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CAPITANO MIO CAPITANO

 
Creato da: blogtg il 01/04/2008
notizie e....

 

 
« sposa a 8 annila libertà è una responsabilità! »

capitan harlock!

Post n°12 pubblicato il 18 Aprile 2008 da blogtg
 
Foto di blogtg

Tra le cose più divertenti che si sentono in questi giorni ci sono le contumelie contro la Par Condicio. Il concedere gli stessi spazio e le stesse opportunità a chi si candida, a me sembra una cosa naturale. Invece è stato necessario farci una legge. E la si sente anche criticare. Mah. Su questa cosa bisognerebbe dire tre cosette.
La prima: perché è nata? E’ nata perché, durante le elezioni di qualche anno fa, chi seguiva una nota trasmissione sportiva della domenica sera, su Italia Uno, un bel momento, tra la moviola e un vaffa ad un arbitro, ha anche visto, e sentito, l’allora presentatore, Raimondo Vianello, intrattenere un dialogo con la smutandata di turno, la Elia, che più o meno faceva così:
«Sa che si sono elezioni?»
«No, signor Raimondo, io non ci capisco nulla»
«Quindi non sa per chi votare?»
«No. E lei?»
«Io voto per il nostro presidente, Silvio Berlusconi»
«Allora se lo vota lei lo voto anche io perché di lei mi fido ciecamente».
Ad onor del vero il Vianello l’aveva detto con un certo imbarazzo.
Comunque, poco prima (o dopo, vai a ricordare) la stessa cosa l’aveva fatta, tra l’ode ad una fetta di prosciutto e la beatificazione di un riso in scatola anche Mike Bongiorno, e pure la Zanicchi, mentre faceva girare la ruota de «Il prezzo è giusto» e i marroni dei telespettatori. Non sfugge a nessuno il fatto che se la controparte avesse voluto avere uno spazio analogo avrebbe dovuto pagare diverse centinaia di milioni…
La seconda cosa: tutte queste lamentele sono senza senso. Perché la Par Condicio vale solo per la tv, e non per i giornali (le uniche imposizioni sono: dare voce a tutti, quindi anche scrivere tre pagine di un candidato e una riga dell’altro va bene, e vendere gli spazi pubblicitari alle stesse tariffe per tutti i candidati). Per cui, se per caso chi ha una rete televisiva ha anche un giornale o un periodico, può fare tutte le uscite che vuole «aggratis». E poi non vale assolutamente per le varie forme di pubblicità: se chi ha tivù e giornali per caso è anche un imprenditore pieno di soldi, può far applicare il suo faccione dove meglio crede. Chi ha meno soldi se lo prende in quel posto.
La terza cosa: la legge regola spazi e tempi, non atteggiamenti. Per cui è normale, anche se non dovrebbe essere così, che un conduttore si «zerbini» davanti a quelli che possono vincere, e prenda a pesci in faccia gli altri. Anche perché i piccoli fanno meno audience, e se l’audience non sale, son dolori….

 
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UN SALUTO DA CAP7!

Ka mate, Ka mate!

Ka ora!

Ka mate, Ka mate!

 Ka ora! Tenei te

tangata

puhuruhuru

Nana

i tiki mai whakawhiti

te ra!

A hupane,

 kaupane A hupane,

kaupane whiti te ra! Hi!

 

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