Cap 13 : come una bolla di sapone…

Ti guardo da lontano, nascosto, di modo che tu non possa accorgerti della mia presenza.
Alle volte sembri distante e non mi riferisco a parametri geografici e neppure ai tuoi impegni,
ma è solo una sensazione molesta, mi tiene compagnia e poi si accomiata insalutata.

Mi sono chiesto…..
mi sono chiesto cosa possa aver significato per te avermi scritto “ti amo” ,
mi sono chiesto se amavi me o la sensazione di amare
e di sapere di essere amata e non di un “amore universale”,
ma di quel tipo di amore che un uomo prova per una donna, una sola unica donna.

La domanda è leggera e rimane sospesa,
un pò come le bolle di sapone
quando vagano in aria per alcuni secondi
prima di scomparire spinte dal vento.

Io ti guardo da lontano mentre tu scrivi: io so che tu sai ciò che io provo,
ma non sono sicuro riuscire ad offrirti reciprocità,
di sapere cosa provi tu:
il nostro è un amore che manca di tutto ciò che è tangibile nell’amore,
sguardi, mani che si intrecciano, appuntamenti, risate, abbracci, sesso, complicità :
quando tutto questo mi manca , provo a non pensare a te ed a donarmi a ciò che sento dentro,
nudo, senza forma nè pretese
come una bolla di sapone che si libbra per aria
sapendo che a breve si dissolverà.

Allora provo una sensazione di leggerezza e di pace profonda:
forse anche questo è amore   .

 

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