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Carissimi visitatori, che entrate e uscite dal mio blog, grazie per aumentare il numero del mio contatore, mi piacerebbe che i visitatori mi lasciassero un commento, sul argomento che parlo, un saluto e perché no un suggerimento su cosa vi piace, cosa non mi piace e secondo voi cosa bisognerebbe migliorare :-))) Grazie ancora a presto

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AMORE

Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.
~ da Una rosa nel mare ~

 

POESIA D'AMORE

In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là

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Post N° 629

Post n°629 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da venboo
 

ALLA RICERCA DELLA FELICITA'

Le emozioni sono componenti fondamentali della nostra vita, da esse, sovente, traiamo gli stimoli che muovono le nostre giornate. Seppure ogni singola emozione sia importante e permetta a chi la sperimenta di sentirsi vivo, l'uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità
Quest'ultima è data da un senso di appagamento generale e la sua intensità varia a seconda del numero e della forza delle emozioni positive che un individuo sperimenta. 

Questo stato di benessere, soprattutto nella sua forma più intensa - la gioia - non solo viene esperito dall'individuo, ma si accompagna da un punto di vista fisiologico, ad una attivazione generalizzata dell'organismo. 

Molte ricerche mettono in luce come essere felici abbia notevoli ripercussioni positive sul comportamento, sui processi cognitivi, nonché sul benessere generale della persona. Ma chi sono le persone felici? 
Gli studi che hanno cercato di rispondere a questa domanda evidenziano come la felicità non dipenda tanto da variabili anagrafiche come l'età o il sesso, né in misura rilevante dalla bellezza, ricchezza, salute o cultura. Al contrario sembra che le caratteristiche maggiormente associate alla felicità siano quelle relative alla personalità quali ad esempio estroversione, fiducia in se stessi, sensazione di controllo sulla propria persona e il proprio futuro.

Cosa succede quando siamo felici? 

Tutti noi, in misura più o meno accentuata, proviamo emozioni, in un certo senso le agiamo a livello di comportamenti più o meno visibili e consapevoli, le condividiamo con gli altri parlando o scrivendo di esse, alcuni riescono perfino ad immortalarle nelle opere d'arte. 
Ma cosa succede dentro e fuori di noi quando siamo felici?
immagineAlcuni autori (Maslow, 1968; Privette, 1983) riportano che le sensazioni esperite con più frequenza dalle persone che si trovano in una condizione di felicità o di gioia sono quelle di sentire con maggiore intensità le sensazioni corporee positive e con minore intensità la fatica fisica, di sperimentare uno stato di attenzione focalizzata e concentrata, di sentirsi maggiormente consapevoli delle proprie capacità.immagineSpesso le persone felici si sentono più libere e spontanee, riferiscono una sensazione di benessere in relazione a se stesse e alle persone vicine e infine descrivono il mondo circostante in termini più significativi e colorati.immagineInoltre le persone che provano emozioni positive, quali ad esempio gioia e felicità, a livello fisiologico presentano un'attivazione generale dell'organismo che si manifesta con un'accelerazione della frequenza cardiaca, un aumento del tono muscolare e della conduttanza cutanea e infine una certa irregolarità della respirazione.immagineIn ultimo chi è felice sorride spesso. In effetti il sorriso, sovente accompagnato da uno sguardo luminoso e aperto, è la manifestazione comportamentale più rappresentativa, inconfondibile e universalmente riconosciuta della felicità e della gioia. 

Chi sono le persone felici?

Probabilmente chiunque, passando in rassegna le persone che gli sono vicine, è in grado di identificare tra tutte un amico, un parente o un conoscente che è considerato da tutti la persona felice per antonomasia, la persona che non perde il buonumore anche quando deve affrontare delle situazioni difficili o fastidiose, quella che ha sempre la battuta pronta e che sembra serena in ogni circostanza. 
Ma la felicità da cosa dipende? Esistono delle caratteristiche dell'individuo che lo rendono maggiormente permeabile a sentimenti di felicità e gioia piuttosto che a sentimenti negativi? 
E' molto difficile, probabilmente impossibile, rispondere in modo sufficientemente accurato a tali quesiti. Tuttavia le ricerche sulla felicità mettono in luce come essere più o meno felici non dipende in modo diretto da variabili anagrafiche come l'età o il sesso, né in misura rilevante dalla bellezza, ricchezza, salute o cultura. Al contrario sembra che le caratteristiche maggiormente associate alla felicità siano quelle relative alla personalità e in particolare quelle relative all'estroversione, alla fiducia in se stessi, alla sensazione di controllo su se stessi e il proprio futuro (D'Urso e Trentin, 1992).
Secondo Argyle e Lu (1990) la persona estroversa è più felice perché ha più rapporti sociali, fa amicizie più facilmente, partecipa ad un maggior numero di attività pubbliche e collettive dove trova maggiori motivi di interesse e divertimento. Inoltre una persona felice è anche una persona che sta bene con se stessa e che ha fiducia nelle sue capacità e percepisce una fondamentale congruenza tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere. In sostanza, più le persone riescono ad accettarsi per quello che sono, con tutti i loro pregi e i loro limiti, più sono felici. Analogamente, quanto più una persona ritiene di poter ragionevolmente controllare gli eventi che gli accadono nella sua vita affettiva, sociale, lavorativa, più è felice, e in particolar modo, è più felice di chi si considera in balia del caso o degli altri.

