Pellegrinaggio a Koya

Pellegrinaggio a Koya” è una poesia che il regista giapponese Ozu Yashujiro ha scritto subito dopo la morte della madre. Egli a proposito di questo suo componimento diceva che era   “come una ninna nanna per le persone anziane”. Ozu aveva circa 62 anni e sarebbe deceduto l’anno successivo nel dicembre del 1963. Aveva trattato in tanti suoi film e lungo tutto il corso della sua lunga carriera di storie di famiglie povere e benestanti, di matrimoni e rapporti coniugali, di relazioni tra le diverse generazioni in epoche travagliate da profondi mutamenti. Lui, profondo scrutatore delle dinamiche familiari e coniugali aveva trascorso da scapolo la sua vita, accanto alla madre. PELLEGRINAGGIO A KOYA

Per spargere le ceneri di mia madre eravamo giunti sul monte Koya.
Fiocchi di neve nel vento scendevano dal limpido cielo blu sui cedri torreggianti.
I raggi del tramonto illuminavano attraverso gli alberi
le pietre tombali coperte di muschio degli antichi ministri e reggenti.

La candela di una povera donna luccicava nel padiglione interno.
Ancora una volta il fumo degli incensi saliva in spirali dense tra le tardive foglie degli aceri.
Benchè io non sia Ishidomaru la brevità della vita umana,
che galleggia come una bolla sull’acqua, mi opprimeva nel mio assorto stordimento.

Ma i miei pensieri presto scivolarono sugli alloggi per la notte e sul cibo;
eccomi desideroso di mangiare, di bere: non c’era scopo nell’attardarsi.
Scesi dal monte Koya con fretta poco rispettosa.
Qua e là i lampi incendiavano a intermittenza la vita mentre il tramonto scendeva nel monastero.

Sull’altare, lasciato alle spalle, una piccola urna.
Dentro di essa le ceneri di mia madre. Deve sentire molto freddo là dentro.

 

Frammento del documentario (inedito in Italia) di Kazuo Inoue “Ikite wa mita keredo – Ozu Yashujiro den” Giappone 1983 (You tube)

Pellegrinaggio a Koyaultima modifica: 2021-09-05T21:08:44+02:00da david.1960