volevo cercare oro

                         ...Credevo di volare non volo...

Giorni in cui ti senti Superman....
Giorni in cui ti fanno sentire Superman...
Giorni in cui ti insegnano a volare come Superman...
Giorni in cui ti comporti da Superman...
Giorni in cui ti vesti da Superman...
Giorni in cui indossi la sola maglia di Supeman...
Giorni in cui voli come Superman...

E poi giorni in cui ti accorgi che non sei Superman e non sai volare

Post N° 108

...e poi ti fermi a guardare il mare, ti stupisci della sua immensità, della sua autorità...e ti senti vivo.
Un giorno, guardando il mare, forse non rimarrò piu stupito...quel giorno, guardando un uomo, vedrò solo un uomo.

Post N° 107

Oggi non mi va di parlare, quindi è inutile scrivere tanto per riempire un post!
Se domani starò meglio ci si sente.

Post N° 106

Non mi interessa gurdare il cielo, voglio solo che il mio orizzonte ci sia sempre, seppur irraggiungibile.

Post N° 105

Ci siamo quasi, gli stabilimenti balneari stanno smontanto tutto ed il tempo, con dei grossi nuvoloni, ci ricorda che sta finendo l'estate...
Vado a riva, mi siedo sul pattino e lancio un sasso in acqua, mi ha sempre affascinato vedere i cerchi concentrici che si diramano diventando da piccoli e definiti a grandi e quasi impercettibili...
I piccoli inseguono i grandi ma mai li raggiungeranno, i grandi si dissolvono nell'immenso mare fieri di essere stati anch'essi piccoli...
In tutto questo...io, un cerchio piccolo, sono convinto che riuscirò a contagiare il mio mare.

Post N° 104

Su uno scoglio parlavo con Gaspare, un vecchio gabbiano della zona. In lontananza dei fuochi d'artificio in un orario insolito, forse un matrimonio in un ristorante vicino al porto.
I nostri discorsi spaziavano dalla crisi dei mutui negli Usa (oh, Gaspare è un gabbiano intelligente!) sino al problema dell'erosione delle nostre zone....
Ma una storia mi colpì (giuro che non so cosa sto per scrivere, come sempre scrivo di getto) più delle altre...mi raccontò di quella volta che sentì il canto delle sirene...
Era inverno, seguiva come gli altri gabbiani un pescereccio che gettava residui di pulizia delle reti, quando, ad un tratta venne colpito da un lamento, una voce di donna che sentiva solo lui...ne venne ammaliato e la segui senza titubare...
Arrivò sino ad una grotta, non esitò ad entrare, la voce si udiva sempre più nitida ed a tratti fastidiosa ma sempre piu accattivante...
Primo varco, secondo, ed ecco, dinanzi ai sui occhi, una sirena...ma non era come la immaginava...poggiava su nuvole che sostituivano gli scogli in quel tratto...e non aveva la fantomatica coda di pesce....
Il canto smise, la sirena lo guardò negli occhi e lo invito ad avvicinarsi, Gaspare segui tutte le indicazioni, quasi rapito ed incapace di autodeterminarsi...
Giunto nei pressi, la sirena si dissolse e rimase sulla nuvola un cofanetto lucente...Gaspare lo aprì ed era semplicemente vuoto, lo prese comunque con se, ma ben presto anke il contenitore lucente si smaterializzò...
Tornato a casa volle raccontare l'accaduto ai familiari, ma questi non credettoro ad una sola parola...si chiuse allora in camera, prese un fazzoletto da un cofanetto e pianse...quel cofanetto di povera mamma gabbiana, non era mai stato cosi lucente...

Non sara il canto delle sirene che ci innamorera,
noi lo conosciamo bene, l'abbiamo sentito gia,
e nemmeno la mano affilata, di un uomo o di una divinita.
Non sara il canto delle sirene in una notte senza lume,
a riportarci sulle nostre tracce, dove l'oceano risale il fiume,
dove si calmano le onde, dove si spegne il rumore.
Non sara il canto delle sirene, ascoltaci o Signore.
Mio padre era un marinaio, conosceva le città,
mio padre era un marinaio, partito molti mesi fa.
Mio figlio non lo conosce, mio figlio non lo saprà,
mio padre era un marinaio, partito molti mesi fa.
Non sara il canto delle sirene, nel girone terrestre,
ad insegnarci quale ritorno, attraverso alle tempeste,
quando la bussola si incanta, quando si pianta il motore.
Non sarà il canto delle sirene ad addormentarci il cuore,
quando l'occhio di Ismaele si affaccia da dietro il sole,
e nella schiuma della nostra scia qualcosa appare e scompare.
Non sara il canto delle sirene che non ci farà guardare.
Mio padre era un marinaio e andava a navigare,
se l'è portato il vento, se l'è portato il mare.
Mio padre era un marinaio, girava le città,
mio figlio non le conosce, ma le conoscerà.
Non sara il canto delle sirene che ci addormenterà,
l'abbiamo sentito bene, l'abbiamo sentito già,
ma sara il coro delle nostre donne, da una spiaggia di sassi.