Felicità e benessere

Gli stati d'animo positivi possono influire in modo considerevole sia sul comportamento sia sui processi di pensiero rendendoli maggiormente adeguati e funzionali alle situazioni di vita dell'individuo. E' poi ovvio che tutto questo si ripercuota positivamente sullo star bene dell'individuo con se stesso e gli altri. 
In effetti quando le persone sono di buon umore pensano alle cose in modo molto diverso rispetto a quando sono di cattivo umore. Ad esempio, si è trovato che il buon umore porta a descrivere in modo positivo gli eventi sociali a percepirsi come socialmente competenti, a provare sicurezza in se stessi e autostima (Bower, 1983). Inoltre quando si è felici si tende a valutare più positivamente la propria persona: ci si sente pieni di energia, si considerano meno gravi i propri difetti e si pensa meno alle proprie difficoltà. In ultimo, si è visto che più si è felici più si curano e si allargano i propri interessi sociali e artistici, si pone maggiore attenzione alle questioni politiche generali, ci si sente più inclini ad accettare dei compiti nuovi e stimolanti, anche se difficili (Cunningham, 1986; 1988). 
Da questo punto di vista non c'è da stupirsi che uno stato emotivo positivo induca all'ottimismo: Mayer e Volanth (1985), infatti, hanno trovato una correlazione diretta tra grado di buonumore e probabilità stimata di eventi positivi.
Essere felici induce anche ad essere più audaci. A questo proposito, Isen e Patrick (1983) hanno messo in luce come la gioia tendenzialmente porti a sottovalutare la gravità dei rischi e quindi porti ad agire in modo meno prudente. 
In ogni caso si è anche visto che questo accade solo se la decisione da prendere non comporta dei rischi seri. In presenza di uno stato d'animo positivo, non solo il mondo sembra più colorato e desiderabile e le azioni più facili, ma anche le persone che ci circondano sembrano migliori. 
E' forse per questo che molti esperimenti rilevano come le persone felici siano più disponibili, generose e altruiste e provochino negli altri una maggior simpatia. 
In ultimo, per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, si è visto che il buon umore ha degli effetti positivi sulle capacità di apprendimento e di memoria e sulla creatività: in sostanza quando si è felici si apprende con più facilità, in misura maggiore e in modo più duraturo (Ellis, Thomas e Rodriguez, 1984; Ellis, Thomas McFarland e Lane, 1985) e inoltre si è maggiormente creativi nella soluzione dei problemi. 

FELICITA': istruzioni per l'uso 

A questo punto, visti i vantaggi che essere felici comporta, ci si potrebbe chiedere se esistono delle strategie che ci aiutino a sentirci felici o a recuperare il buonumore quando lo si è perso. In questo senso D'Urso e Trentin (1992) riportano una serie di attività e atteggiamenti che si accompagnano o favoriscono uno stato di benessere. 
Tali attività o atteggiamenti sono: 
  

1. non attribuire interamente a noi stessi la responsabilità degli eventi spiacevoli che ci capitano2. stare in compagnia di persone felici3. fare esercizio fisico4. non confrontare la nostra condizione (salute, bellezza, ricchezza ecc.) con quella degli altri5. individuare quello che ci piace nel nostro lavoro e valorizzarlo6. curare il corpo e l'abbigliamento7. riconoscere i legami tra cattivo umore e cattivo stato di salute: spesso è il malessere fisico, più che altri fattori oggettivi, a determinare un cattivo umore8. dimensionare le nostre aspettative alle capacità e alle opportunità medie della situazione9. aiutare le persone a cui piace essere aiutate10. non fare progetti a lunga scadenza11. frequentare le persone che ci hanno fatto dei piaceri e alle quali abbiamo fatto dei piaceri12. non trarre conclusioni generali dagli insuccessi13. fare una lista delle attività che personalmente ci fanno stare di buon umore e praticarle
 
 
 

Post N° 628

Post n°628 pubblicato il 26 Gennaio 2007 da venboo
 

immagineUna serata al cinema ieri sera, e che film ho visto be fra quelli usciti nelle sale ho scelto "La ricerca della felicità"! Forse perchè anche io sono alla ricerca della felicità e perchè no anche da un film si può imparare :-)))!! Di che parlava "Chris Gardner è un brillante venditore in serie difficoltà economiche. Indietro con l'affitto per mancanza di lavoro, Gardner, e il figlio di appena cinque anni, vengono sfrattati dall'appartamento di San Francisco dove vivono e si ritrovano in mezzo alla strada senza un posto dove andare. Poi, quasi per caso, l'uomo viene assunto come praticante presso una prestigiosa società di consulenza finanziaria, un incarico che comporterà tante privazioni, prima fra tutte quella di essere costretto a vivere, insieme al figlio, in un ricovero per senza tetto, ma che lo porterà a realizzare il sogno di una vita migliore per entrambi." Un film che se non avete visto consiglio di vedere, serio commovente e istruttivo :-)))) Ciaooo e buona giornata

 
 
 

Post N° 627

Post n°627 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da venboo
 

L'amore a volte può, spaccare il cuore nella vita si è stronzi o lo si diventa, ma non solo al maschile anche al femminile, forse nella mia vita sono stato stronzo ma ne ho anche incotrate stronza voglia di cambiare in un anno di cambiamenti ed allora perchè non cantare :-)))  Uon due tre orchestra immagine immagine

Spaccacuore

Spengo la TV
e la farfalla appesa cade giù
ah, succede anche a me
è uno dei miei limiti.
Io per un niente vado giù
se ci penso mi da i brividi.
Me lo dicevi anche tu
dicevi tu ...
Ti ho mandata via.
Sento l'odore della città
non faccio niente, resto chiuso qua.
Ecco un altro dei miei limiti.
Io non sapevo dirti che
solo a pensarti mi da i brividi
anche a uno stronzo come me
come me ...
Ma non pensarmi più,
ti ho detto di mirare
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, Amore!
Ma non pensarmi più,
che cosa vuoi aspettare?
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, dritto qui ...
So chi sono io
anche se non ho letto Freud.
So come sono fatto io
ma non riesco a sciogliermi
ed è per questo che son qui
e tu lontana dei chilometri
che dormirai con chi sa chi
adesso lì ...
Ma non pensarmi più,
ti ho detto di mirare
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, Amore!
Ma non pensarmi più,
che cosa vuoi aspettare?
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, dritto qui...

