Creato da RedLilith il 10/04/2009

de honesta voluptade

"Quello che facciamo noi... è LEELA. GIOCO DIVINO, ALTO E BASSO YIN E YANG, IL GIOCO DEGLI OPPOSTI, COME FACEVANO SHIVA E SHAKTI" [FRANCESCA ROMANO - L'AMORE IN GINOCCHIO]

 

 

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Post n°104 pubblicato il 18 Giugno 2009 da RedLilith

Mi ritrovai così, nella stanza,  a inseguire la corsa folle di quel ricordo che si perdeva nelle giornate imprecise della mia infanzia. Stavo lì, rannicchiata sulla bambina che un tempo ero stata. Ma le mie mani non sfioravano le sue piccole mani. Rischiavo solo di schiacciarla sotto il mio peso, mentre la stanza diventava una traiettoria che terminava sulla soglia di un dolore mai dimenticato.

Ma qual era quel dolore? Non lo ricordavo eppure ne sentivo l'odore. Dolce. Un ricordo di talco e di avena, di pelle di bimbo profumata dagli angeli. «Che strano - pensai - come può una sofferenza trattenere un sapore dolce?». Eppure era proprio così. E all'improvviso capii. Capii che le sofferenze di un bimbo conservano sempre l'odore del cielo dal quale proviene. E' questa la profanazione più grande, questa sofferenza che entrando nel tempio immacolato dell'infanzia la stupra, la rivolta, ne fa incubo e nebbia ma non riesce ad allontanare il ricordo del cielo. Si vive così sull'orlo di due mondi, cuciti intorno a parole che ancora non sappiamo dire, con la testolina all'insù a cercare quelle galassie in cui galleggiavamo.

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Sentii di nuovo quel dolore acuto, seppellito da anni di sgargianti impalcature mentali, di corazze intellettive a proteggere quell'antico dolore. E invece era lì, intatto. Fragile come un uccellino caduto dal nido. In tutti quegli anni non ero mai riuscita a scaldarlo fra le mie mani, a rimetterlo nel nido dal quale era stato gettato.

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Quel dolore antico tornava squarciando l'illusione del tempo, gettandomi trent'anni indietro. La tenda si era ormai sollevata, le lacrime premevano sulla superficie. Mi sorprese la diversità di quel pianto che sembrava arrivare dal primo giorno del tempo, del mio tempo, per radicarsi nelle viscere, nel cuore, nella testa. Nella pelle, sotto la pelle. Oltre la pelle. Piangevo tutto il mio dolore di bambina muta, finalmente libera di gridare.

Piangevo così forte che temevo mi si spezzassero le ossa, frantumando l'unico appiglio stabile con la materia nel bel mezzo di quella tempesta senza tempo, fatta di una storia emotiva, di una storia che fu prima ancora che le parole fossero.

Aurora Semente - Dove tace il tempo

 
 
 

Áere!

Post n°103 pubblicato il 17 Giugno 2009 da AsmodaeusNero.71

Da qualche parte dopo mezzanotte
nella mia più selvaggia fantasia
Da qualche parte al di là del mio cercare
c'è anche qualcuno che sta cercando me.
Viaggiando sul fulmine e crescendo con l'impeto
ci vorrà un superman per farmi trasportare dalle emozioni

Lassù dove le montagne incontrano il paradiso
là fuori dove il fulmine spacca il mare
Giurerei che c'è qualcuno da qualche parte
che mi guarda.

Attraverso il vento e il freddo e la pioggia
e la tempesta ed il diluvio
posso avvertire il suo avvicinarsi
come fuoco nelle mie vene.

Bonnie Tyler da Holding Out For A Hero

 
 
 

Sua

Post n°102 pubblicato il 17 Giugno 2009 da RedLilith

Mi voto alla vertigine, al piacere più atroce,
all'attesa che consuma, al dolore che rincuora.
Col mio spirito attingo i culmini e gli abissi,
subisso il mio corpo col Suo bene e le Sue pene,
Dilato, senza pudore, il mio essere al Suo,
e la Sua mano mi insedia i sensi e mi passeggia la mente.

