Ha tentato il suicidio per tre volte e si è inflitta numerose punizioni corporali per un motivo che a molti sembrerà incomprensibile: si sente troppo brutta.
Alanah Bagwell, studentessa 20enne, ha sviluppato il disturbo di dismorfismo corporeo (o dismorfofobia) durante l’adolescenza, e per quattro anni si è rifiutata di uscire dalla sua stanza. E anche se guardandola non si vede altro che una donna giovane e bella, lei sostiene che sia “crudele” lasciare che gli altri vedano il suo volto.
Pur avendo un account Instagram, Alanah ha ammesso di dover scattare almeno 200 foto al giorno prima di trovarne una che la soddisfi al punto di condividerla. La ragazza ha detto al Mirror: “Mi sento così male per le altre persone che devono guardarmi, è una crudeltà fargli vedere la mia faccia”. La studentessa di psicologia, che vive ad Henley-on-Thames, nell’Oxfordshire, aveva 14 anni quando ha cominciato a preocuparsi per il suo aspetto. Le persone, soprattutto gli uomini di mezza età, cominciavano a fissarla per strada ma lei si è convinta che lo facessero per un senso di repulsione.
Consumata dalla malattia, Alanah si è rifiutata di andare a scuola e all’età di 16 ha tentato di suicidarsi con una overdose di antidolorifici. In seguito a una ricerca su Google, si è imbattuta nella Body Dysmorphic Disorder Foundation, che elencava molti dei suoi sintomi. Per guarire, la ragazza è stata ricoverata in una clinica privata a nord di Londra che ha cominciato a curarla assegnandole piccoli compiti, come ordinare del cibo o prendere i mezzi pubblici.
Da allora è apparsa nella trasmissione della BBC4 “No Body’s Perfect”, dove ha partecipato a un servizio fotografico.