 
 
 

Post N° 626

Post n°626 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da venboo
 

Le proprietà della mela

Una mela al giorno... per stare sempre in forma!

Il detto popolare ha, in questo caso, fondamenta ben radicate: la mela può essere considerata un farmaco della natura, un rimedio per un notevole numero di problemi di salute.
Prima di tutto, proteine e grassi sono quasi assenti, in 100 grammi di mela troveremo in media 40 calorie, 10 grammi di zuccheri e delle considerevoli quantità di
potassio, vitamina B, acido citrico e acido malico.

I sali minerali
vitamina B1

aiuta a combattere la stanchezza, il nervosismo e l’inappetenza

vitamina B2

protegge le mucose della bocca e dell’intestino, rinforza inoltre capelli e unghie

acido citrico e malico 

facilitano la digestione (specie dei carboidrati)

 
Tutti i pregi
1.

E’ ben tollerata dai diabetici: contiene fruttosio, uno zucchero che viene assorbito senza l’intervento dell’insulina; contiene quasi il 2% di fibre, tra le quali spicca la pectina per i suoi innumerevoli benefici. Questa sostanza tiene sotto controllo la glicemia, rallentando e regolando l’assorbimento di zuccheri.

2.

Mangiata cruda ha un’azione astringente, mentre mangiata cotta è un ottimo rimedio contro la stipsi, grazie all’azione della fibre a della pectina.

3.

E’ consigliabile mangiare una mela a fine pasto! Andando contro la teoria che la frutta va assunta lontano dai pasti, la mela non solo ha proprietà digestive, ma grazie alle fibre ed al contenuto di acido ossalico, sbianca e pulisce i denti, “massaggiando” la gengiva.

4.

Chi mangia mele respira meglio. Pare che addirittura i benefici alle vie respiratorie siamo superiori a quelle degli agrumi; oltre che migliorare la respirazione, aiuta l’apparato respiratorio a difendersi dagli attacchi degli agenti irritanti.

5.

Abbassa il colesterolo “cattivo” (LDL) e aumenta quello “buono” (HDL) nell’arco di un solo mese. Il ruolo determinante in questo processo è di nuovo svolto dalla pectina.

6.

Previene ictus e tumore. Grazie ad alcuni anti-ossidanti come i bioflavonoidi, aiuta l’organismo nella lotta contro i radicali liberi, che sono dannosi e causano l’invecchiamento del corpo. Ma la parte del leone la fa ancora la pectina, che durante la sua fermentazione produce acido butirrico, sostanza alla base di alcuni farmaci sperimentali per la cura del cancro.

 
 
 

Post N° 625

Post n°625 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Come profumi, che gonna
che bella che sei, che gambe !
Che passi sull'asfalto di Roma.
Serenella,
in questo vento di mare, di pini,
nel nostro anno tra la guerra ed il Duemila.
Dal conservatorio all'università,
la bicicletta non va,
e Tu che aspetti me,
con i capelli giù
io li carezzerò,
seduti al nostro caffè..
Serenella..
La radio trasmetterà
la canzone che ho pensato per Te,
e forse attraverserà l'Oceano
lontano da noi:
l'ascolteranno gli Americani che proprio ieri
sono andati via e con le loro camicie a fiori
colorano le nostre vie
ed i nostri giorni di primavera.
Che profumano dei tuoi capelli !!
E dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro
e chiusi su di me
nel novecentocinquanta....
Amore,
ma come stiamo bene al sole....
Amore
da quest'anno tu,
sarai con me.
E' tondo quest'anno,
che tiro diretto e che
bell'effetto al mio cuore,
Serenella
coi soldi cravatte, vestiti, dei fiori
e una vespa per correre insieme al mare.
Al mare di questa città
alle onde, agli spruzzi
che escono fuori dalle nostre fontane.
E se c'è un pò di vento,
ti bagnerai,
mentre aspetti me
al nostro caffè.
Serenella.
La radio trasmetterà la canzone
che ho pensato per Te,
e forse, attraverserà l'oceano
lontano da noi,
l'ascolteranno gli Americani
che proprio ieri sono andati via,
e con le loro camicie a fiori
che colorano le nostre vie
e i nostri giorni di primavera
che profumano dei tuoi capelli!!
e dei tuoi occhi così belli
spalancati sul futuro
e chiusi su di me,
nel novecentocinquanta....
E ti amo ,
ti amo forte al Sole
questo Sole che sembra vicino.
Serenella
io,
voglio un bambino
nei nostri giorni di primavera
lo penseremo come una canzone
Serenella
ti porto al Sole
Serenella
ti porto al mare.....
La radio trasmetterà la canzone
che ho pensato per Te,
e forse attraverserà l'Oceano
lontano da noi
l'ascolteranno gli Americani
che proprio ieri sono andati via,
o Serenella
ti porto al mare,
io,
ti porto via...............

 
 
 

Post N° 624

Post n°624 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da venboo
 

Visto che ho sogni strani e ripetitivi in questo periodo mi sto facendo una coltura sui sogni, e vi voglio rendere partecipi :-)))

Il sogno è un immancabile accompagnatore delle nostre notti. Alcuni ricordano i propri sogni ogni mattina e con facilità; altri, invece, solo raramente trattengono le immagini di un qualche sogno oltre il risveglio, magari solo quando esso è a forte contenuto emotivo. C'è anche chi afferma di non ricordare mai i sogni al risveglio. Tutti, tuttavia, sogniamo ogni notte più volte. Gli studi degli psicologi e dei neuropsichiatri hanno dimostrato che non è possibile non sognare e che, anzi, la fase del sonno con sogni (chiamata R.E.M., ossia Rapid Eye Mouvement, a causa del fenomeno dei movimenti oculari che si verificano concomitantemente) si ripete ogni notte più volte, con un ciclo di circa quindici-venti minuti ogni novanta.

