Note a margine

Ed io, ieri sera, quel filo l'ho sentito tirare

Non guardo quasi mai Facebook
Ma ieri non ho potuto non vedere un nuovo progetto in cui si è gettata anima e corpo un'amica
Ci riuscirà?
Non ho dubbi, certo che si.
Poi, magari sarà anche una bella cosa da raccontare

E mi ha fatto tornare in mente un vecchio post che avevo scritto per lei qualche tempo fa

Lo rimetto oggi

Ola

...

"Ed io, ieri sera, quel filo l'ho sentito tirare"

Giornata pesante, quella di ieri
A mezzogiorno mi ero già rotto le balle e non vedevo l'ora di alzarmi per uscire e fumarmi una sigaretta.
Maledette, dovrei smettere per sempre, altro che storie
Non saranno l'unica causa ma un giorno saranno loro che ci daranno la spinta da dietro quando arriverò al bivio.

Ieri sono invitato ad una di quelle cose che qui chiamano "eventi"
Un paio di tizi che parlavano e una brochure con un gadget, sempre quello, e che ogni volta giro al mio ometto che di queste cazzate qui ne va matto.
I due tizi sono venuti giù apposta da Londra per noi e per l'occasione c'erano anche le cuffiette con la traduzione.
Una vera sciccheria.

Di solito davanti a queste cose io e qualche collega tiriamo sempre il culo indietro ma stavolta chi l'ha organizzata si è fatto furbo e ha scelto una villa veneta della Riviera del Brenta così bella che sarebbe stato un pecccato non venire.
Alla fine il pranzo all'aperto in giardino con più camerieri che commensali
Che dire, per me poteva bastare anche meno, a mezzogiorno io mangio un panino e di solito mi basta e avanza.

Mi ha interessato quello che diceva il primo tizio, mentre con il secondo, Julien, ad un certo punto mi sono partiti dei pensieri.
Succede così, quando mi annoio e non trovo delle cose interessanti a cui dar retta, ci pensa la mia testa, va a pescare tra i ricordi e ne tira sempre fuori un paio di interessanti da inseguire per un po'.

Per me funziona così, ci sono odori, parole che hanno il potere di sprigionare e far rivivere dentro di me dei ricordi così forti che è come se li stessi vivendo proprio in quel preciso momento
Di solito sono gli odori, ma anche con le le parole non si scherza, c'è ancora in giro qualche parola che appena la sento, "Boom", è come uno start, uno sparo prima di una corsa, la fiamma di luce del fucile un attimo prima del "Bang"
Stamattina è stato così

Mi stavo annoiando e forse la mia testa si stava già preparando a cercare qualcosa quando una parola pronunciata dal secondo tizio mi ha fatto venire in mente una persona con cui da molto tempo non ho più contatti.
Erano più o meno le 11 e mezza quando dal cilindro è saltato fuori questo ricordo
Mi è tornata in mente un'amica che non sento e non vedo più da tempo
E mentre ci pensavo, piano piano riaffioravano alla mente quei giorni e qualche ricordo.

Era una donna con il cuore diviso tra due metà, quello che lei voleva e la sua realtà, dal cuore fragile e ballerino che se lo prendevi tra le mani potevi spezzarlo come un bastoncino di legno.
E' stata spesso in cerca del limite estremo, si spingeva sempre un po' più in là di dove il cuore poteva arrivare
Nei nostri discorsi, era razionale, lucida e micidiale, un'intelligenza rara
Quando le parlavo sapeva sempre centrare l'obiettivo come pochi per poi, quando si trattava di lei, cadere a testa in giù e farsi tanto male
"Ho una voglia pazza di innamorarmi" mi disse un giorno.
"Anch'io" le risposi quella volta, "anch'io ne ho tanta voglia ..."

Faceva continuamente a pugni tra gli angeli e i demoni che abitavano il suo cuore. A volte inciampava, a volte se le andava a cercare, a volte le arrivavano e non ne sapeva uscire
Ma le viveva tutte, le attraversavano il cuore lasciandole dei segni così profondi che avrebbero annientato chiunque.
E ogni volta il suo cuore ne rimaneva così graffiato da faticare non poco per guarire
Ma lei era sempre lì, pronta a ricominciare, a urlare di dolore ma andando avanti a qualunque costo.
A ricominciare, si perché si deve sempre ricominciare.