RedLilith

 
 
 

Saudade

Post n°101 pubblicato il 16 Giugno 2009 da RedLilith

Ho trovato la definizione del Bello, del mio Bello. È qualcosa di ardente e di triste… Una testa seducente e bella, una testa di donna, voglio dire, è una testa che fa sognare insieme - ma in un modo confuso – di voluttà e di tristezza; che comporta un'idea di malinconia, di stanchezza, anche di sazietà.

Charles Baydelaire - Diari intimi

 
 
 

Sinfonie

Post n°100 pubblicato il 12 Giugno 2009 da RedLilith

Il mio corpo è uno strumento

E la tua lingua è un plettro

che arpeggia sulle mie corde.

Strido, tremo,

e ad ogni tocco, gemo.

Puttana

gioiosa.

Sottana golosa

delle Tue calde note.

 Red Lilith

 

 
 
 

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Post n°99 pubblicato il 12 Giugno 2009 da RedLilith

Alcune donne portano la felicità ovunque vanno, altre ogni volta che vanno via. Io in entrambi i casi: ai mariti piace vedermi arrivare, alle mogli piace vedermi andare via.

dal film Le Seduttrici

Lay Lady Lay, Bob Dylan

 
 
 

Percorsi

Post n°98 pubblicato il 12 Giugno 2009 da RedLilith

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.

José Saramago

Janis Joplin - Summetime

 
 
 

Per te.

Post n°97 pubblicato il 10 Giugno 2009 da RedLilith

E mi si riempie il cuore, oggi. Pensando a quel che sei. Alla bellezza Tua, che ho visto quando ancora i miei occhi erano chiusi. E ancora una volta il pensiero di Te mi provoca un sussulto. Come una piuma che solletica la mia anima. Una piuma d’angelo direi. Perché questo sei per me: il Maestro, la Guida, l’Angelo (o il Lucifero, cosa importa?) che ossigena il mio respiro con il Suo battito d’ali. Ed io, oggi, Ti ringrazio. Perchè l’essere creatori anziché distruttori è ciò che distingue le Donne dalle streghe, e gli Uomini dagli orchi.
Dovrei stupirmi, forse, della fiducia che hai deciso di accordare a me e alla mia  anima. Perché nessuno prima di Te ha intravisto in me questa scintilla di Vita. Ed io stessa me la riconosco veramente solo ora. E al di là delle intenzioni, ho capito questo: che Creare è compito di una donna. Donna-Utero. Donna che si dona, donna che accoglie, donna che pospone il suo interesse a quello di chi ama. Donna che pazientemente costruisce il Senso. Quel Senso che può essere colto solo nelle zone calde e umide del Corpo e dell’Animo umano. E in questo Ti sono Donna. E per questo Ti sono schiava. E non Ti nego, Padrone mio, che tante volte ho temuto (e non c’è giorno in cui non tema) che arrivi il momento del distacco, il giorno in cui, sazio e rinvigorito, staccherai la Tua bocca da questo mio seno nutritore. Ma d’altronde, è questo il senso no? Nutrire, rinvigorire, trasfondere Vita affinché l’altro viva. Come Tu stesso hai fatto con me e prima di me. Riconosco la Tua forza, e riconosco anche le Tue fragilità di uomo. Quelle fragilità che sono forse il Tuo dono più grande. Perché, riconoscendole, riesco a rapportarmi a Te. Perché grazie ad esse Ti sento vicino alle mie miserie e alle mie fragilità. Quelle miserie che Tu stesso ami. Così come io amo le Tue, e di un amore smisurato. Mi hai permesso di avvicinarmi alle Tue ferite, ho sperato che Ti avvicinassi alle mie. Lenendo con la saliva i nostri mali, come si fa tra animali colpiti dai dolori della vita. Ti accudisco Padrone mio, accudiscimi. Nella consapevolezza che ancora lunga è la strada da percorrere insieme. Sento la Tua voce. Che avvicina la mia anima alla Tua. La sento pura, come quella di un bambino. Quel bambino nato un po' di anni fa. Sento il Tuo alito di Vita, lo sento scorrere nelle mie vene, nel mio sangue mescolato indelebilmente al Tuo. Ed è per questo che adesso Sono. Ed è per questo che adesso Vivo. Non smetterò di esisterTi, e di crescere in Te e per Te. Io la Tua rugiada, Tu il mi alito di Vita. Buon compleanno, Padrone mio. Con tutta la me che ho dentro di me.
Tua, A.

