi è arrivata come un macigno sulle nostre teste. Anche se un pò tutti eravamo preparati a questa notizia, l'arrivo vero della stessa è stato duro e pesante specie per i miei genitori.

La destinazione è al lato opposto da qui, in provincia di Udine, un paesello che neanche sapevo esistesse. Eppure c'è....è li.... e lui ci passerà i prossimi anni della sua vita. Lontano da casa ...a 1.500 km circa di distanza da qui. Lui già sa che ci passerà così tanto tempo da decidere di stabilirsi li definitivamente con chi, l'anno prossimo come già deciso, sarà la sua futura moglie. Sicuramente inizierà la sua vita li e, come molti altri prima di lui, sarà l'ennesimo emigrato dal sud che si trova nel estremo nord per poter sopravvivere.

Da parte mia gli posso solo augurare tutto il bene di questo mondo e so, che anche se dura per tutti, questo è il passo migliore da fare, non c'è altra scelta. Meglio lontani ma con un posto di lavoro che stare a casa da disoccupati e mantenuti. Siamo molto tristi ma... ma è giusto che sia così. Io da fratello la prendo con filosofia e dandomi questa spiegazione riesco a capacitarmi del tutto.

Lo stesso non è per i miei genitori..... per ora in casa c'è un' atmosfera che, scusate il paragone o forse l'esagerazioni, sembra di lutto. Il silenzio fa male... e il pensarci ne fa ancora di più. E non oso pensare che cosa accadrà da lunedì quando inizieranno i preparativi per la partenza di sabato prossimo.  Sette giorni che serviranno per raccogliere tutta la sua roba civile e militare .....sette giorni in cui ci si farà sempre più coscienti che il momento della partenza sta arrivando. Sette giorni in crescendo che vedranno nella giornata di sabato..... un crollo emotivo generale. 

Ma mancano ancora 7 giorni... non ci voglio pensare.