Le ricerche neutrali di Google. La mia esperienza.

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Le grandi domande accompagnano l’uomo fin dalla notte dei tempi. Che poi è tutto da vedere se era notte, magari era l’alba dei tempi. Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Domande lecite, a cui qualche disoccupato nel corso dei secoli ha anche provato a dare risposta. Trovare noi stessi è invece il nostro tentativo, più a misura d’uomo, di rispondere alle grandi domande. Fino ad oggi, come dice il saggio, le risposte erano dentro di noi, ma capite bene che con tutta la confusione di questo periodo, con difficoltà riusciremmo a trovare qualcosa dentro di noi. Fortunatamente Google questo lo ha capito, e ci è venuto in aiuto. Come sappiamo, quando iniziamo a digitare qualcosa su Google, il super-cervellone interpreta le nostre prime parole e le completa, raffrontandole con le nostre abitudini, le nostre ricerche precedenti e il luogo in cui ci troviamo.

 

Nulla di male, anzi, una comodità in più. Il nostro amico Salvatore Aranzulla ci fa quasi due milioni di euro all’anno scrivendo articoli basati sulle domande suggerite da Google. E vi assicuro che ha tutta la mia stima. Quello che però è interessante è l’utilizzo dei suggerimenti quando siamo in una sessione anonima di Google. Diciamo che ripulendo i file temporanei e sloggandoci dal nostro account Google, magari aprendo anche una sessione anonima del browser, avremmo buone probabilità di porci in modo neutrale davanti al nostro motore di ricerca preferito. Certo digitando www.google.it resteremmo comunque in Italia, ma poco male.

Ho provato da cinque diversi computer, con vari browser, da smartphone, tablet e desktop di altre persone. Non ho la pretesa di aver fatto un esperimento scientifico, però qualcosa di curioso iniziando a digitare “come fare….” l’ho trovato.

Ma veramente soldi, pizza, besciamella e scrivere un saggio breve sono i suggerimenti neutrali per ognuno di noi?

Almeno per noi italiani? Ok, io sto scrivendo un saggio, e mi piace anche la besciamella e la pizza. Sui soldi poi, sfondate una porta aperta, a chi non piace “farli”. Ma questa lista di suggerimenti si applica anche al mio edicolante? Va bene, io non ho un edicolante, diciamo al postino che mi porta le multe, giusto per usare una figura che vedo più spesso.

Probabilmente si, è una buona sintesi. Un quarto di soldi, due quarti di cibo e un quarto di cultura. Potrebbe essere il mix dei palinsesti televisivi, e forse lo è. Finalmente qualcuno che ci dice apertamente che popolo siamo, non sembra neanche male tutto sommato.

In alcuni paesi avremmo avuto altri risultati, magari “come fare Cous Cous” o “come andare in italia gratis”.

Sono certo che i risultati cambieranno col tempo, o forse cambieranno i termini ma non il mix finale. Ad ogni modo, ogni tanto buttateci un occhio anche voi. Ora torno al mio saggio, che è fermo da un po. Ma sono molto più tranquillo perchè mi dicono che dovrà essere “breve”.

Alessandro Fazzini

Le ricerche neutrali di Google. La mia esperienza.ultima modifica: 2016-12-03T12:18:46+01:00da

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