 

 
 
 

Dedicato

Post n°96 pubblicato il 09 Giugno 2009 da RedLilith

"Quando si entra nell'anima di qualcuno, bisognerebbe togliersi le scarpe e camminare in punta di piedi: i luoghi sacri vanno rispettati".
Quando a qualcuno si chiede la vita, bisognerebbe coglierla con premura, come si fa con gli oggetti di cristallo. Riconoscerne il valore, e trattare quel dono con onestà e responsabilità, anzichè buttarlo nel cassetto delle cose usate.
Ci vorrebbe onestà, nel riconoscere innanzitutto i propri limiti, perchè non tutti sono capaci di maneggiare oggetti preziosi
Sottomissione e dedizione non sono doni che possono essere estorti con l'inganno. 
Fuori dai ruoli: la differenza tra un bambino sadico che si diverte (ancora) a bruciare le formiche e un Padrone degno di tale titolo è tutta qui.
RedLilith

Hysteria Muse

 

 
 
 

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Post n°95 pubblicato il 09 Giugno 2009 da RedLilith

Mi sono trovato a camminare in un mare di fango sotto una pioggia fine e ho pensato, caspita, devi essere matto come dicono altrimenti perché continueresti a camminare in questo fango?

Sotto un sole di sigarette e cetrioli - Charles Bukowski

 
 
 

Superb(i)a

Post n°94 pubblicato il 09 Giugno 2009 da RedLilith

Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo.

Fabrizio De André

 
 
 

Sinallagma...

Post n°93 pubblicato il 09 Giugno 2009 da RedLilith

Non è che io non accetti Iddio, Alesa, è soltanto che in tutta umiltà Gli restituisco il biglietto.

  Fëdor Michajlovič Dostoevskij, I fratelli Karamàzov

 
 
 

il mio volto, il tuo riflesso.

Post n°92 pubblicato il 08 Giugno 2009 da RedLilith

Ecco.
Quel momento mi resta inciso.
quello del mio corpo offerto
quello del tuo vomere che inabissa la mia terra.
Ecco.
quel momento mi scolpisce.
lo scudiscio che si scaglia sui miei seni,
il piacere appena nato nel dolore,
una primizia offerta ai piedi del tuo altare.
Fremo di piacere. E un gemito mi sfugge.
Tu lo sai cosa provo
quando ti riversi come tuono sui mie sensi,
quando ricolmi i vuoti freddi dell’attesa.
tu lo sai cosa provo
quando sfiori le mie corde
e il mio corpo è un tamburo che rimbomba
e l'anima è una chitarra arresa,
che risuona sulla tua bocca.
Tu lo sai quel che provo
quando mi guardi e l’anima m’esplode,
quando
mi spogli ed io respiro appena,
davanti al suono imperante della tua voce
davanti ai tuoi occhi caldi di passione,
che sono specchio
che riflettono sul mio volto colmo di devozione
l'incanto purissimo del Tuo Io
profondo.
RedLilith

 
 
 

Venti del nord...

Post n°91 pubblicato il 08 Giugno 2009 da RedLilith

Qualcosa turbina nel mio cervello
Venti ghiacciati che presto si espanderanno
Giù a ghiacciare la mia profonda anima
Mi rende felice e mi rende fredda

Non pensi che io sappia cosa sto facendo?!
Non dirmi che quello che faccio è sbagliato…
Questo è il posto a cui sento di Appartenere.

