Note a margine
A volte di vince, a volte si perde ma la lotta è sempre impari
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«Io non sono quello che tu vuoi,
io sono quello di cui tu hai bisogno»
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Post n°219 pubblicato il 20 Aprile 2016 da Web_London
Ieri sera ero al telefono con un amico E cosi, stamattina mentre andavo al lavoro e ripensando a quella telefonata e a sta cosa del "pezzo erotico", mi è venuto in mente il testo inviato da Estelle_K un paio di giorni fa. Estelle_K la conosco poco, non è da molto che ho scoperto il suo Blog E sta canaglia ne trova sempre di così notevoli da farci una playlist di tutto rispetto! ... ^_^ Per oggi questo Blog è suo. Ola
La Cortigiana
Una piccola premessa desidero farla dicendo che la proposta di Web l'ho molto apprezzata ed accolta con sorpresa; l'idea di creare un salotto "allargato" in quest'ambiente la considero illuminante e stimolante, quindi ringrazio innanzitutto il padrone di casa per aver sbirciato il mio blog e ritenuto di estendere anche a me l'invito.
Cortigiana e poetessa veneziana del XVI secolo, periodo storico in cui la Serenissima era alle prese in una feroce lotta contro i Turchi per predominio e l'egemonia territoriale delle coste mediterranee. Nacque da famiglia di cittadini "originari" e fu educata, suo malgrado, al mestiere di "cortigina onesta" dalla madre che a suo tempo lo esercitava. Ma ad una donna dell'epoca con un matrimonio naufragato alle spalle in una società tanto ricca quanto socialmente spietata nei confronti delle donne, l'opportunità era di certo la più vantaggiosa. Grazie allo status di cortigiana Veronica ricevette un'istruzione degna e al pari di quella di un uomo, aveva ad esempio libero accesso alle biblioteche pubbliche che erano invece proibite per legge alle donne. Donna di piacere, ma di altissimo livello, la Franco seppe legarsi sempre ad uomini potenti e ai più colti del suo tempo, intessendo con loro legami non solo carnali, ma anche letterari, artistici e filosofici. Ebbe persino una breve liason con il re Enrico III di Valois di Francia. A partire dal 1570 entrò a far parte di uno dei circoli letterari più famosi a Venezia, partecipando a discussioni , facendo donazioni e curando antologie di poesia. Nel 1575 durante l'epidemia di peste fu costretta a lasciare Venezia e nel 1577 al suo ritorno dovette affrontare un processo indetto dalla Santa Inquisizione con l'accusa di stregoneria (comuni per le cortigiane dell'epoca). Si salvò solo grazie ai legami con la nobiltà veneziana. Dopo questo avvenimento si sà ben poco di lei. Quando morì nel 1591 la sua vita era ormai molto più modesta e meno appariscente, si dedicava alla cura dei nipoti e alla difesa delle condizioni della donna. La sua vita è raccontata in chiave più romantica e patinata in una bellissima pellicola del 1998 "Padrona del suo destino", tratto dal libro di Margareth Rosenthal The Honest Courtesan.
Alla prossima ... ^__^ Estelle
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Ah, io non c'entro nulla, e meriti non ne ho proprio nessuno.
E' tutta farina del sacco di Estelle.
Io mi sono solo limitato a impaginare e a pubblicare :-)
Io intanto aspetto!
Ormai questa community mi stupisce sempre di più...
Ho avuto discussioni feroci, perchè sostengo che la donna fa per venalità ciò che non farebbe per estro...
E adesso volete rivalutare le prostitute di alto bordo discriminando le prostitute da strada...?
E la discriminante quale sarebbe...?
La CULTURA...?
Quindi... fatemi capire... mercificare il proprio corpo facendo lievitare la tariffa mediante la cultura è una cosa nobile...???
E perchè non dovrebbe esserlo per chi non ha la stessa cultura...?
Donne come Valeria Messalina... Lucrezia Borgia... Mata Hari... dovrebbero essere discriminate, perchè non sono state ONESTE...?
Però servivano lo stesso al tornaconto dei loro signori...
Quindi dove sta la differenza...???
Dalle mie parti... prima di Cristo, quindi in tempi non sospetti, veniva venerata Ceria Giovia... e nei suoi templi le "Maiellane" praticavano la "Ierodulia"... cioè la Prostituzione "Sacra"... senza nessuna discriminazione per la donna che si concedeva senza il sentimento dell'Amore... con o senza "Cultura"...
Le prostitute erano "Sacre"... e dalle nostre parti tutt'ora la prostituta, come il sesso senza Amore non è vista come una donna da disprezzare...
Rocco Siffredi, che è quasi un mio paesano, con la sua moralità, che anch'io approvo, rappresenta il retaggio di quella cultura...
Nessuna discriminazione sociale deve avere la prostituta... che io difenderò sempre...
Anzi... io reintrodurrei la "IERODULIA"... perchè la prostituzione soddisfa e mantiene in equilibrio gli eccessi di pulsione sessuale dell'uomo, che non riesce ad appagare con la propria compagna...
Ultima cosa... le Geishe, fin dall'antichità erano bambine schiave che venivano vendute dai loro genitori alle "Megere" per istruirle e servire sessualmente l'aristocrazia e i samurai giapponesi...
Anche se erano colte, non ci vedo nulla di nobile e tanto meno di sacro in questa pratica... al contrario ci vedo razzismo e schiavitù... delle classi sociali più abbienti giapponesi...