Ma che cos'è il sogno? Sono state fatte numerose affermazioni in merito: per alcuni ricercatori esso è il guardiano del sonno, poiché difenderebbe il sonno dagli stimoli sensoriali; per altri, invece, è una specie di esercizio cerebrale a vuoto, utile alla fisiologia neurale. Ma l'aspetto più sconcertante è nella sua significatività: il sogno non risulta indifferente al sognatore, ed emozioni e impressioni dense di significato si affollano frequentemente in esso. I neurologi non si occupano molto di questo aspetto, che risulta il meno comprensibile alla scienza.

Dobbiamo ammettere pertanto che il sogno ha un valore ed un significato psicologico, che si interseca e si correla con quello fisiologico. Da questo punto di vista, esiste una letteratura scientifica alquanto ricca - almeno, per chi accetta di considerare scientifica la psicoanalisi.

Sulla interpretazione dei sogni Siegmund Freud ha edificato il metodo di indagine psicoanalitico. Esattamente cento anni fa, nel 1899, egli dava alle stampe il libro omonimo, che costituisce il vero e proprio manifesto del metodo psicoanalitico. Dobbiamo salutare in esso la svolta nell'approccio allo studio e al trattamento dei disturbi nervosi e la nascita della psicologia clinica. L'interpretazione freudiana del sogno si basa essenzialmente sul metodo delle libere associazioni, e poggia sulla concezione del sogno come manifestazione del desiderio, che però viene mascherata dall'azione della censura onirica. Inoltre, per Freud il desiderio è essenzialmente di natura sessuale, per cui il sogno esprime sempre un desiderio sessuale, attuale o pregresso.

Ma non finisce qui la mia ricerca continua :-))))))

 
 
 

Post N° 623

Post n°623 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Amore

Timidezza:l'inibizione che blocca il sesso

Saper esprimere le proprie emozioni significa anche esternare i propri desideri, non aver paura del giudizio degli altri, soprattutto delle persone amate, non temere l’opinione del partner sull’aspetto del proprio corpo e sul modo di vivere la sessualità. Spesso uomini e donne timidi si lasciano sfuggire di mano rapporti e relazioni per il timore di esporsi, chiudendosi in un mondo di solitudine dove, apparentemente, trovano pace.
Di solito la riservatezza è considerata un pregio e non mostrare eccessivamente le proprie emozioni – il famoso self-control inglese – un esempio di stile. Ma il non esporsi, quando diventa timidezza o addirittura vergogna, è un atteggiamento che viene sempre meno tollerato nella nostra società. «Il timido, nella società dell’apparenza e della comunicazione, è visto come una sorta di outsider, un deviante» afferma Walter La Gatta, psicologo.

Si è parlato della timidezza e delle sue conseguenze sulla vita di relazione ed in particolare sulla sessualità durante il XXVII Congresso Nazionale del Centro Italiano di Sessuologia, svoltosi recentemente ad Ancona. E si è discusso delle terapie che possono risolvere il problema, confrontando il parere di molti studiosi con quelli dell’Associazione Italiana Ricerca Timidezza e Fobie Sociali di Ancona. «La timidezza si palesa come una modalità esistenziale, nella quale l’altro viene incontro, invadendo il nostro spazio personale» spiega Franco Avenia, presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca in Sessuologia. «L’altro, che mette all’angolo e paralizza, è vissuto come giudicante e si mostra capace di entrare nei luoghi più reconditi del nostro essere, dove può scovare tutte le nostre debolezze. Diviene uno specchio nel quale si è costretti ad osservare un sé che non piace, che si vuole negare».
La sessualità, con la sua forte interazione fisica, assume caratteristiche negative. Quando si affronta una realtà con la quale si ha poca confidenza, che si conosce poco la timidezza si può trasformare in terrore e questa emozione troppo forte può impedire l’incontro sentimentale e anche il rapporto sessuale.
Spiega Stefano Lera, psicoterapeuta, docente all’Università di Firenze: «Se si ha vergogna di esporre il proprio corpo e la paura del contatto, il rapporto sessuale non è possibile. La ricerca d’identità, infatti, diviene l’elemento cardine dell’agire sessuale. Il timido o la timida si danno all’incontro con l’altro, senza una propria identità precisa ma definendo se stessi solo attraverso il giudizio dell’altro. Il proprio piacere diventa un accessorio non necessario. Il risultato? Una sensazione d’inadeguatezza e un costante stato d’ansia». Questa situazione porta a molte disfunzioni sessuali e «svuota la sessualità dalla sua originaria finalità: il piacere». L’uomo potrà mostrare difficoltà nell’ottenere l’erezione e la donna avere scarsa lubrificazione: si tratta di ansia da insuccesso. Oppure l’uomo può perdere l’erezione e la donna non arrivare all’orgasmo: si tratta di ansia da prestazione.

