Creato da universopensiero il 20/11/2009

RivoluzioneInteriore

"Non siamo più centrali di quanto non lo sia qualsiasi altro punto dell’universo" Giordano Bruno (1548-1600)

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

 

« IL MIO PERSONALE CONSUMO...L'ITALIA RIPUDIA LA GUE... »

La felicità è adesso

Post n°80 pubblicato il 13 Novembre 2010 da universopensiero

LaStampa 13.11.10

«I sogni a occhi aperti intristiscono» Una ricerca: imparate a cogliere l'attimo

MATTIA BERNARDO BAGNOLI

LONDRA

Vivere il presente, fino in fondo e senza distrazioni. Niente sogni a occhi aperti, dunque; il passato, poi, è appunto passato e lasciamolo dov'è. Riuscirci è quasi impossibile: divagare con la mente è infatti uno degli attributi che ci rende quel che siamo, uomini e donne pensanti. La ricetta della serenità sta invece nel bloccare quel flusso d'incoscienza e concentrarsi su ciò che stiamo facendo. Il consiglio viene da uno dei templi del sapere, ovvero la statunitense università di Harvard. Grazie a un'applicazione per iPhone scaricata da 2.250 adulti, gli psicologi dell'ateneo sono infatti riusciti a scoprire che viviamo con la testa da un'altra parte circa il 47% del nostro tempo. Sbagliando.

Perché sono proprio quei momenti passati a immaginare cose piacevoli che c'intristiscono. Gli autori dello studio, Daniel Gilbert e Matthew Killingsworth, hanno raggiunto questa conclusione con dei sondaggi «in presa diretta» attraverso il melafonino: ogni volta che lo smartphone della Apple vibrava, i partecipanti - di età compresa tra i 18 e gli 88 anni - dovevano scegliere una delle 22 attività previste nella griglia e specificare il loro grado di felicità. Quasi una volta su due il trillo dei ricercatori di Harvard li ha sorpresi nel mezzo di un «filmino»: ritoccare quella decisione fondamentale presa dopo la laurea, cantargliele al capo, pianificare nei minimi dettagli l'evoluzione della carriera, uscire a cena con Keira Knightley, decidere come spendere i soldi del Superenalotto. «La mente umana - dice lo studio - è una mente che divaga; e una mente che divaga è una mente infelice».

Ora, anche senza l'iPhone, un certo Orazio era arrivato a una conclusione simile già nel I secolo avanti Cristo, con il suo «Carpe diem/Quam minimum credula postero» - letteralmente «cogli il giorno», ovvero «vivi il presente», «confidando il meno possibile nel domani». Filosofia ripresa anche dallo scrittore-santone tedesco Eckhart Tolle, che con il libro «Il potere di adesso» - tre milioni di copie vendute nel solo Nord America - cerca di mostrare all'uomo la «via verso l'illuminazione», tessendo le lodi del tenere i piedi ben piantati a terra. La letteratura, insomma, qualche preoccupazione per la tendenza dell'homo sapiens a costruire castelli in aria l'aveva già avanzata.

Gilbert e Killingsworth, con la precisione propria dello scienziato, forniscono però anche una lista delle attività che più ci rendono felici. Al primo posto, e probabilmente non è una sopresa, c'è il sesso. Non tanto - o meglio, non solo - perché è piacevole, ma perché in quei momenti di massima intimità il nostro cervello è davvero dedicato all'hic et nunc. Stessa cosa quando facciamo esercizi in palestra o siamo impegnati in conversazione con gli amici. Anche giocare, ascoltare la musica o fare una passeggiata aiutano la mente a distrarsi senza per questo lasciarla libera di spaziare tra passato, futuro e realtà parallele. Cosa che puntualmente capita quando si riposa, si sta al computer, si lavora, si viaggia sui mezzi - i francesi a tutte queste attività hanno dato un nome preciso: routine.

Tenersi occupati - oltre a fare l'amore - sembra dunque essere l'unico sistema per sfuggire alla gogna dell'immaginazione infruttuosa. Che, per quanto dannosa, ha reso l'uomo quello che è. «Solo gli esseri umani - spiega infatti Killingsworth - sono capaci di astrarsi dal presente, imparando cosi' dal passato, anticipare ciò che accadrà in futuro e immaginare cose che possono anche non succedere». Abilità che, in una parola, serve a ragionare. «Purtroppo - conclude lo studioso - quando le nostre menti fantasticano non portano alla serenità, ma anzi l'intralciano». E in questo paradosso sta in fondo la tragedia dell'uomo. Che pensa e dunque è.
Infelice.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/wildspirit/trackback.php?msg=9503552

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

florianaportafrance.spampinatoquiperegochri.castofraz13dodge79m.maurichmacridagiufra1968thedoors_italyblasussvalentina90_3ciberbiamteodoranilettor
 

ULTIMI COMMENTI

ottimo post http://www.onlinecasino.onweb.it
Inviato da: alexpix1975
il 26/07/2014 alle 21:09
 
LA VOLETE CAPIRE CHE SE LA FIOM ANDRA' AVANTI A...
Inviato da: s.bernasconi45
il 14/01/2014 alle 18:04
 
...grande!!! :)
Inviato da: dueoreper1Nick
il 25/06/2011 alle 00:33
 
:) Grazie... Contraccambio sia il saluto che la stima.
Inviato da: universopensiero
il 12/04/2011 alle 19:00
 
Vi è una schiavitù forzata e una schiavitù volontaria......
Inviato da: coluci
il 16/03/2011 alle 14:41
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963