17 Black out …

 

“Ho cominciato a piangere per gioco
poi ho creduto fosse il mio destino”
( A. Merlini)

23926865-vista-frontal-de-la-mujer-con-el-pelo-revuelto-en-negro-sombra-n-fondo-negro

 

Seduti uno di fronte all’altra, fuori piove e le gocce d’acqua scivolano lungo la “tua” finestra, leggiamo ognuno un libro: ogni tanto sollevo la testa dalle pagine e ti osservo.
Mi piace guardarti, ancora di più quando non te ne accorgi, ancora di più quando sei vicino a me, anche se non so dove ti ha portato in quell’istante il pensiero , anche se so che in quell’istante tu non sei con me.
E’ difficile, per chi non possa leggere il mio cuore, comprendere la sensazione di serenità che mi scorre nelle vene al solo starti vicino, anche se tu non ricambi il mio sguardo, anche se non mi parli.
E’ difficile spiegare, a chi non abbia un vissuto simile al mio, un sentimento che vive solo di se stesso, che non si aspetta di essere ricambiato, che si contenta del permesso di esistere: sorrido.

Un infermiere passa accanto a noi col suo carrello le cui ruote cigolano e……….

Un dolore improvviso sopra il mio occhio sinistro, sento scivolare un liquido denso lungo la faccia e che finisce col cadere sulla mia mano: sembra sangue. Adesso provo ad alzare la testa ma ho le vertigini , riesco a vedere, ma come fossi avvolto dalla nebbia,  figure indistinte affannarsi attorno a me. Poi è tutto buio.