Post N° 103

Qualcuno si lamenta per non essere stato citato nel post del centenario....

Allora...Annunciazione, Annunciazione!!!!! Tu Marì Marì

       Annunciazione, Annunciazione!!!!! Tu Marì Marì

prrrrprrrrprrrr (suono di trombetta di cui alla foto).....

Ho un blog grazie ad Ariel!!!!! Però ribadisco che nel primo post commentava solo Smeraldo....hihihihi

In foto una trombetta nella casa di campagna del mio amico Bambolo

Post N° 102

Si spezzò la fune, si senti un gran rumore.
Non aveva mai fatto rumore, nessuno l'aveva mai notata.
Era venuto il suo momento, ad un tratto diventò tristemente celebre nonchè utile, ma lo era da una vita, una vita a reggere pesi...pesi divenuti insostenibili solo oggi...

Post N° 101

Una barca si poggiò sulla spiaggia, un uomo la legò ad uno scoglio...
Una donna si stese sul letto, un sogno la sconvolse...
Un arcobaleno abbracciò il cielo, il tempo ne rubò i colori...
Io sono solo un uomo, io sarò solo un uomo.

Soffiamo tutti sulla candela!!!! Io soffierò per ultimo.

Tanti auguri a me, tanti auguri a me! Tanti auguri a Fernando, tanti auguri a me!!

Centesimo post!!!!

Grazie a tutti voi, grazie di essere sempre cosi presenti, grazie per essere sempre così gentili, grazie per essere sempre così acuti, grazie grazie grazie.

Vorrei nominarvi uno per uno, dalla prima persona che mi ha instradato verso questo mezzo a l'ultima nuova arrivata di ieri, in ognuna una storia, in ognuna una vita, in ognuna un'emozione.

Non siamo moltissimi, è vero, ma siamo un bel gruppo; conosco tramite msn alcuni di voi e questo mi ha arricchito.

Volevo cercare oro...non dico che con voi l'ho trovato altrimenti contraddirei il concetto del cercatore d'oro che espressi nei primi post ma posso dire che ho qualcosa in più.

Grazie

Post N° 99

Anche in Spagna ho trovato un gabbiano con cui parlare, si chiama Eugenio. Lo so, non sembra un nome spagnolo ma è di origini italiane, il nonno era di Cerignola.

Mi parlava un pò di se, delle sue aspirazioni, dei suoi progetti. La cosa che più mi colpi fu il racconto del suo primo volo. Era autunno, iniziavano i primi freddi ed Eugenio, affamato, era solo nel suo monolocale (nido); vide dapprima un airone, imponente, maestoso, aggraziato, che volava disegnando traiettorie come ricami di cotone su lino. In seguito un falco, prendeva il vento di petto e rimaneva immobile controcorrente, per poi fuggire velocissimo verso la valle.

Eugenio prese il coraggio a piene mani e provò un saltello verso l’albero affianco; un paio di battiti di ali un pò scoordinati, un atterraggio da volo low cost e arrivò a destinazione.

Ora si sentiva pronto per un volo vero e proprio, chiuse gli occhi, respirò profondamente e spiccò il volo.

Primi volteggi, prime piroette, tutto bene, tutto per il meglio…correnti ascensionali, picchiate fulminee, tutto semplice, fin troppo.

Rientrò a casa (ops, nido) soddisfatto e sfamato; non vedeva l’ora di raccontare l’accaduto a mamma gabbiana.

Mamma gabbiana non tardò a rincasare  ed ascoltò freddamente il racconto di Eugenio che concludeva dicendo: “oggi ho imparato a volare!”

Seguirono momenti di silenzio dopo i quali la mamma, rivolgendosi al neo aviere, disse: “non hai imparato a volare, hai imparato a stare in aria. Imparerai a volare quando, stando in aria, saprai che in fondo volare è semplicemente stare in aria…”

Post N° 98

Qualcuno ricorderà la mia passione per gli arcobaleni, questo scorcio di un paesino mi ha catturato. Un arcobaleno in una giornata che ormai è serena, ma quanto ha piovuto!
Mettiamo fuori dalla buia stanza tutto ciò che di bello abbiamo e non importa se la stanza rimane buia; potrà rimanerlo per poco, sara anch'essa coinvolta della bellezza dell'arcobaleno.

                             The winner is....

Dopo aver valutato le prove, sentiti gli interessati....si dichiara vincitrice del gioco di cui al post precedente.....Ariel!!!!

Costei (a mo di disprezzo...) ha rifiutato l'invito a cena (come del resto le altre vincitrici....).

E' bello sapere che volete venire tutte a cena con me!!!!.......

