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passi lenti
lasciai un giorno la mia casai miei averi la mia famigliasandali ai piedi e qualche vestito nella valigiae un senso di dolore mi stringeva il cuore.trovai la pace nella nuova terrami accompagnavano baci di un sole tiepidoabbracci di anime sconosciute e vagabondee la pioggia mi lavava le spalle bruciate.inverni terribili e primavere ventosefacevano da contorno…
la portata della condotta
La nebbia mi riporta d'impulso indietro nel tempoa case abbandonate in forete di pietraquando bendati si correva a perdifiatoalla ricerca di pareti d'argilla.Atomi leggeri fluttuano invisibliaggregandosi e creando bagliori purpureiche avvolgono le menti di fanciulliaccovacciati in languidi abbracci. "Porgi l'altra guancia" disse un tempo un saggiotra profumi d'incenso asfissianti e canti di salmi stonatipiangeva lacrime amare…
asciuga i tuoi occhi
In un solo istante tutta la tua vita può prendere un’altra direzioneIo resto lì per un minuto, guardando dritto il suoloGuardo a sinistra lentamente, poi torno a guardare in terraSembra che le parole siano state incise – un viso accigliatoPer piacere, lascia che ti mostri dove potremmo essere, per noiSono disposto a cambiare e…
spalando le nuvole
é nevicato fango sulle spalle nudeappesantendo la stanca schienadi qualcuno stanco di portare il caricodi lacrime amare di gioventù finita.un soffio gelido ghiaccia la testachina al suolo mirante le ormedi passi affondati in anime altruiimpresse per sempre con marchio di fuoco.si ferma quel tale al passare del fiumecodardo e impaurito dal serio rumoreancora più chino…
cristalli di sangue blu
ri sibella la mia mentechiude porte e ventaneimpazzisco lentamenteal suono delle tue parole vane.alle prime luci del mattinospiragli nebbiosiavvolgono il nostro destinodi bava di cani rabbiosi.ti sei portata via tutte le mie neniele mie gioie,i miei sogni e i miei coloridipingendomi distorto e contortocon pennellate ruvide di dolore. si ribellano le mie estremitàimmobili su chidi…
agonie albeggianti
agonizzante la notte piangevaaggrappata alle cime di monti scuristrillando alla luna di restare con lei.di rimanere sopsesa nel buiosospesa a fili di stellailluminando pallidamente i sentieri nascosti.il giorno pian piano avanzavaspavaldo e arrognte correvaa violare le vergini e umide valli.con raggi infuocati ed ardentispazzava d'un soffio gli amori segretigiacenti in braccia di fate!combatteva la notte…
vicoli ciechi
pieni gli alberghi a tunisi
la stanza affollatadi nastri colorati e gocce di marmellatadi cui ci sentivamo accerchiati.quella mattina l'albergo pienotintinnava al ritmo della tempestasotto un cielo serenoriflettendo le nostre immagini nella finestra.il vino colorava i bianchi sorrisidi un rosso macabro e ilarecontrapponendo amare lagrimea dolci carezze di cartavetrata.tutto questo ricordare mi butta gił.tunisi si ergeva austerasulle groppe di cammelli…
Post N° 42
un pensiero si posa sulle labbra della consoli
non capisco dove le parole non bastano maiperchč non piove?potrei concentrarmi meglio.restare sul fondo di un pozzo di fangoe mordere il collo ad un cane stanco.sento che non ho pił un sostegno sicuro.
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