Le cause della timidezza:
genetico 
biologiche: 
la moderna psichiatria sostiene il modello medico delle cause della timidezza e si richiama alle scoperte della neurobiologia e della genetica.Ricerche a favore di questa teoria sono ad esempio quella di Kagan, che studiando gemelli omozigoti, con patrimonio ereditario identico, ha avuto modo di osservare che se un gemello è timido, lo è anche l’altro, anche se vissuti in ambienti diversi.
psicologiche: se il bambino nasce in una famiglia blindata, poco numerosa e con pochi contatti sociali, dove si parla poco e non si scambiano manifestazioni d’affetto, è abbastanza normale che
il bambino sviluppi comportamenti caratterizzati dall’inibizione. Dalla famiglia possono venire anche atteggiamenti educativi sbagliati, come l’essere ipercritici, rendendo i figli timorosi di esprimersi, per paura di sbagliare.
sociali: l’ambiente sociale può insegnare la paura degli altri e di adattarsi alle più diverse situazioni. Oggi i bambini passano molte ore a giocare con i videogame in solitudine: questa impossibilità di sperimentazione di se stessi nei rapporti sociali influisce negativamente sugli aspetti di timidezza del proprio carattere.

 
 
 

Post N° 622

Post n°622 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Poesia

Domani schiuderò i tuoi silenzi
in dolci promesse
emozionerò i tuoi occhi
e dipingerò per te
sogni splendidi
per i giorni che verranno..
Domani...
mi rialzerò e scioglierò il pianto
e il dolore di vederti scivolare via
dalle mie mani e dal mio cuore...
Supererò la paura di
perderti ancora e sempre..
E ogni giorno inventerò
un nuovo domani solo per tornare
ad amarti...

 
 
 

Post N° 621

Post n°621 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Amore

Ogni uomo e ogni donna, dalla prima giovinezza fino alla maturità, considera la sfera emotiva e sessuale una parte estremamente importante della propria esistenza.

All'amore e al sesso sono legate molte delle scelte fondamentali di quel cammino che ogni individuo deve percorrere nell'arco degli anni e, molto spesso, da un felice o infelice approccio con la propria sessualità dipendono decisioni, eventi, iniziative.

Un amore infelice o un cattivo rapporto con l'altro sesso possono condizionare e rendere difficili anche una serie di comportamenti di tipo sociale in quanto l'insicurezza, la timidezza o, peggio, il senso di frustrazione, tendono a minare quella fiducia in sé stessi che è alla base del successo nella vita.

Probabilmente l'uomo primitivo non aveva di questi problemi mentre, ai nostri giorni in cui tutto viene analizzato e sottoposto a continue verifiche, anche il desiderio sessuale ha subito una sorta di involuzione determinata da fattori esterni (stress, inquinamento, abuso di farmaci o di droghe) o da più profondi conflitti di tipo psicologico (smania di successo, arrivismo, competitività).

Purtroppo l'uomo moderno ha subito e subisce sempre di più il bombardamento della continua ricerca, da parte della società, di una serie di spinte verso la realizzazione di una figura umana sempre meno umana e sempre più tecnologica.

In questo quadro sono state messe in disparte tutte quelle splendide opportunità che la natura, nella sua grande sapienza, ha messo a disposizione dell'uomo per affrontare e risolvere molti dei suoi problemi.

La natura però ci ha fornito tutto quello di cui abbiamo bisogno, sempre che l'uomo abbia l'umiltà di guardare alle cose semplici, efficaci ma non nocive, che possono aiutarlo ad affrontare i momenti di cedimento, di debolezza e anche di impotenza.

Questo proposito apriamo un discorso che, nel grande quadro di tutto ciò che la terra ci offre per curarci attraverso l'uso dei suoi prodotti, riguarda soprattutto la sfera sessuale.

Usare le erbe aromatiche in cucina o fare le tisane per curare il raffreddore o la cattiva digestione è, da sempre, una usanza comune, Pochissimi sanno invece che le erbe possono avere poteri afrodisiaci, stimolanti, euforizzanti e che possono creare intorno alla persona un alone di attrazione e richiamo sessuale.

Fa parte di un luogo comune dire che "un uomo si prende per la gola" riferendosi alle capacità culinarie di una donna, ma il discorso è molto più sottile. La cucina infatti può essere proprio il laboratorio in cui si compiono riti magici, in cui si confezionano pozioni atte a stimolare e potenziare l'arte amatoria di chi non possiede quella carica erotica sufficiente a soddisfare il proprio partner o a catturarne uno nuovo.

Infiniti sono I metodi di applicazione dei prodotti della natura e vanno dalle essenze, ai bagni aromatici, alle tisane ma, soprattutto, a una accurata gestione del patrimonio gastronomico abbinato a quel pizzico di magia che ci viene, appunto dagli ingredienti giusti al momento giusto.

A tale proposito è però necessario fare una premessa importante. Anche se apparentemente innocue, in quanto "naturali", le erbe hanno una loro azione potentissima ed è necessario conoscerne a fondo le caratteristiche per evitare di farne un uso sconsiderato che potrebbe rivelarsi nocivo.

E' necessario quindi valutare attentamente le cause scatenanti determinati comportamenti di chi soffre di problemi legati alla sfera sessuale, per poter scegliere con oculatezza il rimedio più adatto.

 
 
 

Post N° 620

Post n°620 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Poesia

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

 
 
 

Post N° 619

Post n°619 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da venboo
Foto di venboo

Amore come occasione per accorgersi dell’altro, come crescita, riappropriazione della coscienza di sé, del proprio corpo, dei propri sensi, della libertà di pensare e sentire a modo proprio.

 
 
 

Post N° 618

Post n°618 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da venboo
 

Dicono che il vero amore non ha bisogno di parole ma vive di sguardi.ma non c'è niente di meglio di una tenera frase d'amore per colpire al cuore il nostro lui o la nostra lei!!!

 
 
 

Post N° 617

Post n°617 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Cucina

La cucina messicana è famosa per i suoi gusti intensi e vari, decorazioni colorate e la gran varietà di spezie. La gastronomia messicana, se si guarda ai sapori e agli ingredienti, è una delle più ricche del mondo in proteine, vitamine e minerali però alcune persone la trovano troppo speziata.

