Note a margine

A volte di vince, a volte si perde, ma la lotta è sempre impari

Ci sono giorni in cui si sente il bisogno di ri-pubblicare dei vecchi post.
Oggi è uno di quelli.

Ola

...

«Il tempo è una lama sottile,
millimetri per volta si porta via te,
Quell'anima un po' zingara
e un po' guerrigliera
è il solo dottore che hai»

The King

Esistono nel mondo dei luoghi dove incontri delle donne che portano un foulard sulla testa oppure dei capelli che non sono i loro.
Io ne conosco uno.
E' una stanza uguale a tante altre, lunghe file di sedie marroni dietro altre lunghe file di sedie, uno stretto corridoio e una grande finestra che apre su un campo di granturco bruciato dal sole d'estate e freddo e duro come la pietra d'inverno.
Ascolto rumori di fondo sempre uguali, uomini e donne che in silenzio si alzano quando è il loro turno e altri uomini e altre donne che prendono posto sulla sedia appena lasciata vuota.
E alle pareti dei disegni, fatti da bambini passati anche loro nel tempo attraverso questa stanza alla fine del corridoio.
E' li che incontri le donne con il foulard.

Sono donne di ogni età, di ogni razza e religione.
Le ho viste dentro questa stanza dove il confine tra speranza e rassegnazione è così sottile da spezzarsi in due se solo arriva un leggero soffio di vento.
Le ho viste sedute dove spesso i sogni e le attese si trasformano in realtà e qualche volta in pianto e non ci sono differenze tra due esseri umani e una donna riconosce se stessa negli occhi di un'altra, nelle stesse storie e nelle stesse lacrime, al di la di ogni traguardo a cui le ha portate la vita.

Ascolto in silenzio le preghiere appena sussurrate quando è il loro turno, il trattenere la disperazione, portando con profonda dignità ogni graffio che ha violato il loro corpo e che tenta in qualunque istante di spezzarle.
Ogni loro respiro è un soffio di vita trattenuta con i denti, ogni sguardo è una sfida vissuta con un doppio salto del cuore.
Sono donne in agguato, hanno negli occhi hanno la speranza che ci sarà ancora un domani e nel cuore la forza di una tigre ferita e quella incredibile voglia di difendere l'unica cosa per cui vale sempre la pena di lottare.
A volte vincono, a volte qualcuna di loro perde.

Le donne con il foulard non si sentono mai sconfitte, non si sentono mai vinte e non abbassano mai gli occhi.
Non più.
Spesso hanno dei figli, qualche volta un marito, un compagno, una persona cara che tiene le loro mani ed il loro cuore quando da solo non ce la fa più.
Qualcuna è da sola nell'attesa che succeda qualcosa, qualsiasi cosa, qualcuna legge riviste che non ricorderà mai, qualcun'altra tiene gli occhi chiusi e aspetta il suo turno.

Sono donne di una bellezza che ti brucia dentro e fa male a chi le sa guardare dietro al terrore che attraversa la loro anima.
Sono uniche e sono bellissime, le donne con il foulard.