Nuova edizione a stampa di “Figure del padre in Ozu”

Figure

Il mio primo libro sul regista giapponese Yasujiro Ozu, “Figure del padre in Ozu” (Polimnia Digital Editions) uscito nel febbraio 2020 in formato e-book ora nella sua nuova edizione è disponibile anche in formato cartaceo attraverso la modalità on demand presso i più diffusi store presenti in rete (Amazon, Ibs, Fnac, ecc.). Il fatto  che sia giunto alla pubblicazione proprio in questi giorni mi fa pensare ad un bellissimo regalo di Natale che mi da molta gioia. Il libro si presenta con un formato rinnovato sia nella copertina che nella grafica interna ed è arricchito da una prefazione inedita di cui presento qui di seguito un brano in anteprima.

Spero che sia di stimolo a qualcuno che già apprezza Ozu o è semplicemente incuriosito da questo regista di cui  proprio in questi giorni sono apparsi nelle sale alcuni dei suoi capolavori restaurati, trovandovi ora la possibilità di leggerlo nel modo più classico, tenendolo nelle proprie mani o a disposizione sul comodino come un oggetto a cui si tiene particolarmente oppure da regalare a qualcuno che condivide il nostro amore per il cinema.

 

Dalla Prefazione del libro “Figure del padre in Ozu” di Davide Bersan 

Sono state varie le ragioni che mi hanno portato a scrivere il mio primo libro “Figure del padre in Ozu” e questa poliedricità può sorprendere non sempre in maniera positiva qualcuno che leggendolo si aspettasse un libro che parla solo il linguaggio del cinema attraverso l’opera del grande regista Yasujiro Ozu oppure che tratta esclusivamente di cultura giapponese o meglio di Giappone (oggi tanto di moda) o ancora chi vi cercasse una riflessione approfondita sulla figura del padre. Ebbene credo che nel libro vi si trovino almeno in una certa misura tutte queste cose ma ciò che può spiazzare il lettore è forse il fatto di non capire bene quale punto di vista emerga sugli altri. In realtà credo che il libro si presti ad essere approcciato da vari punti che possono essere diversi  in base agli interessi e alle preferenze di ognuno.

Per quanto mi riguarda sento di riaffermare che l’incontro con il regista giapponese ha rappresentato una scoperta entusiasmante che non potevo ne volevo lasciar cadere nelle retrovie della memoria e ha inaspettatamente mobilitato in me energie e risorse che poi si sono coagulate intorno a dei progetti concreti come gli incontri nelle biblioteche e nelle altre agenzie culturali. Si è trattato in un certo senso anche della riscoperta dell’amore per il cinema, almeno in un modo più consapevole, amore che mi portavo dentro fin da bambino, almeno da quando andavo tutte le settimane al cinema della parrocchia accompagnato da mia madre, oppure vedevo alla televisione insieme ai miei familiari film che ancora adesso ricordo e amo.  Il libro è venuto dopo tale benefica riscoperta, perché nel frattempo, cioè nel corso di quegli anni in cui raccoglievo notazioni e appunti mi ero accorto di trovare piacere nella scrittura, come se essa si stesse rivelando la manifestazione e la concretizzazione di una esigenza profonda e intima di comunicare ed esprimere pensieri e stati d’animo altrimenti destinati a rimanere muti. A pensarci bene tutto ha coinciso nel determinare una certa svolta nella mia vita, non solo interiore.

 Mi accorgevo non senza un senso di meraviglia e di stupore che Ozu attraverso i suoi film portava a dei livelli elevati di espressione artistica temi che attraversavano il mio vissuto e da molto tempo stavo elaborando. Il regista li proponeva attraverso il suo stile mite e gentile sottraendoli ai canoni consolidati  di un registro di tipo drammatico e tragico oppure conflittuale e violento. La realtà delle sue storie di gente comune (Shomingeki) veniva sempre ricondotta nel corso del racconto ad una ricomposizione delle inevitabili crisi che colpivano e mettevano in discussione gli equilibri della famiglia, vera protagonista dei film di Ozu. La ricerca dell’armonia rimaneva come il filo invisibile che teneva insieme le  narrazioni offrendo refrigerio e pace anche alle gole più assetate e alle membra più stanche.

Nuova edizione a stampa di “Figure del padre in Ozu”ultima modifica: 2023-12-23T16:16:46+01:00da david.1960