Quando i conquistadores spagnoli arrivarono nella capitale atzeca Tenochtitlan (oggi Città del Messico) scoprirono che l'alimentazione dei locali era basata su piatti a base di mais con aggiunte erbe e spesso accompagnati da fagioli.

Successivamente, i conquistadores aggiunsero al cibo dei precolombiani del Messico (che includeva cacao, pomodori e vaniglia) il riso, carne e vino che avevano portato dalla Spagna. La maggior parte della cucina messicana attuale è basata sulle tradizioni dei Nativi Americani, inclusi Maya ed Atzechi.

Un ingrediente fondamentale è il chili. I piatti sono spesso molto colorati vista la gran varietà di verdure (come ad esempio, peperoncini rossi, verdi, chili, broccoli). Il cibo messicano varia a seconda della regione, per via delle differenze etniche tra gli abitanti indigeni e a seconda della maggiore o minore influenza da parte degli spagnoli.

I piatti principali e più famosi sono i tacos, i burritos, la salsa guacamole, le tortillas. La bevanda più famosa è la tequila, derivata dalla pianta dell'Agave. Dalla fusione tra cucina statunitense e messicana è nata la popolare cucina Tex-Mex

 
 
 

Post N° 616

Post n°616 pubblicato il 21 Gennaio 2007 da venboo

UN MANUALE D'AMORE, Be di questo parlava un film, e da venedì nelle sale è uscito il secondo capitolo di che parlava il primo? Ne parliamo! Va be dai eccovi un aiuto :-)))

Gli italiani, oltre che "brava gente", sono un popolo di amatori, come emerge da sondaggi e inchieste di mezzo mondo. E chi poteva realizzare un manuale d'amore cinematografico se non noi? E soprattutto quale genere migliore della commedia all'italiana per ritrarci all'opera?
Potenzialmente il film di Veronesi, grazie a un cast di nomi notissimi, potrebbe essere un divertissement sentimentale d.o.c., se non avesse alcune lacune nella sceneggiatura, indotte forse da un cast troppo altisonante. Manuale d'amore è un film a episodi, collegati dall'interagire dei vari personaggi, che rappresenta, intrattenendoci, il percorso di dieci, cento, mille coppie.
Il primo dei quattro episodi, "l'innamoramento", vede protagonista Muccino jr., disoccupato, sdanarato e possessore di un solo bene, il suo motorino. Un gatto nero gli fa incontrare la donna della sua vita, ma che fatica uscire con lei. Il testimone passa alla Buy e Rubini, protagonisti della fase della "crisi". I due sono una coppia sposata da tempo, ormai figli della routine e delle battute acide. Il dialogo fra loro è assente. Quale soluzione? La Litizzetto, nel terzo periodo dell'amore, "il tradimento", è una vigilessa che diventa severissima con il genere maschile alla guida, in seguito alle corna da parte del marito. Nelle sue giornate ha a che fare con Verdone, nero per la separazione dalla moglie, personaggio cardine dell'ultimo momento dell'amore, "l'abbandono". Qui si sviluppa una storia assolutamente "verdoniana" in tutto e per tutto. La conclusione di questo episodio chiude il cerchio aperto all'inizio del film.
Ripercorrendo i modi di essere dei singoli attori, Manuale d'amore vorrebbe rappresentare un bigino semiserio sui percorsi classici del sentimento principe della nostra vita. La sua ovvia circolarità (il film inizia con la recitazione di Anita Caprioli del manuale, e si conclude con l'attrice che passeggia sulla spiaggia) è asservita alla trama che può ispirarsi idealmente a "Cinque per Due" di François Ozon, senza possederne l'inventiva. Gli episodi prendono spunto dai film più disparati fra cui La signora in rosso ed è agli interpreti che è quindi assegnato il compito di reggere le sorti delle storie, indurre qualche sana risata, attirare il pubblico. L'amore non cambia mai.

 
 
 

Post N° 615

Post n°615 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Musica

E' Strano

E' strano ma piano sta tornando a vibrare qualcosa lontano
stavolta non ci sto, non si può ritornare in quel punto di non ritorno che già so
ho bisogno di stimoli per me
ho bisogno della voglia di fare che non c'è
da quando ci penso mi rendo conto
che se il tempo ho sprecato ora non spreco più un secondo
per te ho lasciato occasioni per strada senza il gusto di qualche risata, è andata
se ora ci penso quello che sento è un salto nel buio vale più di un ripensamento.

(rit)
è strano svegliarsi un giorno qualunque diverso
ritrovarmi dopo tanto tempo un po' più a destra e il bisogno di un sogno
è strano svegliarsi un giorno qualunque diverso
ripartire per un altro posto se lo voglio aspettando il mio sogno.

ora so che ho tutte le parole per capire, per trovare un senso
ora so che se non ho più niente mi sta bene veramente
se penso ricordo non so più cosa stavo facendo con te da solo laggiù (laggiù)
c'è solo un rimpianto, e sei tu, che ho sprecato troppo tempo a stare solo laggiù
visto che non mi davi, non capivi i momenti in cui solo tu mi servivi
non credevo e ora so che ho sbagliato a pensare di avere quello che non ho

(rit)
è strano...

è strano ma piano sto capendo che il mondo è a portata di mano
basta un soffio di vento per cancellare il tuo momento
basta il gesto e da solo viene il resto
il passato è tempo che non ho più
il presente mi regala quello che non puoi tu
e ora che mi godo il meglio
ora che mi guardo indietro penso sto vivendo in un sogno!
è strano svegliarsi un giorno qualunque diverso
ripartire per altro posto se lo voglio aspettando il mio sogno

E se lo dicono loro mi sa si che è strano, e pensavo che fosse strano solo per me!! Pensiamo a quanto e strano le cose che succedono!!! Ma penso quanto sia strano anche ........... Lasciamo l'immaginario

 
 
 

Post N° 614

Post n°614 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Musica

Il tempo e poco ma volevo lasciare la canzone che mi gira in testa da oggi che voglia dire :-)))))))))))))))))))))!!!!

