Vita normale

...follia e normalità a volte si mescolano!

Creato da Scrittrice82 il 08/04/2014

 

       

 

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C'è UN UNICO ERRORE INNATO,

ED è QUELLO DI CREDERE

CHE NOI ESISTIAMO

PER ESSERE FELICI


A. Schopenhauer

 

    

 

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...SENTI RACCONTATI QUELLO CHE VUOI

DOVEVA ESSERE UN VIAGGIO 

è DIVENTATO UN VIZIO

DI PURE CHE TU FAI QUELLO CHE VUOI

MA è DIVENTATO UN FINE

ED ERA SOLO UN INIZIO...

 

CHI è ANDATO 

è ANDATO,

E SPERO A FANCULO...

CIò CHE è STATO,

è STATO,

IL PASSATO LO RIMPIANGE

CHI NON HA FUTURO!!!

 

NON POSSO DIRTI CHE SARà SEMPLICE,

MA POSSO DIRTI CHE SARà MERAVIGLIOSO!

L'AMORE NON è UNA FAVOLA,

NON SEGUE ALCUNA REGOLA,

VA DRITTA AL CUORE 

TOGLIENDOTI IL RESPIRO,

MA DONANDOTI LA VITA!!!

 

...BABY

SO CHE NON TI PIACI,

E STAVI CHIUSA NELLA CAMERA.

PERò ADESSO PIACI AGLI ALTRI

E ORA DEVONO PAGARTELA!


SO CHE TI ODI QUANDO PIANGI,

DOPO TUTTI QUESTI ANNI,

QUESTI DRAMMI,

QUESTI GRAMMI, QUESTI DANNI.

CHE COS'HO IO DA INSEGNARTI?

CONTRO L'AMORE

SIAMO VACCINATI...

 

 

 

...Continua

Post n°2 pubblicato il 12 Aprile 2014 da Scrittrice82
 

Da piccola ero quella in disparte... sempre non capita. Di certo non facevo parte del gruppo più ben voluto, anzi: avevo due o tre amichette con cui giocavo e anche quelle erano sempre pronte a seguire quelle emergenti e viziate che avevano tutto e subito.Io invece ero ribelle, nessuno mi poteva mettere sotto i piedi, soprattutto le bamboline della ... le vedevo come una sfida: più loro pretendevano "cose" in cambio della loro amicizia più io rifiutavo di fare ciò che dicevano. Diventai ben presto la pecora nera: mi prendevano in giro per tutto... ogni scusa era buona per prendermi di mira e quando ne avevo le palle piene allora giù botte. Alle elementari misi al muro una mia compagna solo perchè aveva preso in giro la mia bicicletta. A pensarci bene era orrenda, è vero! Ma in quel periodo i miei non avevano molti soldi. Lavorava solo mio padre, eravamo in affitto e le bocche da sfamare erano quattro... Ai tempi non capivo queste cose e dentro di me c'era solo la rabbia di non essere alla moda. I bambini a quell'età sono davvero cattivi, spietati ed essere alla moda è una questione di sopravvivenza... Non fu il caso mio, ma in un modo o in altro sono comunque sopravvissuta...

 
 
 

L'inizio...

Post n°1 pubblicato il 12 Aprile 2014 da Scrittrice82
 

   Ero una ragazza come tutte le altre, con i suoi alti e bassi... di storie ne ho avute, e per la maggior parte sbagliate... ero arrivata ad un punto che non mi interessava più di niente e nessuno, mi stavo buttando via. La mia vita era un po' andata a rotoli: l'unico mio pensiero era quello di ritrovarmi in una vita che non mi apparteneva, mi ritrovavo a 28 anni con l'idea che non avevo raggiunto nessuno scopo, non avevo mai realizzato nulla di buono nella mia vita e la sensazione di sentirmi un uccellino chiuso in gabbia mi opprimeva. Vedevo le mie amiche, o meglio per quel che potevo definire amiche, realizzarsi: famiglia, figli, e tutto il resto... ma per me era diverso: io avevo voglia di adrenalina pura, di avventura!!! Non riuscivo assolutamente a inserirmi nel sistema e qualunque cosa mi annoiava, o meglio,la trovavo divertente si, ma sentivo che dentro di me non ero completa...

In un primo momento pensai che realizzando un progetto, seguendo uno scopo serio potessi calmare quel disagio che avevo dentro di me, ma la voglia di evasione rimaneva, e c'erano di quelle volte che diventava forte a tal punto da non riuscire a controllarla. I pensieri più infidi e cupi mi stavano iniziando ad assalire e nessuno avrebbe potuto capire veramente il mio disagio... e poi a raccontarlo... a chi? mi avrebbero preso per una pazza incosciente, una stupida... inutile... davvero inutile... restava solo una cosa: ISOLARSI DAL RESTO DEL MONDO!!!!

                                                       

 

 

 
 
 
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