Le prove raccolte dall’intelligence Usa confermerebbero con un “alto grado di certezza” il coinvolgimento diretto di Vladimir Putin nella campagna per interferire nelle elezioni americane. E’ quanto emerge da un’esclusiva di Nbc News che cita alcune fonti dei servizi segreti con accesso diretto al dossier. Putin in particolare avrebbe personalmente indicato come far trapelare e utilizzare il materiale hackerato ai democratici.
Quella che era cominciata come una vendetta personale del leader del Cremlino contro Hillary Clinton – spiegano le fonti alla Nbc – si è man mano trasformata in un sforzo teso a mettere in luce durante la campagna elettorale la corruzione nella politica americana, minando l’immagine e la credibilità della leadership degli Stati Uniti nel mondo. Putin non avrebbe mai perdonato alla Clinton, quando ricopriva la carica di segretario di Stato, di aver messo in dubbio i risultati delle legislative russe del 2011, incoraggiando manifestazioni di piazza.
E se ad ottobre le 17 agenzie di intelligence Usa avevano rilasciato una dichiarazione in cui si accusava la Russia di essere dietro l’hackeraggio del partito democratico, affermando che tale operazione poteva essere autorizzata solo ai massimi livelli, ora per la prima volta ad emergere sarebbe state delle prove incontrovertibili di legami tra le operazioni degli hacker e Putin in persona.
Ultimamente la Cia, facendo infuriare il presidente eletto Donald Trump, ha di fatto avallato la tesi che Putin abbia voluto con forza l’elezione del tycoon alla Casa Bianca. Una visione che l’Fbi e altre agenzie di intelligence non hanno sostenuto in pieno.