In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l'immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d'amore
di vero amore
In un mondo che - Pietre un giorno case
prigioniero è - ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te - rivivono ci chiamano
E la verità - Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e - perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l'immagine - si aprono
ormai - ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te

 
 
 

Post N° 613

Post n°613 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Sport

Ski fitness: in forma sulla neve!

Per tutti gli amanti della montagna e dello sci ... nasce lo "Ski fitness": una nuova ginnastica da praticare sulla neve... che permette di consumare tante calorie divertendosi!! In una sola ora di lezione, che si svolge a puro ritmo di musica, si consumano infatti ben 400/ 500 calorie! Inoltre molti sono i benefici che si possono ottenere praticando questo tipo d' aerobica, infatti secondo uno studio americano lo "Ski fitness" aiuterebbe a migliorare resistenza e forza e, consentirebbe allo stesso tempo di rafforzare muscoli di spalle, petto e cervicale.
Lo "Ski fitness" è quindi un'ottima alternativa per chi non sa sciare o comunque non vuol dedicarsi solo a quello, ma che ama stare in montagna all'aria aperta e fare del movimento.
Questa ginnastica è molto utile anche ai principianti dello sci perché aiuta ad imparare ad assumere il corretto assetto corporeo importante per affrontare le prime salite e discese.
Lo "Ski ftiness" si articola in tre fasi. Eccovi alcuni esempi di esercizi:

Riscaldamento:   passo dell’oca: con una piccola oscillazione portare la gamba estesa di fronte fino a che non si sente un indurimento dei tendini, mantenere il piede rivolto verso l’alto.

abbattere la porta: sollevare una gamba di fronte a voi, poi estenderla come se dovesse spalancare una porta.

Training: il salto (2 set da 15 ripetizioni ciascuno):
in piedi con piedi paralleli e ginocchia piegate, addominali tesi e controllati.
Saltare in avanti evitando eccessivi movimenti soprattutto nella parte alta del corpo.
Atterrare nella stessa posizione di partenza.

il salto Super G (2 set da 8 ripetizioni ciascuno):
in equilibrio su una gamba con le mani sulle cosce, saltare diagonalmente e atterrare sull’altra gamba. Cercare di atterrare in equilibrio ed in controllo della posizione.
Per dare maggior forza al salto, si possono usare le braccia.

su una gamba (2 set da 12 ripetizioni ciascuno):
in piedi su una gamba con mani sulle cosce, ginocchia leggermente piegate.
Portarsi in avanti con la parte superiore del corpo mantenendo gli addominali tesi e la schiena diritta. Poi raddrizzarsi.

Defaticamento: Dieci minuti di stretching statico con esercizi di rilassamento muscolare.

 
 
 

Post N° 612

Post n°612 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da venboo

Su un sito di Psicologia ho trovato questo: ""Se tu fossi un animale, quale vorresti essere scegliendo tra un pesce, un uccello o un animale terrestre?" mi aveva chiesto una volta un'amica che studiava psicologia: "Un gabbiano!" -avevo risposto. "Sai cosa sognifica?" - "Forse che non ho paura di prendere l'aereo?" - "Certo non è detto che non sia una spiegazione possibile, ma in realtà hai scelto un volatile perché è l'unico che può vedere tutto, ma proprio tutto del mondo e per giunta può osservarlo da una prospettiva dominante, senza toccarlo e senza esserne toccato." - "Allora qual è il motivo della mia risposta secondo te?" - "A mio parere questa scelta tradisce una certa insicurezza. Hai paura di farti coinvolgere troppo. Preferisci vedere come si comportano gli altri. Vuoi giudicare ma hai paura di essere giudicata". Si, ci aveva propiro azzeccato la mia amica ""strizzacervelli"." Che sia giusto :-))!!

 
 
 

Post N° 611

Post n°611 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da venboo
 
Foto di venboo

Buona giornata a tutti, torniamo a parlare di me, dopo una nottata insonne, passata al parcheggio, con il turno di notte, tornando a casa mi sono seduto sull’autobus ho tirato fuori dalla mi borsa il libro e mi sono messo a leggere, al altezza delle prime scuole, una ragazzina mi si avvicina e mi fa prof. D’italiano siamo arrivati a scuola alzo la testa e mi dice mi scusi mi sono sbagliata assomiglia al mio prof di italiano :-)))!! Mi sono chiesto se fossi professore d’italiano sai a quanti ragazzi attaccherei il mio difetto di dimenticarmi spesso delle doppie, certo una cosa pero di buona la farei, nel ora di narrativa farei leggere dei libri che parlano della vita e che aiutino ad affrontarla che parlino degli ostacoli che ci porta a fare la vita, ma per fortuna o sfortuna professore di italiano e di qualche altra materia non sono, quindi vanno delle buone i ragazzi!

