Messaggi di Gesù: come ritornerà il Signore Gesù negli ultimi giorni?
Leggendo questo versetto delle Scritture “Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9), molti fratelli e sorelle pensano: il Signore Gesù è stato crocifisso come offerta per il peccato allo scopo di redimerci, quindi siamo già stati salvati perché crediamo in Lui e non c’è bisogno di ricevere altra salvezza. Ciò significa che saremo rapiti nel Regno dei Cieli non appena il Signore tornerà. È corretto pensarla così? Siano stati veramente salvati quando abbiamo accettato la redenzione del Signore Gesù? E che cosa significa essere veramente salvati? Se non sappiamo rispondere a questa domanda, è molto probabile che perderemo l’opportunità di essere salvati da Dio.
Nel 1990, cominciai ad aver fede nel Signore Gesù nella Corrente del Recupero (una Chiesa). All’inizio di questo mio percorso di fede nel Signore, ero piena di fiducia e non perdevo mai un incontro. Grazie alla mia ricerca appassionata, il leader mi promosse al ruolo di collaboratrice della Chiesa. In una riunione di assistenti, egli dichiarò: “In questo momento sembra esserci una confessione religiosa chiamata Lampo da Levante. Essa afferma che il Signore è tornato. Come collaboratori della Chiesa, dobbiamo adempiere al nostro dovere, sorvegliare i nostri agnelli e impedire ai seguaci del Lampo da Levante di sottrarceli”. Tenni presente ciò che il capo aveva detto e adottai una risoluzione interiore: “Devo prendermi cura degli agnelli ed essere persona leale al Signore”.
La Bibbia è una testimonianza dell’opera di Dio
La Bibbia sola, e null’altro che la Bibbia, è il canone del cristianesimo. Essa è formata dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Registra principalmente le due fasi precedenti dell’opera di Dio: una è l’opera che Jahvè Dio compì nell’Età della Legge e l’altra è ciò che Gesù Cristo fece nell’Età della Grazia.
Un giorno, mentre leggevo la Bibbia, mi imbattei nei seguenti versetti: “E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco i cieli s’apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto” (Matteo 3:16-17) e nella preghiera del Signore Gesù nel Getsemani: “Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi” (Matteo 26:39). Pensai tra me: “Poiché Dio ha chiamato il Signore Gesù Suo amato Figlio e il Signore Gesù ha chiamato il Dio del Cielo Padre, il Signore Gesù deve essere il Figlio di Dio”. Ma poi mi è venuto in mente: “Non c’è soltanto un unico vero Dio? Come mai c’è la relazione tra Padre e Figlio?” Con questa domanda, consultai molti libri spirituali, ma con mio dispiacere, nessuno di loro fu in grado di dissipare la mia confusione.
Ora siamo alla fine degli ultimi giorni, e molti fratelli e sorelle che credono sinceramente nel Signore e attendono il Suo ritorno sicuramente staranno pensando a questa domanda: nel capitolo 22, versetto 12 dell’Apocalisse, il Signore Gesù profetizzò: “Ecco, io vengo tosto”. Il Signore ci promise che sarebbe tornato negli ultimi giorni; dunque, ora è tornato? Questa domanda è davvero molto importante per noi cristiani; quindi, come facciamo esattamente a sapere se il Signore è davvero tornato o no? In realtà, il Signore Gesù ce ne ha già parlato attraverso le profezie bibliche e, purché prendiamo tutti i fatti insieme e meditiamo su di essi seriamente, troveremo la risposta.
Mi chiamo Ella, ho 53 anni e sono filippina. Sono nata in una famiglia cattolica. Pur credendo nel Signore da quando ero bambina, Lo conoscevo a malapena e avevo poca fede in Lui e, come i miscredenti, perseguivo addirittura l’obiettivo di diventare ricca. Nell’aprile 1987, mentre facevo la collaboratrice domestica all’estero, incontrai Villan, una cristiana filippina. Lavorava non lontano dal mio posto di lavoro. A quel tempo, era il capo di una Chiesa cristiana. Mi predicò il Vangelo del Signore Gesù Cristo e mi invitò a frequentare la sua chiesa. Inoltre, lesse con me la Lettera ai Romani 10:9-10 della Bibbia: “Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati”. Dicendomi che sarei potuta andare in paradiso, se avessi creduto nel Signore Gesù. Sentendo questo, rimasi scioccata, perché temevo di andare all’inferno. Quindi, accettai il Signore Gesù e cominciai a vivere regolarmente la vita della Chiesa in quella chiesa cristiana. In seguito, vidi 2 Timoteo 4:7-8: “Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede; del rimanente mi è riservata la corona di giustizia che il Signore…”. 1 Corinzi 9:24: “Non sapete voi che coloro i quali corrono nello stadio, corrono ben tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo”. Influenzata da questi pensieri, mi dedicai attivamente a delle buone azioni superficiali, offrendo spesso un supporto finanziario alla mia famiglia, aiutando coloro che erano in difficoltà, dando di frequente delle offerte alla Chiesa, trattando gli altri con gentilezza e non litigando mai con gli altri. Inoltre, frequentavo le riunioni ogni sabato e non ne perdevo mai una, predicavo spesso il Vangelo in luoghi pubblici e distribuivo opuscoli al parco. Trascorsi sette anni in questo modo, diventai capo di una Chiesa.
Nel 1989, seguii mia madre nell’accettazione del Vangelo del Signore Gesù. Dopo aver iniziato a credere nel Signore, sebbene spesso frequentassi le riunioni e leggessi le Scritture, venni a sapere che era stato Dio a creare il cielo, la terra e ogni cosa in essi, che aveva creato l’umanità e che è Lui a provvedere a ogni cosa per il genere umano. A quel tempo, spesso il predicatore ci diceva: “A prescindere da quante difficoltà si incontrino, a condizione che preghiamo Dio, Egli ci aiuterà. Questo perché il Signore disse: ‘Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia’ (Matteo 7:7-8). Il Signore è affidabile; quindi, se incontreremo difficoltà e Lo pregheremo, Egli ascolterà le nostre preghiere. Egli ci parla attraverso le parole della Bibbia e ci conduce attraverso tutte le difficoltà…”. Dopo di che, affidai ogni cosa al Signore, a prescindere se si trattasse di grandi o piccoli problemi della vita. In effetti, il Signore ascoltò le mie preghiere, mi guidò tramite le parole della Bibbia e fece in modo che tutte le cose che cercavo andassero a buon fine. A causa di ciò, feci sempre più tesoro della Bibbia ed essa fu una cosa inseparabile da me, che mi portavo dovunque.
Ultimamente, mi pare che leggere la Bibbia sia sempre più monotono e noioso, che non mi dia nuova luce. Anche se continuo a pregare tutto il giorno, non percepisco alcun effetto e il mio spirito non ne è mosso; mi sento come se il Signore mi stesse nascondendo il Suo volto e non mi prestasse alcuna attenzione. Però, quando penso di smettere di leggere la Bibbia, mi prende la paura. Da oltre dieci anni, il mio più grande desiderio è di essere rapita dal Signore al Suo ritorno e portata nel Regno dei Cieli: se non continuo a leggere la Bibbia, temo che il mio rapporto col Signore potrebbe deteriorarsi del tutto, causando il mio abbandono quando Egli ritornerà.