Note a margine

Mettendo in fila i ricordi ... «Nel Buio pił totale ...»

Ognuno di noi ha dei ricordi che si porta dentro, che fanno parte di lui e lo faranno per sempre.
Forse per come ci si è sentiti in quel momento, forse per come è stato vissuto e per le persone che erano lì a viverli assieme a te.
Ti restano attaccati e desideri tanto che siano lì, tutti interi a testimonianza e memoria di quello che in quel momento hai provato.
E tenti di fissarli, come mettere dei segnalibri, perchè tu possa ritrovarli e risentirne sempre l'odore senza dimenticare nessuna sfumatura, cercando di trasferire su un foglio ogni dettaglio e ogni emozione di quel momento.

Il tempo a volte è beffardo, tende a cancellare certi dettagli e a conservare solo quello che vuole lui rischiando così di perdere qualcosa e non ricordarsi com'è andata per davvero.
E' per questo che io scrivo, non mi basta ricordare a grandi linee come mi sono sentito, io non voglio perdere le sfumature, i colori, le parole dette e quelle che in quel momento avrei voluto dire.

Qualche ricordo ogni tanto lo metto anche qui dentro, per me è un po' come aprire le tende alle finestre di casa mia, se in quel momento passa qualcuno e butta l'occhio, vede quello che c'è dentro.
Questo è uno di quei ricordi.

Ola

...

Nel Buio più totale
(Un vecchio Post dell'Ottobre 2014)

Stasera ho avuto una delle esperienze più sconvolgenti della mia vita.
Senza preavviso.
No, non sto scherzando, non stanotte e non adesso.
Dico solo che mai avrei immaginato e mai avrei creduto.

Nei giorni scorsi, l'Orsetta, iindomabile e e vera "Cacciatrice di follie", mi ha proposto di andare assieme ad una "Cena al Buio" organizzata da un'associazione di ragazzi ciechi.
Si trattava di una cena che i ragazzi organizzano almeno una volta al mese per farsi conoscere, per stare assieme in leggerezza, raccogliere qualche fondo per la loro associazione e per "cercare" in modo diverso dal solito di farci entrare nel loro "mondo", anche se solo per qualche ora.
La cena era stata organizzata in un piccolo ristorantino di Treviso riservato solo per noi, circa trentacinque persone
Nel buio più totale ...

Appena arrivati fuori dal locale, pensavo che molto probabilmente qualche lama di luce sarebbe comunque riuscita a entrare e mi sentivo allegro e baldanzoso, come quando annuso che sta per arrivare qualcosa di nuovo e di piacevole
Ma così non è stato
Nuovo e piacevole quello si, ma non è stato solo quello
Mai avrei immaginato quello che sarebbe successo una volta entrati in quel piccolo ristorante
Verso le 20.30, uno ad uno ci hanno accompagnato al nostro posto facendoci mettere via orologi, cellulari e bracciali fosforescenti
Nel Buio più totale...

Ho calcolato che nella mia tavolata dovevamo essere in otto tra cui un ragazzo cieco
Piano piano ci siamo presentati e minuto dopo minuto i discorsi tra di noi sono cominciati a farsi più fitti
Nel Buio più totale...

Usare le posate, versare il vino, trovare e passare il pane al vicino e mangiare toccando il cibo con le dita per capire cos'era, mettendo più volte in bocca una forchetta vuota, se non lo si prova non si può sapere quanto difficile sia.
Io non lo sapevo e fino a stasera non me ne ero mai reso conto, anzi, ho sempre dato per scontate tante cose
Ho sempre sottovalutato
E giuro che non ne sono mai stato consapevole come stasera
Mai più di stasera
Nel Buio più totale...

Qualche minuto dopo aver cominciato eravamo in piena crisi
"Mi viene da piangere" mi sussurra all'orecchio l'Orsetta
"Su, dai, tranquilla che non è niente"
Sarà che forse in quel momento avevo l'angoscia addosso anch'io, sarà che stavo ascoltando la storia di Alessandro, il ragazzo cieco davanti a me che raccontava la cazzata di incidente che lo aveva reso cieco a 25 anni e due esami dalla laurea, sarà tutto quello che volete, ma in quel momento anche io avevo un nodo alla gola così forte che non mi sarei mai aspettato
E veniva da piangere anche a me
Nel buio più totale ...

E' stato come prendere un pugno in pieno viso, uno di quelli che non ti aspetti, quelli che arrivano come un missile che quando arriva ti mette al tappeto e tu non riesci bene a capire "come" e "da dove" sia arrivato.
E lì io sono restato, in silenzio per un po', con la testa bassa per cercare di non crollare e di rendermi conto
Già, rendersi conto, e chi poteva immaginare ...
Nello scorrere del tempo, un po' alla volta l'angoscia è passata e mi sono lanciato a chiacchierare con gli altri a modo mio
Abbiamo riso e scherzato.
Due ore dopo ci eravamo raccontati di tutto e i discorsi tra di noi scivolavano leggeri
Nel Buio più totale ...

Dopo la fine del dolce, hanno acceso qualche piccola luce, tanto per farci riabituare e in quel momento ci siamo tutti visti in viso
A parte Alessando, Stefania e qualcun altro che non hanno dato un volto proprio a nessuno perché per loro era buio prima ed era buio anche dopo, con le luci accese.
Per loro non cambiava niente
E nel momento esatto in cui ho fatto questo pensiero mi sono paralizzato di nuovo pensando a tante cose

Durante il ritorno a casa non ho quasi detto una parola
Ho riaccompagnato a casa l'Orsetta, ci siamo salutati e sono ripartito subito.
Qualche minuto dopo, mentre  ripensavo alla serata, improvvisamente come guidato da una percezione mi squilla il cellulare.
Era l'Orsetta
"Come stai?" mi chiede
"Sto bene, ... abbastanza bene"
Lei era già a letto. Mi dice una cosa e riesco solo a risponderle: "Già, è vero, me ne sono accorto anch'io"

Ci penso e ci ripenso, questa sera ho avuto una delle esperienze più sconvolgenti della mia vita. Giuro
E senza preavviso.

Nel Buio più totale ...

...

Dire Straits
Brothers In Arms