Creato da Web_London il 15/04/2015

Note a margine

A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari

 

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Perche, in fondo, ognuno ha nelle scarpe il suo Dio

Post n°759 pubblicato il 12 Giugno 2020 da Web_London


"La vita ci scatena in avanti
su un traffico di sogni e bugie
sui piedi amori grandi, follie senza perdono

attratti per scappare lontano
Su vie di umanità, Violenza o Santità,
strade di libertà o di diversità

Tieniti forte al tuo cuore e vai,
ne sa più di te"

(T.K.)

...


Tic-Tac, Tic-Tac, lo senti il ticchettìo del tempo che passa?
Scorre anche se intanto noi, per ora, siamo ancora qua.
Ma fino a quando?
Tu ci creda o no il tempo passa, inesorabile e ti conviene tenerlo bene a mente perchè se lo lasci fare come vuole lui può succedere che sfugga e ti scappi dalle mani come l'aria.

Ci pensi mai al tempo?
A quello che c'è stato o che non c'è stato, a quello che hai avuto o non avuto, a quello che tu hai dato, al tempo che ti è stato regalato?
Ci pensi mai a come lo stai vivendo, se lo stai vivendo, e a quali sono le tue vere priorità?
"Vivi sempre come fosse l'ultimo giorno della tua vità" trovo ogni scritto in giro, soprattutto nei blog e nei social, è una frase che di questi tempi va per la maggiore
Cazzate, secondo il mio punto di vista il tempo va gustato piano e non va vissuto come fosse l'ultimo giorno.
E' come il vino buono, non devi buttarlo giù tutto d'un fiato,ma tenerlo in bocca per un attimo, sentirne il sapore, il profumo e quello che poi ti lascia quando scivola giù per la gola.
Altro che vivere come fosse sempre l'ultimo giorno della tua vita, una delle più grande idiozie che abbia mai sentito, di solito scritte da sfigati presi dalla frenesia di far tutto e di più come trottole impazzite per poi alla fine non combinare un emerito cazzo.
Che poi, io, quando verrà il mio ultimo giorno magari non me ne accorgerò nemmeno oppure, più verosimilmente, sarò troppo stanco di non avere certo il tempo di gustarmelo e di fare tutte quelle cose che dicono, ma aspetterò, bestemmiando un Dio o con un senso di sollievo, questo ancora non lo so, che arrivi la fine del mio viaggio.

Io penso di avere ancora davanti a me un po' di tempo, sufficiente per inseguire dei sogni ma non di averne abbastanza per buttarlo via.
Lo spero, questo si, anche se qui non c'è mai da starne troppo sicuri
Al mio paese, in quattro mesi se ne sono andati in tre sotto i cinquant'anni, fulminati da un male che se li è portati via in un lampo.
Un mese prima uno di loro stava bene e poi un giorno mi arriva la notizia che la vita se l'era mangiato in un solo boccone.
Sono piccole bombe di avvertimento che non mi lasciano indifferente e che fanno un certo eco dentro e in qualche modo, che io lo voglia o no mi sono restate a girare nella testa per un po'.
Ho un collega che la settimana scorsa l'hanno preso per i capelli, ha rischiato che un embolo impazzito gli spaccasse in due il cuore.
Era partito dalle gambe e velocemente è salito fino al cuore e poi da lì, così hanno detto i medici, è rimbalzato in cerca dei polmoni.
Adesso sta meglio, non è ancora fuori pericolo ma Cristo!, è un attimo!
Quando penso che fino all'altro giorno era seduto a due metri da me e lo invidiavo per la sua perfetta forma
"Fra vent'anni vorrei essere come te" gli ho continuato a ripetere per anni prima che i medici lo riportassero di qua per un pelo.

Ed allora, che devo dire se non che io "spero" di avere davanti ancora un bel pezzo di tempo da mangiarmi con calma, seduto ad una bella tavola apparecchiata e gustandomelo con le cose buone che la vità porta in tavola.
Quello trascorso finora mi ha dato molto anche se qualcosa mi ha tolto
Comunque sia, la bilancia pende sempre di più verso le cose che ho avuto anche se, in tutta sincerità, non avrei mai voluto rinunciare a quelle che mi ha tolto.

Nel borsone che mi porto dietro, assieme alle scarpe da ginnastica e alla maglietta gialla per la corsa, tengo anche qualche rimorso e un paio di rimpianti.
Oddio i rimpianti, i famosi "rimpianti" di cui nessuno ammette di averne mai avuti
Ma per piacere, c'è ancora qualcuno che ci crede che ci siano quelli che non hanno qualche rimpianto?
Suvvia, dai, non scherziamo ...
"Io non ho nessun rimpianto" la sento dire in giro spesso, e chi la pronuncia lo fa con la bocca piena e il petto di fuori.
Mah, sarà, tutti fenomeni a parole che se poi andiamo a scavare un pochetto  sotto la superficie, solo un po', niente di troppo profondo, troviamo crepe e abissi dell'anima da far paura e rimpianti con le radici così ben piantate che nemmeno un quintale di tritolo potrebbe smuovere di un millimetro.
Lo ammetto, io qualche rimpianto ce l'ho e me li porto dietro, se non altro sono utili e mi vengono buoni per darmi un punto luce, come fosse un cartello di avvertimento a segnalare il ciglio della mia strada.
Che poi a, pensarci bene, spesso inseguiamo il vento che ci coccola e ci lusinga di più prima di accorgerci che è lo stesso vento che poi, senza star lì a pensarci due volte ti sbatte addosso a un muro senza preavviso e senza airbag.
E noi poveri illusi e sempre contro i mulini a vento, siamo lì a cercarne un vento nuovo, sempre in quella direzione, sperando sia quello giusto su cui abbandonarci e sperando che perlomento sia quello che ci faccia meno male se dovesse portare a sbattere ancora una volta contro un muro.
Perchè, bene o male è lì che ci siamo messi in testa di andare, è la nostra natura e non c'è niente che ci faccia cambiare idea, in fondo, ognuno ha nelle scarpe il suo Dio.


 

 
 
 
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