In riunione, ieri mattina mi è tornato il suo ricordo e poi alla sera, incredibilmente, mentre stavo scrivendo, mi arriva un avviso da Facebook
Apro e leggo che qualcuno mi ha mandato un messaggio:
"Ma tu mi vuoi ancora un po' di bene?
Io ti penso sai ma mi è sembrato di essere "di peso"...
Un abbraccio castissimo.
Ti voglio bene"
Il messaggio era suo, dell'amica a cui avevo pensato la mattina

Strana la vita, stamattina una parola mi ha fatto tornare alla mente una persona che non sentivo da tempo e la sera  la stessa persona, dopo tanto tempo, mi scrive
Le ho risposto.
Negli ultimi tempi ci siamo persi un po', a volte succede, una parola sbagliata, un gesto non capito o capito male, un silenzio inatteso e "Zac!", ci si allontana che non ci si accorge nemmeno.
Poi passa poi un giorno, ne passano due, passa una settimana, un mese e lo scorrere del tempo ci trascina via che dopo è sempre più difficile tornare indietro e riprendere il filo.

Io penso però che nulla è mai definitivo.
Sono sempre stato convinto che su certe cose, se si vuole davvero, "si può"
Ho sempre pensato che nulla è mai "per sempre", che le incomprensioni si possano sciogliere e le distanze si possano accorciare e che nulla sia mai impossibile se c'è davvero la voglia di farlo e se quello che c'è da ricostruire è molto di più di quello che si è lasciato andare.
Questo pensiero è sempre stata la mia croce ma probabilmente sarà sempre anche la mia salvezza, non ricordo un momento della mia vita in cui non l'abbia pensato e non ricordo un momento in cui non abbia pensato che in quei casi valesse sempre la pena di provarci.
(Dai, una volta ancora Web...)

Se quello che c'è da ricostruire è stato qualcosa di bello, di sincero e aveva dentro di sé la purezza di un sentimento, qualunque esso sia, si, sono convinto che ne vale sempre la pena.
E non parlo solo di amore, anzi, in questo caso non parlo assolutamente di quello, ma parlo di ogni tipo rapporto che ci ha dato qualcosa e che noi abbiamo ricambiato, che sia un amore, amicizia, oppure, come in questo caso, un affetto sincero
Con questa persona c'era questo affetto, nelle nostre chiacchiere, quando ci vedevamo, quando alle due di notte mi mandava un messaggio con scritto: "Dormi, hai voglia di parlare?"
Mi aveva scritto qualche tempo fa chiedendomi come stavo e che le ero venuto in mente vedendo un film che sapeva piacere anche a me.
Ricordo che era mezzanotte e stavo a letto quando mi è arrivato il suo messaggio
Le risposi e da allora non ci siamo più scritti.
Fino a ieri sera, al suo messaggio
Le ho risposto subito e sono stato contento di averlo fatto.
E ringrazio lei per aver fatto lei, un gesto che l'ha resa di sicuro migliore di me.

Ci penso spesso a questa specie di coincidenze.
A me ogni tanto succedono
C'è chi la chiama, "Telepatia", un mio collega le chiama "energie che si infilano nel tempo e nello spazio" che se glielo chiedi ti tiene lì una mattina intera a spiegartelo con carta e penna e teorie scientifiche che conosce solo lui.
Mah, ognuno ha una sua teoria e la spiega a modo suo.
E per me va più che bene.

Io preferisco pensarla a modo mio, che ci siano dei fili sottili che spesso sono invisibili, improbabili e che tengono in qualche modo legate tra di loro le persone che incontriamo durante il nostro viaggio.
Il filo c'è sempre, a volta basta solo che uno dei due lo tiri un po' perchè dall'altra parte lo si senta e ci sia una risposta

Ed io, ieri sera, quel filo l'ho sentito tirare.

...

Vasco Rossi
Sally