Black Sabbath - Snowblind

 

 
 
 

Tu dentro me

Post n°90 pubblicato il 08 Giugno 2009 da RedLilith

Tu sei l'alito che guida
le mie dita su di te
sei il respiro dentro ai miei  "Perché"
Sei la prossima parola
Sei la voce calma che
Dà la forza a tutti i miei "Perché"
Tu sei l'inverno in fondo al cuore
Sei l'estate che non c'è
Tu sei la via che passa dentro me.

Come ogni volta - La Crus

 
 
 

Succo di ciliegia

Post n°89 pubblicato il 08 Giugno 2009 da RedLilith

Ad occhi chiusi, annuso l’odore che m’è rimasto sulla pelle: odore di passione. Succo di ciliegia che mi addolcisce la gola. La tua voce mi rimbomba nello stomaco e si espande, come un’eco, tra i nervi tesi e le ossa scosse. Lacrimo pensando. Lacrime aspre e pungenti, come gocce di limone che scarniscono la mia polpa. E il dolore si dilata tra la dolcezza del ricordo e l’acredine di questo vuoto, maledetto. Ché quando non mi sei addosso ho freddo anche se è giugno. Ché quando non ti respiro mi sento inabissata e in apnea.
E' il vuoto dopo il pieno. 
Il_ dolore_del_giorno_dopo_il_giorno_del_dolore
.

RedLilith

 

 
 
 

Scavami...

Post n°88 pubblicato il 05 Giugno 2009 da RedLilith

Cellule smaniose di mani impietose

Sei il sogno corporale che mi lacera la mente.

Rantolo, ingorda, fra le rive della Tua carne.

E il delirio m’impersona.

Abbattiti ed impera

Sul mio corpo, mio Assoluto!

Avvolgimi ed osservami

Ascoltami e consacrami.

Ricoprimi di odori

e scavami nel fondo.

Red _lilith

 

 
 
 

Luce!

Post n°87 pubblicato il 05 Giugno 2009 da RedLilith

Luci infrangono lo spazio della vista
Questa notte la notte ha fermato il tempo
La luce è un vortice
Questa notte non deve finire mai
...
Luna avvolgimi lo spazio della vista
Accarezzo i tuoi occhi e mi resta in mano un po' di te...

Litfiba - Pierrot e la luna

 
 
 

Fragile

Post n°86 pubblicato il 05 Giugno 2009 da RedLilith

È una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima. Perché qualunque idiota può capire come sia facile uccidermi. Uno sguardo ben mirato basterebbe. Sono convinta che da qualche parte, dentro me, c'è un punto vulnerabile che chiunque, anche uno sconosciuto, può vedere e colpire.

David Grossman, Che tu sia per me il coltello

 
 
 

Esperienze

Post n°85 pubblicato il 05 Giugno 2009 da RedLilith

Credo nell'esperienza di un fato che ci genera e ci costringe a sporcare la faccia del mondo per vedere come ce la caveremo. Per difendermi ho imparato a maneggiare il fango. In fondo solo col fango una mano sapiente può costruire qualche cosa che resista al fuoco. Anche se i più lo maneggiano non per costruire, ma per insozzare e per distruggere.

Gabriele D'Annunzio

"... dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior..."

 
 
 

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ÁLPHA!

 

UNA LACRIMA, UNA GOCCIA DI SANGUE, UN CAPELLO.


Tra me e la mia coscienza
c'è un abisso
riempito dal tuo orgasmo violento,
dal suono rauco della mano che mi avvinghia.
Deve esserci, in qualche punto del mio corpo offerto,
caldo e bianco e incredibilmente affranto,
deve esserci, in se stesso,
un accenno della tua esistenza.
Una lacrima, una goccia di sangue, un capello.
Questo, si. E’ questo che mi resta nella bocca
l’eco di un dolore che mi bagna,
il suono sordo del cuoio che mi sfiora,
una lacrima, una goccia di sangue, un capello.
RedLilith

 

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