Torniamo a noi, mi preoccupo perché anche questa notte nell’oretta che ho chiuso gli occhi per riposarmi ho fatto questo sogno ricorrente, mi preoccupo perché  vorrei capirne i significati, e perché no sapere i numeri da giocare al lotto o superenalotto chi sa potrei vincere un bel po’ di soldi hi hi hi hi hi! Vi chiedete quale vediamo se qualcuno di voi riesce ad aiutarmi a capire o a darmi i numeri da giocare : Il sogno inizia che delle persone sconosciute mi offrono un lavoro con un guadagno sproporzionato, con il quale decido di portarmi con me il mio fratellino, visto che ci stava margine di guadagno per due. Mentre facciamo il lavoro su un grattacielo della grande mela con un numero di piani enorme, a mio fratello si spezza il cavo di sicurezza e cade dal grattacielo, ma non tocca il suolo e si trasforma in un gabbiano bianco, io dopo aver visto la scena continuo il lavoro piangendo, mentre scendo dopo che ho finito il lavoro si spezza pure il mio cavo di sicurezza e mi sfracello a terra tramutandomi in un gabbiano grigio, al che mentre svolaziamo io e il mio fratellino o meglio il mio pargoletto verso uno fascio di luce infinito, mi dice i bambini buoni si tramutano in gabbiani bianchi mentre i cattivi in gabbiani grigi, ma non finisce qui, riportano le salme in Italia, e al funerale del mio pargoetto una miriade di persone, che poi alla fine sono la miriade di amici e conoscenti che ho io piangenti,dico miei  visto che la maggior parte di amicizie sue sono priama amicizie mie :-))! mentre al mio nessuno visto che vengono fatti separatamente, una sola persona pingente una donna si reca sulla mia tomba, si avete gia capito e lei :-))) da cosa si nota be dalle persone che circondano me prima dei gabbiani bianchi le sue amiche e poi i miei amici/amiche più care diciamo i miei fratelli adottivi, che dicono in coro telo avevamo detto noi vedi che ti voleva bene e tu pieno di paure, mentre su un angolo chiamiamoli i conoscienti coloro che consideravo amici, ma che ora sono i bambini qualcuno grigio qoloro che tengo lievi i contati perchè mi pena, e perchè ci stava una gran amicizia prima che arrivasse qualche altro, al che io tengo l'amicizia con lui ma non con gli altri che mi hanno datto solo solore e che sono in gabbiani neri che ridono alle spalle del acaduto!! Poi mi sveglio tutto d'un tratto e non so come contnui il sogno! Cosa possa voler dire? e quali sono i numeri da giocare :-))) E voi cosa mi raccontate? ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

 
 
 

Post N° 609

Post n°609 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da venboo
 
Tag: Sociale

Nuove regole per una bellezza più sana

In una società in cui per essere belle si deve necessariamente esser magre, molte ragazze muoiono stroncate dall'anoressia. Tra queste ritroviamo soprattutto le modelle, icone della bellezza, che si riducono a mangiare una sola foglia di lattuga al giorno, o mezza mela, spinte da una visione distorta del proprio corpo: il vedersi sempre grasse.
Ma finalmente ci sono segnali di cambiamento.

Le nuove regole
Per ovviare a questo male che invade il mondo delle passerelle, è stato recentemente approvato il ''Manifesto nazionale di autoregolamentazione della Moda italiana contro l'anoressia'' dall'on. Giovanna Melandri, Ministro per le Politiche giovanili e le attivita' sportive. Il Manifesto era già stato discusso anche dal Comitato Etico Moda e Salute (composto da Comune di Milano, Camera nazionale della Moda, Associazione delle agenzie della modelle Assem e rappresentanti del Comitato Scientifico) che si era riunito lo scorso dicembre a Milano, a conclusione del lavoro del Tavolo Moda & Salute che in due mesi ha affrontato concretamente la questione della salute delle modelle.
Il nuovo regolamento riguarda le sfilate e i servizi fotografici: messe al bando le ragazze di età inferiore ai 16 anni, e le modelle con un indice di massa corporea sotto i 18,5 (ritenuto dalla Oms come"normopeso"). Si è deciso tra l'altro, di introdurre una differenziazione delle taglie nelle sfilate, al fine di di far crollare l'ideale utopico di magrezza incarnata da esili corpi che sfilano.
Si è deciso tra l'altro, di introdurre una differenzazione delle taglie nelle sfilate, al fine di di far crollare l'ideale utopico di magrezza incarnata da esili corpi che sfilano.
"La bellezza non è magrezza e non è taglia unica. Per questo è necessario che ci sia la diversificazione delle taglie anche nelle sfilate!", queste le parole di Carla De Albertis, l'Assessore alla Salute del Comune di Milano, durante la conferenza stampa tenutasi a palazzo Marino su tema "Moda e salute".

Le proposte della moda
Un tema su cui EXPO CTS si é già mostrato sensibile, avendo organizzato lo scorso settembre il primo salone delle taglie comode "46...52 PLUSIZE", organizzato a Milano in concomitanza a MILANOVENDEMODA.
Con "46...52 PLUSIZE" si è voluto soddisfare l'universo delle taglie comode che desiderano entrare in un negozio e trovare le stesse proposte che finora venivano riservate alle consumatrici taglia 42. Secondo Astra Ricerche ben il 58,4% delle donne italiane vestono taglie sopra la 46, ed anche tra le più giovani (al di sotto dei 35 anni) il 31% delle ragazze ha forme "morbide".
Il grande successo riscosso dalla prima edizione del Salone ha contribuito a sollevare il dibattito sul tema delle taglie "vere", in opposizione con i modelli femminili inarrivabili proposti dagli stilisti. Lo sforzo di questi produttori è dimostrare come uno stesso abito può essere indossato da una taglia 42, 46, o 50 risultando ugualmente bello ed elegante.
Dal 23 al 26 febbraio 2007 "46...52 PLUSIZE" tornerà negli spazi di Fieramilanocity con un aumento del 40% della superficie espositiva rispetto all'edizione scorsa e oltre 160 aziende espositrici.

Anche questo è un segno di rivoluzione culturale nel mondo dell'abbigliamento e della moda, con la speranza di non leggere più nessun articolo che parli di ragazze che si lasciano morire schiave dei canoni di bellezza finora più diffusi, e trasmettere alle giovanissime che "magro" non è sinonimo di bello.

 
 
 
 
 

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Un blog di: venboo
Data di creazione: 26/12/2005
 

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IL PIù BELLO

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.


 

Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.

~ da Cielociaro ~

 

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