CHI AMA.............

RELAX

Ok,mi decido...vado a fare il massaggio scrub energizzante con i sali del Mar Morto!Di sauna non se ne parla,poi mi ci vogliono tre giorni per riprendermi;bagni di fieno ne ho fatti a sufficienza da adolescente su,tra le mie amate montagne;l'idromassaggio esterno,con acqua calda fumante sotto zero non m'ispira,già stare senza calze a 1300 metri mi sembra discretamente trasgressivo...Katherine mi accoglie con il suo giovane piglio da tirolese "Preco,Sig-nora,zi spog-li, zi tistenta sul lettino e zi rilassi..."Il "lettino" in realtà è un largo e lungo "lettone" molto comodo,ricoperto da un telone grigio spesso come una camera d'aria delle biciclette,ricoperto,a sua volta,da un telino bianco di plastica,tipico dell'estetica.Mentre mi massaggia,Katherine si dimostra molto interessata alle mie varie cicatrici,per ognuna delle quali chiede particolari dettagliati...Vado un po' a braccio nelle spiegazioni,in quanto l'idioma teutonico mi risulta un po' ostico,e nello stesso tempo mi concentro nell'attesa dell'agognato relax.Quando la zelante tedeschina termina il lungo massaggio,dita di mani e piedi comprese,più che rilassata mi sembra d'essere una porchetta di Ariccia pronta per la rosolatura:mi aspetto da un momento all'altro che mi spalmi d'olio con un ramoscello di rosmarino...Invece,clamorosamente,ripiega su di me il telino di plastica bianca sul quale stavo distesa,e su questo ripiega il telone grigio stile camera d'aria.Solo con la testa fuori,sembro una mummia alla quale son stati rubati scettro pastorale e flagello,e mentre rido tra me di questa considerazione,Katherine,con un lampo quasi sadico negli occhi,fa scattare uno strano interruttore,ed il telone grigio si trasforma sul serio in una camera d'aria...anzi,per la precisione,d'acqua:in pochi secondi sono pressata dal materassino gonfiato ad acqua calda,come i filetti di sgombro affumicato sotto vuoto..."Ekko...attesso zi rilassi,che poi fengo io a prenderla".Katherine esce di scena,e dopo un accenno di tachicardia,più per la situazione,che per la temperatura,cerco di adeguarmi al calore e di lasciarmi andare;e mentre il sale si scioglie,creando quella fastidiosa sensazione da rotolamento su sabbia umida,mi scopro a pensare "Quand'è che devo tornare da Piero?Almeno lì mi addormento..."I miei calcoli mentali vengono interrotti dalla solerte Katherine,che,rientrando,apre il rubinetto della grande doccia alle mie spalle,mi libera dalla trappola acquea tramite un secondo misterioso meccanismo,e mi agevola l'uscita di scena verso la doccia ristoratrice...E mentre l'acqua scorre e si porta via tutto il condimento,penso che,forse,la talassoterapia non fa per me...Ah,già,dimenticavo...Piero è il mio dentista.