Ok, gioco a parte vi dico che mi sono fratturato il mignolo del piede sinistro, ora sono fasciato....ricordate i miei bei piedini?... beh, ora ho un dito completamente nero e fratturato...e va beh...me ne rimangono ancora nove!!!!!

In foto il locale sul mare dove avrei portato la vincitrice...spartano ma romantico...

                                  Quiz a premi!

Siamo quasi a 10.000 contatti!!!!

Grazie!!! e per ringraziarvi ho indetto un concorso a premi (aut.min.ric.).

La persona che farà il decimillesimo contatto (debitamente provato con una immagine dello schermo) otterrà un invito a cena...
Nel caso di utente di sesso maschile il premio sara sostituito con un calendario trittico anno 2007 (otto fogli mancanti) del calzaturificio "Gennarino O Mag".

In foto una spiaggia di Minorca, stavo fotografando l'acqua azzurra ma uno starnuto mi ha fatto cadere la macchinetta a terra e questo è il risultato....

                           Tutto può accadere...

Può accadere di tutto; anche il sole, cosi grande ed irraggiungibile, se chiudi gli occhi si può afferrare.
E non importa se è finzione, utopia, interessa solo prenderlo e goderselo!
E' pur vero che, comunque, ci si brucia le mani...ma come dico spesso, ci sono cose per cui vale la pena star male ossia bruciarsi....

La vita è un insieme di attimi, non è un treno ma mille vagoni di prima classe...

                       Un sole che va a dormire...

Potevano mancare i gabbiani Minorchini? Pronti a mettersi in posa mentre cercavo di fotografare un tramonto...che vanitosi!
Per non parlare di quella nuvola che, gelosa come non mai, ha coperto il sole per mostrare i suoi contorni orlati....
E quei raggi? corrono senza un apparente ordine per essere i primi a venire immortalati.
In tutto questo il compito più semplice è il mio, ho dovuto solamente pigiare il pulsante della macchina fotografica...come ripeto spesso, fare foto è emozionarsi, non è tecnica, non si insegna, non si spiega...del resto non si insegna ad amare...

Sarà che tutta la vita è una strada con molti tornanti,
e che i cani ci girano intorno con le bocche fumanti,
che se provano noia o tristezza o dolore o amore non so.
Sarà che un giorno si presenta l'inverno e ti piega i ginocchi,
e tu ti affacci da dietro quei vetri che sono i tuoi occhi,
e non vedi più niente, e più niente ti vede e più niente ti tocca.
Sarà che io col mio ago ci attacco la sera alla notte,
e nella vita ne ho viste e ne ho prese e ne ho date di botte,
che nemmeno mi fanno più male e nemmeno mi bruciano più.
Dentro al mio cuore di muro e metallo dentro la mia cassaforte,
dentro la mia collezione di amori con le gambe corte,
ed ognuno c'ha un numero e sopra ognuno una croce,
ma va bene lo stesso, va bene così.

                                  Rieccomi!!

Eccomi di ritorno dalla vacanza, tutto benissimo.
Se vi aspettate foto del mare turchese...non mi conoscete!!!
Questa è la cosa che più mi ha incantato, un gruppo di fichi d'india che si affacciano pericolosamente al di la della recinzione per mostrarsi in tutta la loro bellezza...
La cosa che ricorderò di più di questa vacanza?? Indubbiamente l'ape maia in spagnolo!!!! troppo forte!!!
Sono strano??? NO, sono vivo e lo sarò finchè riuscirò ad emozionarmi di fronte una pianta di fichi d'india...lo sarò finchè continuerò a rischiare di perdere l'aereo per tornare nel posto in cui li avevo avvistati per fotografarli...

Riflessione della sera...in aereo una vocina ribadisce più volte il divieto di utilizzo di apparecchi elettrici durante la fase di decollo ed atterraggio...ma consente, previa autorizzazione del comandante, l'utilizzo di pc portatili e rasoi elettrici...

Ma io mi chiedo: chi cavolo si fa la barba in volo??!!??

                              ...Si parte....

Arrivate le ferie anche per me, si parte!

Oggi, aereo nel pomeriggio e si va a Minorca. Ehi, non vi dimenticate di me in questa settimana!

Vi abbraccio tutti (leggasi tutte).

In foto un gabbiano immortalato in Sardegna; come sapete il gabbiano è un po il filo conduttore del mio blog, come del resto è il filo conduttore della mia vita.

                   Scelte fondamentali della vita

La vita è fatta di scelte importanti...e questa è una delle più ardue....

Voi quale dolcetto scegliereste?

Io prendo il più buono! Il vassoio potrebbe non passare più...a me hanno dato una vita sola e a voi?? 

      Ci sono cose per cui vale la pena star male...

Secondo voi questo tizio per quale motivo stringe le lenzuola?

a) Sta facendo sesso

b) Sta piangendo rabbiosamente

c) Ha mangiato peperoni ripieni